Ora Fiasconaro ha troppe maglie

Ora Fiasconaro ha troppe maglie Un po' di burrasca attorno a Marcello Ora Fiasconaro ha troppe maglie E* del Cus Torino, ha corso con i colori dell'Alco Rieti L'atletica leggera esce dal breve letargo del periodo novembre-dicembre (poche gare e duri allenamenti) con due scoppiettanti polemiche che anticipano l'attività agonistica, confermano la ormai larga popolarità di questo sport e dei suol campioni. Non si sono ancora sopite le discussioni attorno al malanno che ha bloccato Mennea (una forma di decalcificazione ossea che, secondo alcuni, potrebbe essere la conseguenza di un tipo di preparazione troppo dura, con sollevamento di pesi), ed ecco scoppiare il « caso Fiasconaro ». Marcello, tesserato per il Cus Torino, ha gareggiato l'altra notte a San Francisco con una fiammante maglia dell'Alco, la società che ha già accolto nelle sue file la maggior parte degli azzurri dell'atletica, e che ambirebbe ad assicurarsi anche il primatista del mondo. Per leggerezza personale, o per una iniziativa dell'Alco che con molta benevolenza si può definire « disinvolta », Fiasconaro ha commesso una Infrazione che potrebbe anche costargli una squalifica. Il trasferimento dal Cus Torino all'Alco, Infatti, non è avvenuto. Il gesto di Fiasconaro, lungi dal chiudere una polemica per ora limitata agli ■ addetti ai lavori », la inasprisce, e sottolinea il problema del difficili rapporti fra pubblicità e sport. La vicenda, adesso, merita di essere riassunta dall'inizio, precisando responsabilità e situazioni. LA SOCIETÀ' — L'Alco fa parte dell'Efim (gruppo finanziario a partecipazione statale] e produce alimenti conservati di vario tipo, dal ■ tonno In vetro » alle marmellate. Da tempo i suol dirigenti si sono avvicinati allo sport, per motivi pubblicitari, finanziando la squadra di basket che ha sede a Rieti e partecipa alla serie A. ed una formazione di atletica leggera che si è via via ingrandita con • diramazioni » in altre città, sino ad essere il più forte club nazionale, con le ultime «assunzioni»: Dionisl, Mennea, Benedetti, Liani e altri. Presidente dell'Alco sportiva è il dott. Tomassetti. fra I consiglieri il più attivo è il dott. Milardi, presidente a sua volta della squadra Hi pallacanestro. Agli atleti, oltre all'assistenza tecnica dei propri allenatori, l'Alco offre un inserimento nell'attività dell'azienda, e di conseguenza uno stipendio. Le spese supplementari (rimborsi, premi, attrezzature, trasferte) escono dal budget della pubblicità. BENEMERITI — L'appoggio del club reatino (Rieti è la sede dell'industria, che ha numerose filiali) allo sport è notevole, senza dubbio benemerito. Un esempio per tutti: l'ex ostacolista azzurro Scatena, perito agrario, entrato nell'Alco da pochi anni, ha trovato una soddisfacente situazione di lavoro tanto che ora — chiusa l'attività agonistica — è diruttore della sezione di Trento, dove hanno trovato collocazione pure il mezzofondista Tomasini e, in ulti mo, Renato Dionisi. Offrendo posti di lavoro, l'Alco non Incide sullo stato dilettantistico degli atleti, anzi II aiuta a conciliare l'attività agonistica con le preoccupazioni per il domani. FIASCONARO — Naturalmente, interessano agli uffici di pubblicità e marketing dell'Alco soprattutto gli elementi di maggior fama, i nomi più noti. Nel corso di un esame della situazione, sul finire del 73, si è pensato di inserire nel gruppo dell'atletica anche Marcello Fiasconaro. Giustamente il dott. Valli, dirigente della società, ha detto: « // suo volto è quello che compare più spesso sul giornali ed alla televisione ». I contatti con Marcello attraverso Banner, sono stati facili, agevolati ancora dal fatto che l'Alco intenderebbe aprire una filiale in Sudafrica per l'importazione di materie prime. Marcello ha detto di s), ai primi di gennaio un dirigente della ditta ed il direttore sportivo dell'Alco dottor Sandro Giovannelli sono andati in Sudafrica per concludere. Selcentomila lire al mese di stipendio (secondo indiscrezioni) e la possibilità di avere tempo libero per gare ed allenamenti sono una prospettiva allettante. Il 14 gennaio è pervenuta alla Fidai la richiesta ufficiale di passaggio dell'atleta Marcello Fiasconaro all'Ateo Rieti. REGOLAMENTO — Questa è stata la trattativa fra società e campione, portata avanti senza tener conto delle norme che regolano la Federazione di atletica, e quindi la vita sportiva di Fiasconaro. Le richieste di trasferimento vanno presentate entro il 31 dicembre, concedendo il nullaosta adesso la Fidai violerebbe I propri regolamenti e costituirebbe un precedente pericoloso. Marcello non è in difficoltà, Il Cus Torino fa il possibile per aiutarlo: se l'Alco lo vuole prima lo sistemi come lavoro, poi Inoltri la domanda entro la fine dell'anno. Dal 1975 Fiasconaro correrà in maglia arancione. REAZIONI — Crediamo che sia più o meno questa la posizione della Fidai, che per ora non ha fatto dichiarazioni ufficiali, e del presidente Primo Nebiolo. Il dirigente torinese è in una posizione delicata, in quanto è pure presidente del Cus Torino, ma proprio per questo non può cedere di fronte a situazioni cosi chiare, e tanto meno di fronte al fatto compiuto (Fiasconaro che corre con la nuova maglia). Nella vicenda si inserisce il desiderio di rivincita del dott. Milardi, che riteneva di aver diritto ad un posto nel Consiglio della Fidai, ed invece ne è rimasto escluso. E' in una posizione difficile anche Sandro Giovannelli, che è sia di- rettore sportivo dell'Alco che commissario tecnico della nazio- naie femminile. Se i suoi rapporti con l'Alco dovessero deteriorarsi a causa del » caso » Fiasconaro, balzeranno all'attacco della dili- genza sia Marcello Pagani, ex d.t. azzurro, che il prof. Vittori, alle-natore federale. SITUAZIONE — Questa la situazione, che Fiasconaro (e l'Alco, che pure gli avrà dato la maglia) hanno fatto precipitare. La Fidai non può calpestare i propri regolamenti perché l'atleta è un primatista del mondo, l'Alco che ha già settecento elementi avrà il buon senso di pazientare per un anno, di stare alle regole. Se è sua intenzione, può tentare di » condizionare » la Federazione anche senza Marcello. Non piacerà ai dirigenti della pubblicità e marketing, ma i milioni non sono tutto nello sport. E Fiasconaro, che ha confermato nell'occasione la sua scarsa sensibilità, pensi a correre. Gli europei lo aspettano a settembre. L'appuntamento è se rio non solo per lui, ma per tutto il mondo dell'atletica che rischia di perdersi fra cavilli e polemi cne- Ma la sente, allo stadio, vor ra Prest0 emozioni e risultati, Bruno Perucca Fiasconaro uno e due: con la maglia del Cus Torino in Italia e con quella dell'Alco Rieti che ha inattesamente indossato negli Stati Uniti per una gara "indoor" disputata tre giorni fa