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Enriquez confermato allo Stabile di Roma Enriquez confermato allo Stabile di Roma (Nostro servizio particolare) Roma, 5 febbraio. Franco Enriquez non sarà sostituito da Romolo Valli o da Ivo Chiesa alla guida del «Teatro di Roma»; l'attuale direttore artistico dello Stabile romano è stato riconfermato per altri due anni. La comunicazione ufficiale gli è stata fatta ieri sera dal commissario straordinario del «Teatro di Roma», dottor Gustavo Sinibaldi, dopo una delibera della giunta comunale. Tuttavia non si può dire che lo Stabile romano attraversi un momento amministrativamente tranquillo. Il personale non ha ancora ricevuto lo stipendio di gennaio, benché Kasimiro e Carolina incassi mediamente ogni sera al «circo» un milione e 430 mila lire. «Per uscire dalla crisi senza rinunciare ai programmi che ci eravamo prefissi — ha detto questa mattina Enriquez — è necessario che il Ministero dello Spettacolo, la Provincia e il Comune di Roma riesaminino il problema dei contributi. Quando all'inizio della stagione abbiamo varato il cartellone si prevedeva un fabbisogno di 439 milioni: ci sono stati promessi 380 milio¬ ni contro i 565 del "Piccolo" di Milano, i 459 dello Stabile di Genova e i 359 dello Stabile di Torino; alla fine abbiamo avuto per la nostra attività 175 milioni contro i 330 del "Piccolo", i 265 di Genova e i 210 di Torino». Nonostante le difficoltà, il direttore del «Teatro di Roma» ha confermato la prosecuzione dell'attività dei gruppi sperimentali; l'attuazione in maggio, nel comprensorio Civitavecchia-Tarquinia, di un «Festival del Nuovo Teatro»; la messa in scena per il 23 marzo in occasione dell'anniversario delle Fosse Ardeatine di Roma 335 di Carlo Bernard e per aprile di Divìnas Palabras dello spagnolo Ramon Valle Incito. Polemizzando con quanti lo davano ormai uscente, Enriquez ha detto: «Il mio impegno direzionale non vuole essere un'avventura personale. Esso si svolge secondo linee operative diverse attraverso una serie di sforzi e di attività portate avanti non da Franco Enriquez, ma dal "Teatro di Roma", il quale proprio dalla pluralità di iniziative trae la sua caratterizzazione ». e. b.