Parigi: reazioni positive al prestito internazionale

Parigi: reazioni positive al prestito internazionale Il franco recupera sulle valute Cee Parigi: reazioni positive al prestito internazionale pL'operazione servirà a rafforzare le riserve valutarie della Banca di Francia (Dal nostro corrispondente) Parigi, 1 febbraio. Il mercato dei cambi ha reagito positivamente alla decisione francese di aprire un prestito di un miliardo e mezzo di dollari sul mercato internazionale. Il franco ha infatti ricuperato un po' rispetto alle altre valute europee, soprattutto rispetto al marco. Si conferma contemporaneamente che la Francia ha chiesto ai Paesi produttori di petrolio di lasciare in deposito nelle banche francesi almeno una parte dei dollari incassati con le vendite di grezzo. Pur ricorrendo alla tecnica classica del lancio di prestiti internazionali. Parigi si è quindi fatta anche promotrice di un «riciclaggio» dei capitali arabi in sostegno della sua bilancia dei pagamenti deficitaria. La notizia riferita ieri, sulla richiesta fatta da Jobert agli arabi di accettare questa operazione, è da considerare esatta. Il prestito francese è comunque il più importante che mai sia stato realizzato da un consorzio di banche. Esso non servirà (come in Italia e in Inghilterra) a finanziare programmi d'investimento, ma solo a rafforzare le riserve in valuta. Le contromisure finanziarie francesi alla crisi petrolifera appaiono quindi ormai chiare e formano una triplice combinazione: scambio di prodotti industriali contro petrolio, prestiti in eurodollari, accordo con gli arabi perché parte dei ricavi delle vendite del petrolio (in dollari) sia lasciata nelle banche francesi. Oggi è stato annunciato che lunedi il ministro degli Esteri Jobert farà conoscere a Bruxelles la posizione del governo francese (finora negativa) sulla conferenza dei consumatori di Washington proposta da Nixon per l'ii febbraio. La tardiva risposta della Francia (gli altri Paesi europei hanno già accettato) potrebbe però essere influenzata, e forse capovolta, dalla nuova iniziativa americana di allargare la conferenza di Washington anche ai ministri delle Finanze. Ci si chiede infatti come Parigi possa ormai dire ancora di no a un «vertice» che non sa¬ e i a i rà solo un fronte dei consumatori di petrolio, ma un appuntamento politico-finanziario estremamente importante. Alberto Cavallari Forse aumento da marzo delle tariffe aeree Roma, 1 febbraio. (I. p.) Con tutta probabilità le tariffe aeree internazionali aumenteranno del 7 per cento, a partire dal 1° marzo venturo: l'aumento trova giustificazione soprattutto nei rincari del carburante. Lo ha dichiarato oggi il vice direttore dell'Alitalia, Fabrizio Serena di Lapigio, alla commissione dei trasporti aerei della sezione italiana della Camera di commercio internazionale, aggiungendo che anche tale eventuale rialzo «non sarà sufficiente a coprire gli aumenti dei costi in continua evoluzione: si impone quindi una politica governativa nel campo dei carburanti che dia la priorità ai trasporti ed in particolare al mezzo aereo che è difficilmente sostituibile ». Il dirigente della compagnia di bandiera italiana ha ricordato che l'aumento del 6 per cento per le tariffe internazionali, approvato alcuni mesi fa, è stato completamente superato dalla « escalation » dei costi, al punto che si è resa necessaria la richiesta di un ulteriore ritocco alle tariffe. Il problema fu discusso nel dicembre scorso a Parigi dalla Camera di commercio internazionale. Ai partecipanti della riunione è stato distribuito un documento che aggiorna e sintetizza la situazione attuale relativa al prezzo e alla disponibilità del carburante. L'on. Crocco, dopo aver illustrato con la collaborazione dell'ing. Raimondi, alcuni dati relativi all'incidenza del costo del carburante sui costi diretti d'esercizio di un aereo, ha intravisto quale rimedio possibile per la precaria situazione attuale una diminuzione di detti costi da attuarsi mediante l'utilizzazione di veicoli a grande capacità. Questo comporterebbe una concentrazione di traffico in un minor numero di voli.

Persone citate: Alberto Cavallari, Crocco, Fabrizio Serena, Nixon, Raimondi