Getty: sequestro simulato o colpo dimaliosicolubri? di Francesco Santini

Getty: sequestro simulato o colpo dimaliosicolubri? Getty: sequestro simulato o colpo dimaliosicolubri? Il magistrato: 'Tino a stasera il ruolo di Paul è quello di parte lesa" - Serrate indagini sulla pista del medico di Pizzo Calabro che sarebbe legato allo spacciatore di droga arrestato a Roma (Nostro servizio particolare) Lagonegro, 6 febbraio. Grande attesa alla procura della Repubblica di Lagonegro per l'arrivo dello statunitense James F. Chase, l'inviato speciale dell'ottuagenario re del petrolio che lo ha spedito in Italia dal castello di «Sutton Place». A Paul Getty, fondatore della dinastia dei petroli, Mr. Chase ha riferito dei suoi affari in Kuwait; poi, esaurito l'argomento «petrolio» è passato al «pasticciaccio» del rapimento. Al «gran vecchio» ha fatto il punto sull'istruttoria, ha riferito gli ultimi sviluppi delle indagini, ha chiesto infine l'autorizzazione a partire per l'Italia dove il magistrato lo attende. Su un solo punto ha taciuto: non ha detto all'anziano presidente della «Getty Oil Company» che, sempre con maggiore insistenza, circola negli ambienti dei carabinieri la voce che ad organizzare il rapimento dell'anno sia stato proprio il giovane erede della dinastia: il diciassettenne Paul. La tesi è suggestiva e, sino a stasera, viene smentita dai magistrati inquirenti. Ancora oggi, il procuratore Fanuele, ha dichiarato: «Polizia e carabinieri sono su piste parallele che riguardano le stesse persone. Per essere tranquillo con la mia coscienza è necessario accertare la verità con ogni prova possìbile». Chiudendo il colloquio il magistrato ha aggiunto: «Sino a stasera la posizione di Paul Getty non è mutata: il suo ruolo, nell'istruttoria, è quello di parte lesa». Ciò non vuol dire che le prossime ore non possano dare clamorosi sviluppi: sempre per domattina è atteso a Lagonegro un misterioso testimone, l'americano Charles Barnard. Sembra si tratti di un nome uscito dall'inchiesta dei carabinieri e i magistrati osservano in proposito un totaile riserbo. Il suo ruolo sarà comunque chiarito subito dopo la deposizione. Charles Barnard sarebbe il teste chiave della pista dei carabinieri che, sino ad oggi, sulla base dei rapporti rimessi al giudice, non sembra abbiano portato all'istruttoria elementi di rilievo. Molto di più invece avrebbero riferito verbalmente e c'è chi sostiene che la strada battuta avrebbe portato gli investigatori dell'Arma ad accreditare la tesi della «simulazione». A suffragarla ci sarebbero alcune testimonianze raccolte negli ul¬ timi giorni; ci sarebbe chi, infatti, senza ombra di dubbio, afferma di aver visto Paul Getty, l'estate scorsa, quaranta giorni dopo la sua scomparsa. A scartare, senza esitare, la tesi del «gioco pericoloso» sfuggito di mano al suo stesso ideatore, ci sono gli uomini della Criminalpol che seguono, in Calabria, la pista della droga finanziata dall'industria del rapimento. Serrate si fanno le indagini nella piana di Gioia Tauro e, con grande attenzione, i funzionari di polizia seguono la pista del medico di Pizzo Calabro. Il professionista, secondo rapporti confidenziali, avrebbe fornito le sue prestazioni alla banda dei rapitori. C'è chi arriva a dire che il medico calabrese si sia prestato a mozzare l'orecchio di Paul ma un funzionario afferma: «E' troppo presto per poter dire qualcosa sul medico: sappiamo soltanto che è legato a Giuseppe La Manna, lo spacciatore di droga arrestato a Roma. Abbiamo perquisito il suo studio, abbiamo esplorato il suo appartamento: non ci aspettavamo molto ma nulla è emerso, neppure un indizio». Francesco Santini Preso vicino a Caserta Roma. Paul Getty