Schumann e Bach per un pianoforte

Schumann e Bach per un pianoforte Schumann e Bach per un pianoforte Per il Centro Culturale Fiat ha suonato l'altra sera il pianista torinese Luciano Giarbella, con un nutrito programma che comprendeva, tra l'altro, la prima esecuzione della Sonata n. 2 op. 69 di Franco Marinino. E' una composizione in tre tempi, di stile liberamente moderno, dove i toni assorti e misteriosi prevalgono su quelli brillanti o feroci, che pure non mancano e naturalmente — provenendo da tanto pianista — pongono esigenze esecutive talvolta estreme, alle quali Giarbella ha fatto fronte benissimo. Il programma s'era aperto con la Suite inglese in re minore di Bach, di così difficile collocazione nella sontuosa sonorità del pianoforte da concerto, e si chiuse con felicissime esecuzioni di due delle più popolari raccolte schumanniane: le Kinderszenen e Carnaval. Qui un pianista sensibile come Giarbella si trova proprio a suo agio, sfoggiando non solo la tecnica irreprensibile, ma anche la giustezza del fraseggio e degli accenti, l'opportuna pedalizzazione, e soprattutto il gusto di suonare, che così spesso, in tanti virtuosi, decresce in proporzione geometrica rispetto al progresso della perfezione tecnica. Pubblico foltissimo ed applausi insistenti, che hanno ottenuto l'esecuzione fuori programma d'una Sonata di Scarlatti. m. m.

Persone citate: Bach, Franco Marinino, Giarbella, Luciano Giarbella, Scarlatti, Schumann