Tarantola: "Lascio il Novara, non cambio idea,,
Tarantola: "Lascio il Novara, non cambio idea,, Dopo il pareggio con l'Avellino (O-O) nel recupero giocato ieri Tarantola: "Lascio il Novara, non cambio idea,, (Dal nostro inviato speciale) Novara, 30 gennaio. Su un campo cosi, era dfficile giocar bene. Anzi, era difficile giocare, per chi non avesse doti di equilibrismo fuori del comune: più che una partita di calcio è stata una battaglia nel fango, con i giocatori che cadevano come birilli ed il pallone che se ne andava per conto suo, schizzando via sull'acqua o fermandosi all'Improvviso. Il Novara ha lottato da leone: voleva vincere per portarsi al quarto posto in classifica, ma anche per fare un regalo a Tarantola, che aveva annunciato le dimissioni a fine stagione. Una vittoria, pensavano gli azzurri, può far miracoli: a volte basta un gol, forse, per far cambiare idea a un presidente. Ma li gol non è arrivato, l'Avellino si è portato via un punto prezioso e Tarantola non ha fatto nessun dietro-front. « Senta — dice —: sono al Novara da una ventina d'anni, una generazione; sono presidente effettiva da sei stagioni, dopo aver fatto II "facente funzioni" per parecchio tempo. Non sono un ragazzo, se ho deciso così è perché ho riflettuto a lungo. Non sono presidente a vita, non me l'ha mica ordinato II medico ». Tarantola-Novara, un binomio che sembrava indissolubile: oppure dopo vent'anni sta per avvenire il » divorzio » e — apparentemente — senza una ragione plausibile. La ragione c'è, è ovvio, ma Tarantola per evitare polemiche preferisce tenerla per sé: • L'ambiente — afferma — non è più quello di una volta. Vede, lo sono un dirigente abbastanza giovane, ma con Idee un po' all'antica, forse, perché seguo la squadra con la passione del vero tifoso: se II Novara va a Catanzaro, ad esempio, ci vado anch'Io, non mi limito a sentire II risultato alla radio, pensando magari ai premi dì partita che dovrò pagare. Non c'è un motivo particolare che mi spìnge a dare le dimissioni: c'è una serie di motivi che sì sono aggiunti uno all'altro, oserei dire In un crescendo di tipo rossiniano. Qualche esemplo? Andiamo a giocare a Verese, picchiamo meno dì quanto hanno fatto domenica scorsa a Novara i giocatori del Brindisi, ma secondo alcuni slamo responsabili dì aver affossato II calcio Italiano, o quasi ». Non ci siamo ancora, questi possono essere dettagli, gocce nel mare. Tarantola prosegue: « MI creda, non ce l'ho con nessuno In particolare, voglio andarmene senza creare polemiche. Uno fa un lavoro con passione, poi fa Il bilancio e si accorge che soddisfazioni ne ha poche: e allora dà un taglio, anche se è spiacevole. CI sono tifosi che magari non ci capiscono abbastanza, ma succede in tutte le città. I problemi sono parecchi. I giocatori mi hanno pregato di restare, Parola ancora oggi non crede che la mia sìa una decisione definitiva. Ma penso che un cambio nella guida della società possa essere positivo. I vecchi dirigenti lasciano qualcosa in più di quello che hanno trovato, quindi possoandarmene a testa alta ». Impressione personale: non ò affatto detto che Tarantola se ne vada davvero. Fino a giugno possono succedere tante cose, anche perché se ci sono tifosi che contestano ce ne sono molti altri (sicuramente la maggioranza) che sono d'accordo con la linea del presidente e gli hanno manifestato in più occasioni le loro solidarietà. Altra impressione personale: Tarantola è amareggiato soprattutto perché — secondo lui — un gruppo di novaresi (quelli che si autodefiniscono « commandos •) creano incidenti per dare discredito alla società e, In ultima analisi, alla sua persona. Questo gruppo, che oggi si è presentato allo stadio senza gli abituali striscioni, agirebbe per motivi extra-sportivi. Tornando al recupero odierno (al quale hanno assistito anche Giagnoni e Cancian], lo • zero a zero ■ è sostanzialmente esatto, anche se il Novara avrebbe potuto acciuffare « In extremis » la vittoria. La prima vera occasione da rete si è avuta a quattro minuti dal fischio di chiusura: passaggio di Enzo a Navarrini, tiro da distanza ravvicinata, respinta del portiere. A pochi secondi dalla fine, poi, per un errore di Condussi, Enzo si è trovato la palla al piede al limite dell'area, con la porta sguarnita: il tiro è stato pronto, ma non troppo potente e Calosi è riuscito a rinviare. Il Novara, comunque, è quinto in classifica, alla pari con Parma, Ternana e Avellino, ma a due soli punti dal terzo posto, l'ultimo utile per la promozione. Un campionato ad alto livello, Insomma. Possibile che arrivi una crisi dirigenziale proprio ora? Maurizio Caravella Novara: Plnotti; Zanutto, Riva; Vivian. Roveta, Depetrini; Nastaslo, Giannini (Navarrini dal 66'), Rolfo, Ghio. Enzo. Avellino: Candussi; Codraro, Fumagalli; Calosi, Parolini. Fraccapanl; Roccotelll, Collavlnl, Ronchi, Morrone (Pellegrini dal 70'), Fava. Arbitro: Schena. LA CLASSIFICA: Ascoli p. 25; Varese e Como 23; Spai 21; Parma, Ternana, Novara e Avellino 20; Taranto, Brindisi, Catania e Palermo 19; Arezzo e Atalanta 17; Reggiana e Reggina 15; Brescia 14; Perugia e Catanzaro 13; Bari 8.
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