Revival della maglieria

Revival della maglieria Le novità e le tendenze al Salone di Bologna Revival della maglieria Quest'anno è il momento degli accostamenti tra i modelli in maglia e le confezioni in tessuto - Il completo tipico per la prossima stagione: gonna, pullover corto, cardigan lungo (Dal nostro inviato speciale) Bologna, 22 febbraio. Una delle cose più piacevoli per chi abbia seguito nelle diverse edizioni stagionali Modamaglia, è constatare lo sviluppo, nell'ambito della propria visione, di quei creatori che già ai primordi dell'importante salone bolognese s'eran fatti notare per estro e qualità di lavorazione. Sono gli stessi che oggi, in clima di battaglia, l'orizzonte per nulla sgombro di nubi, dichiarano, ordini alla mano e compratori nello stand, di non accusare alcuna flessione di vendite e vedono premiata un'intelligente indagine di mercato e il senso vigile della moda e del costume. E' il caso di Ates, che accortosi di aver inconsciamente imitato i fasci di binari d'una stazione desiderata, nel jacquard delle sue magliette e dei suoi pullover, ha sviluppato il tema, abbandonando ogni licenza senti- i mentale per tornare alle linee pulite, stilizzate, elegantissime, ospiti di righe di binari come profili in colore contrastante, tono su tono, come nervature ad accompagnare le linee delle spalle o del seno. Gigantografie di binari nel¬ lo stand, Ates cita G. K. Chesterton: « Tenete per voi il vostro Byron che commemora le disfatte degli uomini. Io verserò lacrime d'orgoglio leggendo l'orario delle ferrovie ». E accoppia come i binari i twit-set, le magliette ed il cardigan, la gonna in Shetland e la maglia compose, la camicetta con i pantaloni (anche se fé- il prossimo inverno Ates spende per la gonna realizzata in tweed a grana stretta, in lana scozzese morbida e cadente). Scambi di maglia e velluto in ruggine, beige, azzurro o verde pigro caratterizzano la collezione di Ates come le righe binario, oblique, diritte, orizzontali o verticali, incrociate o divergenti per un tono molto raffinato che coinvolge anche le camicette: in organzino, sottilmente impunturate al collo, alle finte, ai polsi di parallele macchinature. La lana è carissima, non è sempre facile avere i filati al momento opportuno: ecco perché a Modamaglia, forse snaturando un poco il clima della rassegna, questa volta la confezione in tessuto di lana e non a maglia ma in gabardine, velluto, Shetland, si è assunta il compito inverso a quello tradizionale, di sottendere cioè i modelli in maglia. I lunghi cardigan di Tiffany dagli effetti spugnosi, per grana e mischie di colori, posano tanto su gonna aderente e lunghetta nella stessa maglia come su una gonna in Shetland dell'identico colore del bordo. Le cartelle dei colori di Tiffany ce li indicano molto pittorici: grosso punto solcato da linee sottili a rovescio, in tinta burro con viola, vinaccia con rosa, ruggine con azzurro, per i giubbotti a grandi coste, la gonna a ruota lunga al ginocchio o alla caviglia: minutissima maglia rasa con altissimi e scalati bordi a coste, nei golfini a vita alta con le maniche appena enfiate sotto il giubbotto. La ricerca del punto che sembri fatto a mano approda a maglioni asciutti, tempestati di diritti e rovesci in dama rettangolare e in zone eseguite in diagonale, di rara bellezza per le loro maniche fluide a campana; d'altro canto tessuti di lana, sete per camicette completano un guardaroba in cui la maglieria regna ma in più limitato dominio. Bijoux Tricot è invece fedelissimo al tutto maglia e vuole che si veda dal momento che impiega la ciniglia, il boucle accanto al filato piatto e gli effetti morbidi, da pelliccia o spugna, entrano nella struttura stessa dei bei giacconi in caldo color mosto o grigio piombo, completati da sciarpe lunghissime e di tanti colori mischiati. Le gonne di Bijoux Tricot sono in maglia e in colore unito, a ruota o con pieghe; righe, intarsi di lavorazione diversa, pieno e vuoto, ricco 0 spoglio, appaiono nelle magliette, nei cardigan e nei giacchinì; in tinta unita anche le sottane più belle, a piccoli teli addensati al bacino, aperti digradando verso l'orlo, affusolate e scattanti come gli abiti a tubo che accentuano le forme. Ma di Bijoux Tricot non vanno dimenticati i gilè stile lift, con 1 davanti a punta o viceversa diritti e lunghissimi a fermare una gonna molto movimentata. Il completo a maglia tipico per la prossima stagione invernale è la gonna, il pulì corto ed il cardigan lungo: la varietà è quasi inafferrabile nell'accordo di questi tre capi. Sylvie Foli solca di alte fasce di colore, su gonne di flanella in diversi toni di grigio, i cardigan, mescolandone le tinte nei piccoli pulì; le Manifatture italiane riunite hanno scelto la gonna godè al ginocchio per la maglietta color ruggine, sottile grazie alla fascia a coste che asciuga il davanti dalle ascelle alla vita; Lida Turck unisce a gonne lunghe e tutte punte, camicette a collarino alto e merletti a balze. Il tono è sportivissimo o volutamente romantico. Una visione tutta sua ha Maxmilìen: molti dei suoi tailleur dalla gonna svasata o a mezza ruota sono neri o grigi, la giacca, mossa da baschine in sbieco, ha i davanti a punte sfuggenti verso l'alto, spesso appena incrociati per lasciare in evidenza magliette costantemente bianche con collarette a punto pavone, a sfilature o piatte modestie che sorvegliano un'ispirazione rivolta agli Anni Trenta. La linea ne risulta scivolata, ma la maglia è così compatta che le cadenze sono ben dosate e di un'eleganza un po' conventuale. Bande lilla e viola, righine diagonali nei due toni, entrano in princesse svasate come nei completi gonna e cardigan, che ancora una volta somiglia ad un ampio gilè ad un solo bottone spostato verso l'alto, morbido e sbieco. Un sapore di revival in una tavolozza contro corrente che ignora intarsi e jacquard puntando sull'unito, con molto nero, bianco e marrone. Lucia Sollazzo

Persone citate: Ates, Lida Turck, Lucia Sollazzo, Sylvie Foli

Luoghi citati: Bologna