Chi ha buon sangue? di Giovanni Arpino

Chi ha buon sangue? La Nazionale sta aspettando Chi ha buon sangue? Eccoci al ' ritorno » d'un campionato che diventerà memorabile per le sue stranezze. Un solo club può cantare a gola spiegata, cioè la Lazio. Tutti gli altri, dalle promettenti Fiorentina e Napoli alle deluslsslme milanesi, covano speranze o timori, mentre la Juventus campione è all'ultima prova della sua verità. Febbraio dirà tutto il valore bianconero o scucirà uno scudetto. Non sarebbe onesto e logico nascondersi dietro le parole: la trasferta dì Foggia (un campo non minato, ma risentito e sensibile) consentirà alla squadra di Capello un mantenimento delle distanze con la capolista? Coppia nuova Il modulo del « jet - sta cambiando, per quelle evoluzioni o Involuzioni che sembrano dettate da sortilegi nel mondo pallonaro ma sono anche frutto di nuova maturità, disposizione di uomini, adeguamento a tattiche più connaturate. Oggi, ritorna la coppia Anastasi-José, In formula di contropiede, con centrocampo bloccato anche se II ' ginger » degli uomini dì Toneatto è rispettabile ma non prorompente. Sul terreno foggiano le capacità glocollerlstlche attuali della Juve (quelle caratteriali non le mettiamo In dubbio, vennero fuori in modo persino acre a Firenze) sono sottoposte ad un esame crudo. Fu anche troppo disinvolta e prodiga di gioco la Juventus dell'ultimo blennio: ora va tastato Il polso della sua acquisita esperienza. Se non passa a Foggia, è compromesso uno scudetto, tra I più ' naturali » degli ultimi anni. La prima domenica di questo « ritorno » sembra ancora favorire la Lazio, anche se I biancocelesti dovranno affrontare nelle settimane future Imprese ben più ardue. Il Vicenza di Purlcelll, • testa fine • e abile appena può, possiede le doti ne¬ cessarie per strappare un pareggio all'Olimpico? Lo zero a zero ottenuto otto giorni fa dal biancorossl al Comunale torinese è eccezione, non regola. La squadra romana gode d'un suo momento regale: persuasa della propria forza, della legittimità sottolineata dalla posizione di testa, non si sfiancherà come la Juve in assalti furibondi e caotici. Un risultato positivo del Vicenza a Roma saprebbe più di ' totocalcio • che di football vero, anche se siamo abituati a queste contraddizioni e a questi contraccolpi nel nostro campionato. Le due milanesi sono alla prova con le società di Genova. Rocco e Maldlni ridipingono Benettl come centravanti e questa mossa dice tutto sulla scarsità del temi manovrieri del Mllan. La Samp è temuta a San Siro come un • muro » e qui è la controprova dell'indebolimento morale e materiale che ha Inquinato I rossoneri: mesi fa l'Incontro con I blucerchlatl sarebbe stato visto come ordinarla amministrazione. Oggi un pallidissimo Rivera e una banda di sgangherati centrocampisti fanno balbettare la squadra di Rocco persino nei 'minl-derbles' tra le riserve. L'Inter va a Marassi contro II vecchio lena di Corso, che difende se stesso oltreché il proprio allenatore. Il ritmo podistico nerazzurro non ha prodotto gioco e neppur punti a sufficienza, fino ad oggi. A conferma che le due meneghine potrebbero reinserirsi sull'autostrada diretta allo scudetto solo se tutti gli altri si fermano o perdono colpi: per ora battono I sentieri laterali, e debbono sperare nelle sfide dirette, quando San Siro vorrà ridarsi un prestigio fin troppo compromesso. Turno facile per il Napoli contro un Cagliari giovane ma privo di Riva? Ed è da considerare agevole la trasferta della Fiorentina a Verona, un campo ormai disperato? Ecco gli interrogativi che piovono sul terzetto (Juve compresa) a!!c spaile di Chlnaglla. Le prospettive di questa domenica sembrano dominate dalla logica, ma proprio a questo punto non ci fidiamo: il calcio disobbedisce allegramente a ogni pronostico cartaceo e razionale, si diverte anzi a confondere le acque e le congetture con l'apporto di pepe e sale Imprevedibili. E' tornato in salute il Toro, oggi all'esame di quel « sangue romagnolo • che onora la Serie A. Tra campionato e Coppa Italia il Cesena abiterà quasi una settimana a Torino. Contro I granata l'allenatore Berselllnl studia le mosse giuste, ma Gustavo Giagnonl non ha più tempo da perdere. Vediamo nel « tremendismo » riaffiorante dei granatieri e nelle due milanesi gii arbitri dello scudetto '74. Oggi I giovani e gli anziani del club subalpino hanno un'occasione d'oro per continuare la loro « escalation •. E lo diclamo senza levar nulla ai meriti del bianconeri emiliani, che hanno debuttato nella massima serie con una grinta e un impegno degni di ogni lode. Ombra azzurra Su tutto, su tutti corre un'ombra azzurra: perché mancano circa venti giorni alle convocazioni per Italia-Germania, un'' amichevole ' che deve consentire a Zio Ferruccio e all'intero « staff » della Nazionale I dovuti ripensamenti. Meglio non mettersi nei panni dì un Benettl che come centravanti a San Siro vede annebbiarsi le Ipotesi del suo ruolo nel Club Italia, meglio non anticipar elogi sull'Impegno dei laziali, che intendono laureare la loro annata conquistando posti e privilegi per Monaco e Stoccarda. Attendiamo I verdetti dì questa domenica: ne vale la pena. Qualcosa, In classifica, cambierà? Giovanni Arpino

Persone citate: Anastasi, Capello, Riva, Rivera, Toneatto