"Lolite" in Brionia si mettono nei guai

"Lolite" in Brionia si mettono nei guai Le ragazze che fuggono "Lolite" in Brionia si mettono nei guai Nel Monzese, in 6 mesi, 60 denunce per fughe di minorenni - Spesso tornano, a volte restano coinvolte nel racket della prostituzione (Nostro servizio particolare) Monza, 16 febbraio. Nella giurisdizione della procura di Monza — una trentina di Comuni, mezzo milione di abitanti — in sei mesi, ci sono state oltre sessanta denunce, per ragazze fuggite da casa. La loro età media oscilla intorno ai 15-16 anni. Salvo rare eccezioni, queste giovani appartengono a famiglie di modeste condizioni economiche; in prevalenza si tratta di immigrate. Polizia e carabinieri affermano che tutte sono rientrate a casa o sono state ritrovate. Da qualche tempo, infatti, non poche ragazze della «cintura» scompaiono per andare a trascorrere qualche giorno in case d'appuntamento, o per lavorare alle dipendenze di organizzazioni di «squillo» minorenni (di recente n'è stata scoperta una, a Milano, in una pensione). Queste giovani, quando hanno raggranellato un po' di soldi — cinquecentomila o un milione, non di più — tornano. C'è da chiedersi fino a che punto i genitori, i quali non possono non accorgersi della singolare disponibilità di danaro della giovane, siano davvero completamente all'oscuro sul come lei abbia trascorso i giorni di assenza. I taccuini di parecchi industriali della zona — e di alcuni individui che fungono da «intermediari» — sono pieni di indirizzi di adolescenti chiamate «le lolite della Briama». TI movente «passionale» — cosi com'è scritto sui fascicoli di carabinieri e polizia — fino a qualche anno fa era valido nel 99,99 per cento dei casi: adesso è ancora frequente, ma con sfumature differenti. Fino a ieri, per esempio, la classica fuga «per amore» si concludeva con il «sospirato consenso alle contrastate nozze». Generalmente, ad allontanarsi dalla propria abitazione, per ragioni simili, sono ragazze appartenenti a famiglie dalla disciplina rigidissima, che impone abitudini ed orari tali da «tagliarle fuori» dal contesto delle coetanee. Racconta il vicequestore di Monza, dottor Michele Di Rosa, che, recentemente, un'impiegata di 18 anni, graziosa e «molto a posto», è andata da un funzionario ad esporgli il suo caso: «Mio padre non mi permette di uscire sola, mai al cinema né a ballare, nemmeno se chiedo di essere accompagnata da lui stesso o dalla mamma, in casa delle amiche non devo recarmi, di ragazzi neanche a pensarci. O ci pensa lei a fargli cambiare testa, o io scappo e non mi vedrete più ». Fin qui, le fughe diciamo «tipiche»: tutte si risolvono, in media, in un periodo che va da due a dieci giorni. E' il caso, ad esempio, della ragazza di Brugherio, Dorotea Ilacqua. Era scomparsa ai primi del mese. Si era pensato ad un rapimento. Era giunta una lettera firmata «Brigate Rosse»; i familiari avevano ricevuto strane, allarmanti telefonate. Ora Dorotea è tornata. Nessuno l'aveva rapita. Oltre questi limiti di tèmpo, le assenze diventano particolarmente preoccupanti: una diciannovenne fu trovata addormentata in un chiosco di benzina, lungo una superstrada; mancava di casa da circa un mese; era scappata con un pregiudicato, disoccupato, padre di numerosi figli; la ragazza spiegò che, fino al giorno prima, erano rimasti insieme in albergo, poi erano mancati i soldi, e lui le aveva detto di «arrangiarsi». Un'altra, diciottenne, non dà notizie alla famiglia da oltre un anno: è finita in un giro di foto pornografiche (70-80 mila lire a posa), adesso pare l'abbiano vista «passeggiare» a Brescia. H caso più recente è forse anche il più pietoso: una ragazzina di sedici anni, scappata con un uomo sposato, il quale, nascondendole la propria condizione, le aveva promesso il matrimonio. La giovane ha scoperto la verità troppo tardi: era incinta di tre mesi. Allora è tornata a casa, è andata dai carabinieri a denunciare «lui», infine si è gettata nel Lambro «perché voleva morire». E' stata salvata, ha perso il bimbo. Ornella Rota

Persone citate: Dorotea Ilacqua, Michele Di Rosa, Ornella Rota

Luoghi citati: Brescia, Brugherio, Milano, Monza