La Corte dei conti censura il governo

La Corte dei conti censura il governo Il decreto per la difesa di Venezia La Corte dei conti censura il governo (Nostro servizio particolare) Roma, 4 febbraio. La lunga e sconcertante vicenda degli interventi per Venezia riserva una sorpresa dopo l'altra. Dopo il « giallo » dei 300 miliardi, che sono disponibili ma che nessuno utilizza, si è aperto ora un conflitto tra governo e Corte dei conti sul decreto che dovrebbe tutelare la città dagli inquinamenti delle acque. Il decreto, che porta la firma del Presidente della Repubblica e, sotto, quelle di Rumor, Lauricella, La Malfa, De Mita e Gui, fu varato il 20 settembre dello scorso anno sulla base della famosa e contrastata legge per Venezia del 16 aprile '73; è stato pubblicato sulla Gazzetta Uf¬ ficiale solo venerdì scorso, ma non nel testo completo approvato a suo tempo dal governo. I motivi del ritardo sono chiari solo stasera, anche se non completamente. Dai 13 articoli, che dovrebbero tutti entrare in vigore tra 15 giorni, secondo la legge, manca il « comma » 7 dell'articolo 9, che riguarda un tema spinoso: la retroattività dei contributi. Il Consiglio dei ministri l'aveva regolarmente approvato; la Corte dei conti (alla quale spetta il giudizio definitivo), dopo gravi perplessità emerse nella fase istruttoria ha deciso di eliminarlo e di procedere, quindi, alla registrazione parziale del decreto. I. g.

Persone citate: De Mita, Gui, La Malfa, Lauricella, Rumor

Luoghi citati: Roma, Venezia