Ecco le richieste dei tre sindacati di Giancarlo Fossi

Ecco le richieste dei tre sindacati Saranno presentate a Rumor Ecco le richieste dei tre sindacati Riguardano prezzi, occupazione, difesa dei redditi bassi, rilancio degli investimenti - Se il governo venerdì non assumerà impegni precisi, la Federazione ricorrerà allo sciopero generale (Nostro servizio particolare) Roma, 4 febbraio. Nell'imminenza dell'incontro governo-sindacati fissato per venerdì, la segreteria della Federazione Cgil-Cisl-Uil ha definito oggi dn due lunghe riunioni le richieste da presentare a Rumor e ai ministri competenti, quindi ha discusso i maggiori problemi economici e sindacali. In particolare sul problema della unità, la segreteria ha indicato le linee essenziali dell'esposizione che Storti farà, come relatore di turno, il 12 e il 13 febbraio al comitato direttivo sul processo unitario. La segreteria ha confermato che allo sciopero generale si ricorrerà soltanto, anche in considerazione delle nuove difficoltà politiche, se il governo non assumerà impegni precisi sulle questioni di maggiore urgenza, come i prezzi, l'occupazione, la difesa dei redditi più bassi, il rilancio degli investimenti. Il governo, si è detto, deve mostrare una effettiva volontà politica di fronteggiare la crisi con decisioni e strumenti idonei, e di avviare la modifica sostanziale del meccanismo di sviluppo economico e sociale attraverso un'adeguata politica fiscale, una più valida politica di bilancio, una politica creditizia e degli incentivi. Questa politica, con rigidi criteri selettivi, deve realizzare un indirizzo degli investimenti in funzione degli obiettivi perseguiti in stretta coerenza con il progresso nel Mezzogiorno. I settori prioritari per l'investimento delle imprese pubbliche e private sono precisati in quelli delle fonti di energia, trasporti, agricolo-alimentari e costruzioni. Per i prezzi, la Federazione CgilCisl-Uil sollecita una « politica strutturale » che incida direttamente « sugli attuali assetti dell'intero circuito distributivo, dalla fase della distribuzione e delle importazioni a quella della grande intermediazione e del consumo finale ». L'intervento pubblico dovrà avere un ruolo fondamentale, sia per il controllo della formazione del prezzo sia per un'azione manovrata degli approvvigionamenti. Al risultato dell'incontro è legata la decisione su un eventuale sciopero generale (forse di quattro o sei ore nella terza decade di febbraio), che, in ogni caso, dovrà essere presa nella prossima riunione del direttivo. Mentre alcune organizzazioni di categoria (è confermata per giovedì l'astensione dei metalmeccanici, dei chimici e dei tessili in aziende che complessivamente occupano circa un milione di lavoratori) continuano a sollecitare questa manifestazione di carattere generale, si va facendo strada una forte pressione contraria, alimentata da motivi diversi. Da una parte (le minoranze della Cisl e della Uil) si sostiene che la crisi può essere superata solo aumentando il livello di produttività delle aziende e il livello di produttività generale, e ristabilendo un certo grado di collaborazione tra i diversi protagonisti della vita economica e sociale. Di conseguenza, niente sciopero. Da un'altra parte, anche all'interno della Cisl e in dissenso con la nuova posizione dei socialisti dentro e fuori il sindacato, si cerca di evitare uno « scontro frontale», destinato ad incidere sull'attuale assetto politico. La possibilità di uno sciopero generale sembra così notevolmente affievolita, sempre che ovviamente vi siano alcune contropartite ritenute « irrinunciabili ». La situazione, nel suo complesso, sarà illustrata mercoledì in una conferenza di Lama, Storti e Vanni ai giornalisti. In coincidenza con lo sciopero del 7 febbraio dei metalmeccanici, chimici e tes sili la Federazione unitaria degli alimentari ha proclamato un'astensione di quattro ore in tutte le aziende »iel gruppo Sme (Motta, Star, Alemagna, Mellin, Cirio). I lavoratori del settore sono in agitazione da mesi per sollecitare « lo sviluppo agricoloalimentare, lo sviluppo dei Mezzogiorno, il superamento della stagionalità, un'occupazione stabile, e il pieno utilizzo delle risorse agricole, la radicale modifica dell'organizzazione del lavoro in fabbrica ». Nel settore chimico si attende con interesse il risultato di un incontro previsto per domani a Roma fra i sindacati e le rappresentanze degli imprenditori: si cercherà di far riprendere i negoziati per il rinnovo del contratto nazionale dei 250.000 dipendenti gomma-plastica-linoleum. Per ì 20.000 della concia le trattative riprenderanno il 6 a Milano. Sempre il 6 riprenderanno i negoziati per l'accordo integrativo dei 50.000 addetti dell'Italsider. Giancarlo Fossi

Persone citate: Alemagna, Cirio, Lama, Motta, Rumor, Storti

Luoghi citati: Milano, Roma