Bandito chiuso fuori dall'orefice spara una rivoltellata nel negozio

Bandito chiuso fuori dall'orefice spara una rivoltellata nel negozio Bandito chiuso fuori dall'orefice spara una rivoltellata nel negozio Ieri sera in via Lagrange, il commesso è stato sfiorato dal proiettile - La gioielleria già rapinata un mese fa, bottino 10 milioni A meno di un mese dall'ultima rapina i banditi sono tornati all'assalto dell'oreficeria Repossi di via Lagrange 51. Questa volta 11 « colpo » è fallito: 11 commesso ha chiuso la porta in faccia al delinquente che ha sparato dalla strada. Il prolettile è andato a vuoto. Erano le 18,35, nel negozio c'erano il proprietario, Costantino Repossi, 53 anni, via Tonco 21, e il commesso Sergio Carena, 22 anni. Da tempo, come quasi tutti i gioiellieri della città. Repossi tiene la porta chiusa. Il cliente deve suonare, gli viene aperto con un comando elettrico. Dietro il vetro si è presentato un giovane alto, bruno, elegante, sui vent'anni. Ha bussato, Sergio Carena si è avvicinato, ha fatto scattare la serratura. In quel momento è comparsa la pistola. Il commesso ha avuto la presenza di spirito di appoggiarsi con tutta la sua forza alla porta, ha tentato di richiuderla. C'è stato un po' di tira e molla, Infine 11 bandito ha esploso un colpo. La pallottola, strisciando contro il montante d'acciaio, è Anito all'interno, si è conficcata in un muro, passando a pochi centimetri dal commesso che era dietro il vetro. A questo punto il delinquente ha desistito, è salito su una « 124 » scura che lo attendeva con un complice sul marciapiede. L'auto si è allontanata verso cor so Vittorio. Il 9 gennaio scorso, poco dopo la chiusura, due rapinatori erano entrati nell'oreficeria dalla porta della retrobottega, lasciata aper- ta. Costantino Repossi e il figlio, Alberto, 22 anni, erano stati costretti ad Inginocchiarsi. Il proprietario, che aveva tentato di reagire, era stato colpito alla testa con il calcio di una rivoltella. Gli aggressori fuggirono con gioielli per dieci milioni e 40 mila lire m contanti. Gli autori di una serie di furti e rapine compiute in autorimesse sono stati arrestati dalla mobile. Sono Giuseppe Imperlale, 21 anni, via Cibrario 49 e Ignazio Senatore, 18 anni, via Cibrario 33 bis. Il 30 dicembre armati e mascherati, immobilizzarono Michele Rotóndo, custode dell'autorimessa di via Casalis 14, fuggendo con due « Giulie ». L'11 scorso, rubarono una Porsche e una Maserati in via Paolini 6; dieci giorni dopo altre due vetture di grossa cilindrata in via Bianzè 24. Tre auto sono state recuperate: le altre erano già state vendute dai giovani. Costantino Repossi, rapinato

Persone citate: Costantino Repossi, Giuseppe Imperlale, Ignazio Senatore, Repossi, Sergio Carena