Domani forse tutta la verità sul "play boy,, rapito a Roma di Francesco Santini
Domani forse tutta la verità sul "play boy,, rapito a Roma Vertice degl'inquirenti sul "caso Getty,, Domani forse tutta la verità sul "play boy,, rapito a Roma Il magistrato farà il punto sull'inchiesta - Le opinioni sono contrastanti: la polizia insegue la pista della droga; i carabinieri pensano invece che il giovane miliardario abbia orchestrato il suo sequestro (Dal nostro inviato speciale) La so ni; grò, 12 febbraio. Ore di attesa e di riflessione per il caso Paul Getty III. «Verrà mai fuori la verità,?», si è doma.dato perplesso stamane il procuratore della Repubblica di Lagonegro. Poi, illuminandosi, ha aggiunto: «Il caso Getty è ad una svolta: pazientate fino a giovedì prossimo. Ancora due giorni e farò il punto sull'inchiesta, subito dopo aver consultato tutti gl'inquirenti». Anche i carabinieri abbiamo chiesto. «Tutti gli ufficiali di polizia che seguono l'istruttoria», ha risposto. Poi, con tono severo, ha aggiunto: «Per quanto mi riguarda, non faccio alcuna distinzione fra funzionari di polizia e ufficiali dei cara- . , l : ì i , o i . a a o i - a l . aso, a nei. n oe tstoc acbinieri». Anche se seguono piste diverse? «Non direi diverse; anzi, le strade s'innestano: e questo è agli atti». Il momento della verità nel pasticciaccio del miliardario rapito tarda a venir fuori e Paul Getty, dalle piste di Innsbruck, dopo un lungo silenzio, parla per bocca del suo legale. «Adesso basta: è vergognoso», ha dichiarato l'avvocato Jacoboni, «che si continui a insinuare che Paul Getty sia in qualche modo implicato al suo rapimento. Il ragazzo è soltanto la vittima del sequestro: chiunque voglia far credere il contrario è in malafede. Paul è, oggi, al centro di una spirale di voci, di sospetti, di incredulità che lo offendono profondamente ed è deciso a querelare chiunque, con acoltà di prova». A sostenere 1 contrario, ormai è noto, c'è il comandante del nucleo investiativo dei carabinieri di Roma, colonnello Vitali. L'alto ufficiale, da due settimane, preannuncia clamorosi colpi di scena che tardano ad arrivare. «Questa volta — avrebbe detto il colonnello a un subalterno — ci siamo: la mia tesi è suffragata da una testimonianza precisa». Ma esiste veramente questa testimonianza, sarà decisiva la deposizione? A dire l'ultima parola sarà il procuratore, giovedì, al vertice degli inquirenti. Anche se il magistrato non l'ammette, l'inchiesta sul caso Getty è spezzata: a Roma, i carabinieri lavorano per incastrare l'erede della dinastia dei petroli e dimostrare che il diciassettenne Paul ha orchestrato il suo rapimento fino a rimanerne vittima; in Calabria, la polizia insegue la pista della droga, della giovane mafia della liana di Gioia Tauro, dei potenti clan familiari che dall'industria del rapimento traggono i quattrini per inseririsi nel traffico internazionale degli stupefacenti. Sempre in Calabria la polizia conferma che i quattrini dei Getty sono stati impiegati nell'acquisto di una grossa partita di eroina, ma chiede tempo. Ed è proprio la pista mafiosa del grande traffico di droga che sembra estendersi ogni giorno di più. Da Reggio- Calabria c'è adesso la richiesta di riaprire a Roma un case insoluto e dimenticato: la morte misteriosa di due elementi di primo piano della malavita della capitale che gl'inquirenti nell'aprile delli scorso anno liquiidarono con un'ipotesi di «omicidio-siucidio». La Criminalpol crede di poter affermare che Piero Castellani, 33 anni, boss del giro dei nights, non ha ucciso, sconvolto dalla gelosia, sua moglie, Maria Lopez, 27 anni, ultima amante del bandito Cimino, per togliersi subito do po la vita. La polizia è convin< ta invece che i due siano stati eliminati a colpi di mitra da killers misteriosi che li massacrarono sorprendendoli in casa. Piero Castellani e Maria Lo pez furono trovati a mezzogiorno di domenica 9 aprile 1973: erano nudi, nel bagno, lei freddata da un unico colpo di mitra; lui crivellato da una scarica. A terra, un mitra «Sten». Tra il bagno e la stanza da letto, l'impronta di un piede nel sangue. Sul letto una maglia insanguinata. Dalla Calabria adesso i funzionari di polizia chiedono un supplemento d'indagine, convinti che ad eliminare il «boss» e sua moglie siano stati elementi mafiosi della piana di Gioia Tauro. . Francesco Santini
Persone citate: Getty, Jacoboni, Maria Lopez, Paul Getty, Piero Castellani
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