Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,

Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,, L'inchiesta sulla Rosa dei venti a Padova Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,, Anche cinque padovani hanno ricevuto l'avviso di procedimento, tra gli altri vi è un consigliere comunale del msi, amico di Freda (Dal nostro corrispondente) Padova, 31 gennaio. (a. t.) L'inchiesta sull'organizzazione neofascista « Rosa dei venti » coinvolge altri personaggi. Secondo una notizia, che però non è stata confermata dal giudice istruttore del tribunale di Padova, Tamburino, che sta indagando sulla vicenda, sarebbero state emesse altre comunicazioni giudiziarie: quattro riguarderebbero ufficiali dell'esercito residenti a Verona. Uno di loro dovrebbe essere interrogato domani: sarebbe un maggiore. Proseguono, frattanto, gli interrogatori degli arrestati. Ieri sera il giudice istruttore ha sentito Sandro Rampazzo, 33 anni, di Padova, arrestato il 19 ottobre 1973 a Torre del Lago (Lucca) mentre viaggiava su un'auto con armi e munizioni. E' stato interrogato anche il consigliere provinciale del msi di Genova, aw. Giancarlo De Marchi, abitante a Recco. Sulle dichiarazioni dei due viene mantenuto il massimo riserbo. Il dott. Tamburino ha ascoltato anche, in qualità di testimone, un medico di Padova, un aiuto neurochirurgo del quale non è stato reso noto il nome. Al neurochirurgo farebbe riferimento una lettera che il dott. Gianpaolo Porta Casucci (il medico di Ortonovo che ha dato il «via» alla clamorosa inchiesta con la consegna del « dossier » sull'attività della cellula fascista) aveva inviato molto tempo fa a Dario Zagolin, di 39 anni, un commerciante di Padova accusato poi di associazione sovversiva e colpito da mandato di cattura. Zagolin è scomparso prima che gli fosse notificato il provvedimento. La procura di Roma avrebbe posto sotto accusa anche cinque padovani. Tra i personaggi che hanno ricevuto l'avviso di procedimento per concorso in tentata ricostituzione del partito fascista vi è Massimiliano Fachini, consigliere comunale del msidn di Padova, uno degli amici di Franco Freda. L'esponente del msi, assieme a Freda, è stato indiziato dal giudice istruttore di Milano, dott. D'Ambrosio, per l'omicidio di Alberto Muraro, il portinaio del grande caseggiato di piazza Insurrezione di Padova (dove abita anche il Fachini) caduto nella tromba delle scale in misteriose circostanze. Di Massimiliano Fachini non si sa nulla dal giugno dello scorso anno, quando il giovane spari dalla circolazione dopo che gli era giunta una comunicazione giudiziaria da parte del magistrato milanese, il quale avrebbe dovuto ! interrogarlo in merito ad ac¬ certamenti di carattere tecnico su ordigni esplosi a Roma e a Milano. Stamani i familiari del Fachini si sono rivolti all'avv. Vassallo, del foro di Padova, affidandogli l'avviso di procedimento emesso contro il loro parente.