Affari riservati

Affari riservati DENTRO I MISTERI D'ITALIA Affari riservati Roma, febbraio. I personaggi principali di questo racconto: dottor Carmelo Spagnuolo, procuratore generale di Roma; dottor Angelo Vicari, ex capo della polizia; dottor Angelo Mangano, questore. Il signore col quale ho conversato desidera restare anonimo. Ha le sue buone ragioni. E' molto dentro alle storie di cui si parla: per motivi, diciamo così, di ufficio. Prego il lettore di concedermi fiducia: riferisco con scrupolo, non ho alcuna tesi da dimostrare. E' un dialogo che permette di aggiungere qualche colore al quadro dello scandalo, e già le tinte sono anche troppo violente, o di chiarire qualche aspetto di una vicenda oscura. Il mio interlocutore è, come qualcuno 10 ha definito, « molto intelligente, colto, raffinatissimo »: 11 suo incarico, mi pare, è sgradevole. Ha risposto a tutte le domande. « E' stato scritto che lo studio del giudice Squillante era controllato; mi sembra che alludessero, per ricercare i mandanti, a qualche impresa o a qualche organismo dello Stato ». « Ritengo che si riferissero all'Eni, non a noi. In Italia le intercettazioni telefoniche hanno appassionato i cornuti e gli enti pubblici. Per sorvegliare una persona che abbia un apparecchio ad alto traffico ne occorrono almeno quattro, che si diano il cambio ogni sei ore, più un addetto all'apparecchio di registrazione, poi ci vuole chi ascolta, chi trascrìve, e chi è in grado di capire e di valutare. Siamo già a sette od otto. Lei immagina dove va a finire il segreto. Ammettiamo che cento cittadini siano stati ascoltati, ci sarebbero un migliaio di individui vittime o coinvolti in questa illecita attività. Non ce n'è scappato uno che salti fuori a testimoniare. Le radiospie non funzionano: chi le applica, deve trovare un appartamento nelle vicinanze, o un'auto, e dei tecnici di elevata qualità, e t risultati sono assai meno buoni dì quando si parte dalla centrale, un rendimento del trenta per cento. E' un gioco che si è fatto molto a Milano, dove ci sono parecchi soldi e tanto tempo, e specialisti come Ponzi e Beneforti. Tenevano d'occhio dei politici, per conto di qualcuno che voleva stabilire: "Quello, è amico mio o del giaguaro? ". Lo informavano: "Sa, parla col ministro ". " Che dice? Riferitemi " ». « E Saragat che, furente, spiegava: " Sono spiato "? ». «I telefoni del Quirinale sono i più protetti». « E Pertini? ». « Ne ha sentito più parlare? Ascolti. Nella sede di un industriale romano furono trovati, da un esperto lautamente pagato, dodici microfoni. Li aveva in tasca lui, un prestigiatore. Anche Spagnuolo ha lasciato correre la voce che qualcuno s'inseriva nelle sue linee: è un reato. Perché non ha aperto un procedimento contro ignoti? Dov'è questa denuncia? Se un posto di ascolto per seguire l'interrogatorio di Squillante ci fosse stato non poteva essere, per il sistema usato che non permette la trasmissione a lunga distanza, che nello stesso Palazzo di Giustizia ». « Non vorrà dirmi che non esiste neppure il pulmino del Sid? ». « C'era, come no. Ma per individuare delle trasmissioni clandestine che partivano dalle macchine di pronto impiego della polizia e dei carabinieri, messaggi che invitavano agenti e militari a scioperare, Si trattava di un radiogoniometro, collocato in alto, e ce n'erano altri due, dello stesso tipo, in giro, perché le missioni venivano fatte da zone sopraelevate, Gianicolo, Monte Mario, Pincio ». « Perché il dottor Spagnuolo ha detto che bisogna fare pulizia nella polizia? ». «Se lui è a conoscenza di fatti che debbono essere puniti, che cosa attende per procedere? E' dovere di chiunque parlare. Che aspetta? Quando c'è stato il caso Scirè, la faccenda delle bische, si è provveduto. Anche un vicecapo della polizia è stato liquidato Fu Tambroni che creò un servizio speciale, d'accordo con gli americani, che gli fornirono anche i mezzi, e portò a Roma da Trieste la "banda De Nozza ", come la chiamavano gli addetti ai lavori, i Mangano e i Beneforti. Tra i suoi protetti, tra i quali splendeva Carmelo Marzano, scoppiò un odio violento: fu una guerra in famiglia. Si arrestavano persino tra di loro. Fecero fotografare Marzano che usciva da una garsonnière con una signora, e la tenera immagine finì su un quotidiano della sera. Questa è l'unica deviazione che si ricordi: sono stati tutti tolti di mezzo ». « Si parla degli affari riservati come di " un meccanismo di ricatti " ». «Se Spagnuolo sa, se ha qualche prova, ancora una volta, perché non si è fatto vivo? Per incarico di chi sarebbero state fatte queste minacce, queste estorsioni? Di Taviani, di Rumor, di Sceiba, di Restivo, di Vicari, di landa? A Roma fioriscono 170 agenzie giornalistiche, che spesso diramano foglietti ciclostilati. Pubblicano di tutto. Attribuiscono patenti di pederasta, con sovrana indifferenza, o danno del becco a illustri esponenti della classe dirigente. Ha mai sfogliato certe riviste? Sa di qualche querela? Conosce la trovata del quadro? ». « No. Le mie deficienze sono infinite ». « Un avvocato si presenta a un onorevole e a un pezzo grosso della de con un articolo: glielo fa leggere. Tutte verità. Calma: i suoi clienti navigano in cattive acque, ma non vogliono regali, sia ben chiaro. Hanno, anzi, da svendere, per necessità, uno splendido Canaletto: varrebbe cento milioni, per cinquanta affare fatto. Si combina. E' una bella riproduzione del Poligrafico, con cornice in oro. Una truffa. C'è forse un verbale? ». « Dal punto di vista dell'efficienza, non mi pare che la polizia abbia raggiunto considerevoli risultati: Calabresi, Feltrinelli, Pinelli, Scaglione ». « Pinelli. Vicari doveva cacciare tutti il giorno dopo. Chi rischia l'ergastolo è in preda a una emotività straordinaria. Non lo si interroga al quinto piano, e per di più in condizioni che gli consentono dì buttarsi giù, e con sei che gli stanno attorno per custodirlo. Ma perché avrebbero dovuto cacciarlo giù, al fine delle indagini? Non c'entrava: e allora? Era responsabile? Biso¬ gnava conservarlo come un gioiello. E' stalo un caso gravissimo, che ha permesso tante speculazioni. I responsabili dovevano essere deferiti subito per delitto colposo. Ma come? A un qualsiasi detenu to, perché si sa che in certe condizioni si manifestano tendenze suicide, si tolgono i lacci, e la cinghia, e loro... Per Calabresi, ricorda, scrivevano e cantavano: "Calabresi, ancora pochi mesi". Feltrinelli era un inesperto ». « E Riva chi lo ha fatto scappare? ». « Questa è da girare al dottor Spagnuolo. Senta: per Borghese la magistratura ebbe dalla questura romana, che non poteva fermarlo, arrestarlo, interrogarlo, un circostanziato rapporto. Doveva arrivare al comandante un avviso di reato, oppure ci voleva un mandato di cattura. Un venerdì, nelle prime ore del pomeriggio, Paese Sera pubblicò clamorosamente notizie della indagine sul golpe. Cinque giorni dopo mandarono a cercare il capo della Decima Mas. Se ne era andato, attraverso vie misteriose, ma non tanto ». « Che tipo è Spagnuolo? ». « E' eccessivamente intelligente e furbo. Paga per la sua astuzia ». « Ha insabbiato parecchie pratiche: antimafia, Liggio, Rai, telefoni, Anas ». « Lo chiamavano " l'incassettatore "; ma è probabile che alcuni addebiti siano esagerati. Quando un giovane sostituto pretende di mandare in galera tutta la tv, basandosi su una distinzione: ente di Stato o società privata, che comporta differenti obblighi per il consiglio d'amministrazione, c'è da chiedersi fino a che punto ha visto giusto veramente, o se non sia influenzato da pregiudizi politici. Il sistema dell'avocazione, se è bene applicato, lo ritengo fondamentale: può correggere l'errore, rimediare all'inesperienza, evitare la malafede. Che ci siano stati abusi è da dimostrare ». « Perché c'è questo scontro tra magistratura e polizia e carabinieri? ». « Ci sono centomila ufficiali giudiziari e settecento magistrati. Il potere di intervenire contro la delinquenza è stato ridotto. Se una notte arrestiamo venti indiziati, il giudice di turno, anche se è un genio, può dedicare a ciascuno pochi minuti. Noi vorrem mo che agli interrogatori fosse presente anche l'avvocalo di fiducia, ma non ci pare che sia una buona idea escluderci, tenerci fuori. Un vecchio maresciallo ha più esperienza di un giovane sostituto che ha appena superato gli esami. Da qui, lo spaventoso aumento dei crimini. La magistratura ha un potere che non può esercitare». « Ma c'è o no questa nuova Ovra, che compiti ha la discussa e condannata "Divisione affari riservati "? ». « Da anni si chiama Servizio informazioni generali e sicurezza interna; c'è stata una ristrutturazione. Taviani ha detto pubblicamente: " Tutte le responsabilità sono mie, e posso dirvi come stanno le cose ". La stanza di chi la dirige è a tre porte da quella del capo della polizia, e a sei da quella del ministro dell'Interno. L'Italia ha un organismo dei più modesti: nessun confronto né con l'Fbi, o col tedesco Ufficio Difesa Costituzioni, o col D.S.T. francese, o con l'MI-5 di Londra. I compiti: lotta agli attentati, alla sovversione, alla violenza, ai rapimenti a fine politico. La vita privata di questo o di quello non interessa: non le pare, del resto, che si sappia tutto? L'Ovra era un corpo separato; questo settore è stato fondato da un socialista, da un democratico, nel 1944: da Romita, esattamente ». Ho esposto i fatti come mi sono stati narrati; ne tragga ognuno le conseguenze. « I governi passano, la polizia resta », diceva Trockij. Dipende anche da come la usano. Enzo Bìagi