La Stampa - Consultazione Archivio

L'Inter a Marassi senza Boninsegna Benetti centravanti in Milan-Samp Scudetto e salvezza nella doppia sfida Milano-Genova L'Inter a Marassi senza Boninsegna Benetti centravanti in Milan-Samp Boninsegna, colpito Ieri da una forma Influenzale, non giocherà domani contro il Genoa a Marassi. Herrera lo sostituirà con Mariani. I nerazzurri, dopo questa disavventura, vanno assai cauti nelle previsioni. La partita di Genova è importantissima, perché occorrerebbe una vittoria o almeno un pareggio per non perdere le speranze di una rimonta In classifica. Le statistiche dicono però che, negli ultimi anni, senza Boninsegna l'Inter non ha mal vinto. La notizia della malattia di Boninsegna è stata accolta con un certo sollievo negli ambienti rossoblu: ■ Può darsi — ha detto Silvestri — che sia giù di forma, ma n^.i avere di fronte un giocatore da undici gol fa sempre piacere ». I rossoblu, per motivi opposti a quelli dell'Inter, non possono permettersi di perdere. Per ottenere questo obiettivo, Silvestri si affida molto al desiderio di rivincita di Mariolino Corso nei confronti di Helenio Herrera, all'abilità del regista della difesa Rosato e all'efficacia con cui Maggloni controllerà Mazzola. Se Sandrino sarà fermato, l'Inter senza Boninsegna potrà essere battuta, questo dicono i tifosi genoani. Atmosfera ben diversa a Milano, polo opposto del doppio scontro calcistico tra genovesi e milanesi. La Samp di Vincenzi scende a San Siro con la ferma intenzione di affidarsi alle barricate per strappare uno 0-0. Rocco, vincolato dall'indisponibilità di parecchi giocatori e dalle condizioni del campo che sconsigliano l'utilizzazione dei pesi piuma Tresoldi e Turini, punterà su Benetti centra vanti per travolgere II « bunker » blucerchiato. Sempre in considerazione dello stato del terreno di gioco, Rocco probabilmente rimanderà il rilancio dello ■ stopper » Lanzi alla partita di Coppa Italia con l'Atalanta. Circa la tattica della Samp, il « paron » non ha molto da obiettare: « Vincenzi fa benissimo — ha detto — anche quando io ero al Padova o alla Triestina, piazzavo nove uomini alle soglie dell'area, nelle partite a San Siro ».