Anticipate in Inghilterra le elezioni (28 febbraio} di Mario Ciriello

Anticipate in Inghilterra le elezioni (28 febbraio} Mentre si avvicina lo sciopero del carbone Anticipate in Inghilterra le elezioni (28 febbraio} Oggi verrà sciolto il Parlamento, la campagna sarà breve ma accesa - Il Heath si è rivolto con toni drammatici all'elettorato e ha chiesto tregua ai minatori 9t • 99premier ì) (Dal nostro corrisponde"" Londra, 7 febbraio. L'incertezza è finita: si voterà giovedì 28 febbraio, e il primo marzo la regina Elisabetta affiderà al vincitore l'incarico di formare un nuovo governo. Ma chi sarà il futuro premier, chi dirigerà la Gran Bretagna per i prossimi cinque anni? Ecco il nuovo interrogativo, cui è vano tentare di rispondere, almeno per ora, perché Edward Heath, chiamando la Nazione alle urne, ha giocato d'azzardo. Un suo ritorno al potere è probabile, ma è meno probabile di quanto pareva esserlo un mese fa. I laburisti hanno guadagnato terreno nel favore del pubblico, ricompaiono inaspettatamente come temibili avversari. Il Parlamento si scioglierà domani. La regina Elisabetta ha dato il suo consenso per telegramma dalla Nuova Zelanda. Sarà pertanto una delle più brevi campagne elettorali nella storia britannica e, senza dubbio, una delle più virulente, senza risparmio di colpi. E' inevitabile. Sia perché il partito che prevarrà potrà raccogliere fra tre o quattro anni i benefìci politici del petrolio del Mare del Nord e veder poi rinnovato il suo mandato, sia perché nella battaglia s'è inserito il conflitto tra governo e minatori, con tutte le sue ripercussioni economiche e sociali. Heath ha visto il pericolo e ha scritto al leader dei minatori Joe Gormley proponendo la sospensione dello sciopero, durante la campagna elettorale. Non era mai avvenuto prima che un premier scrivesse a un leader sindacale nel momento di proclamare le elezioni, ma, come ha fatto osservare un portavoce, «c'è sempre posto per la creazione di un nuovo precedente». Lo sciopero ad oltranza dei 260 mila minatori dovrebbe cominciare domenica e l'esecutivo del sindacato deciderà domani se ascoltare l'appello lanciato da Heath. «E' nell'interesse nazionale — ha ricordato il premier nella sua lettera — che, da domani al 28 febbraio, i cittadini possano concentrare la propria attenzione sui problemi sui quali dovranno votare, in un'atmosfera il più indisturbata possibile ». Gormley sembra favorire una tregua, altri no: la partita è ancora aperta. E' chiaro tuttavia che Heath non intende affatto spingere in secondo piano la disputa con i minatori, anzi. Vuole abbassare la temperatura elettorale, ma non rinuncerà certo a questa carta. L'ha detto questa sera, nel suo discorso alla televisione. «Lo vostra scelta non è difficile. Il nostro Paese deve affrontare gravi problemi. Volete un governo forte, dotato, in futuro, dell'autorità necessaria per prendere le inevitabili decisioni? Volete che Parlamento e governo continuino a lottare srenuamente contro l'infla- zione? O volete piuttosto un governo che rinuncerà alla battaglia contro gli aumenti di prezzo sotto la pressione di upl un gruppo di lavoratori più potente degli altri?». Il premier ha ripetuto che le norme della «fase tre» del¬ 9t • 99 premier la politica- antinflazionistica devono essere rispettate, ma che una speciale commissione è pronta a esaminare il caso dei minatori (i quali invece insistono per avere subito qualcosa in più oltre i massimi di «fase tre»). «L" elezioni — ha dichiarato Heth — vi offrono la possibilità di dire ai minatori e a tutti coloro con simili poteri "I tempi sono duri, siamo tutti nella stessa barca, e se ci fate naufragare affogheremo tutti". E' ora di dire "basta" agli estremisti, agli oltranzisti. Vi sono individui in questa controversia con i minatori che hanno fatto capire di voler abbattere non soltanto il governo ma l'intero sistema democratico ». Discorso elettorale, ma comunque di eccezionale durezza. Era da molti, molti anni che un premier non si scagliava con tanta veemenza contro una particolare categoria, che non esumava lo spettro dell'estremismo. Heath sembra volere una confrontation e può darsi che l'operazione riesca. Ma può darsi pure che il cosiddetto « voto fluttuante » ascolti con maggiore interesse la voce 1-aborista, che insisterà sul carovita, sulla crisi edilizia, sulle ingiustizie sociali, sulle delusioni del Mercato comune. In questa febbrile vigilia, una sorpresa. Enoch Powell, il super tory, non si presenterà candidato. Ha definito le elezioni « un atto di grave irresponsabilità », ha accusato Heath di voler sfruttare la crisi industriale. Mario Ciriello Londra. Il premier Heath fotografato ieri in Downing Street mentre si avvia alla Camera dei Comuni (Telefoto Ap) sscz

Persone citate: Edward Heath, Elisabetta, Enoch, Gormley, Joe Gormley, Powell

Luoghi citati: Gran Bretagna, Inghilterra, Londra, Nuova Zelanda