Scoperto traffico d'auto rubate Coinvolti 2 funzionari torinesi?

Scoperto traffico d'auto rubate Coinvolti 2 funzionari torinesi? L'inchiesta iniziata dai carabinieri di Genova e Torino Scoperto traffico d'auto rubate Coinvolti 2 funzionari torinesi? Impiegati al pubblico registro, sono accusati di aver alterato alcuni dati di vetture • Il responsabile dell'ufficio dice: "I numeri di telaio di due auto sono rifatti grossolanamente, ma potrebbe trattarsi di una correzione riuscita male, non conforme al regolamento" (Dal nostro corrispondente) Genova, 30 gennaio. I carabinieri di Genova hanno scoperto un traffico di auto rubate e avviate ai « mercati neri » di Francia, Germania e Svizzera. Il « cervello » della banda sarebbe Giuseppe Groppo, di 22 anni, abitante a Torino: è stato arrestato e denunciato per associazione per delinquere, furto e truffa aggravata. Il complice Paolo Borello. di 24 anni, anch'egli torinese è ricercato. Sono stati denunciati alla procura della Repubblica due funzionari dell'Automobile Club d'Italia dipendenti dell'ufficio del registro torinese. Sono: Benedetto Giordano, di 65 anni, abitante nel capoluogo piemontese in via Nizza 13 e Mario Simeone, trentottenne, residente in corso Agnelli 46. Sono accusati di aver contraffatto i registri automobilistici alternando i numeri del telaio, targhe e dati relativi alle vetture rubate. Le indagini sono partite un mese fa da Genova, dopo l'arresto di Enzo Prono, 26 anni, torinese, il quale aveva cercato di vendere una « Maserati Bora » a un commerciante, spacciandosi per ring. Della Casa. Il commerciante, insospettito, fece compiere delle indagini al registro automobilistico di Torino e scoperse che esisteva una « Maserati » intestata al professionista ma aveva caratte- ristiche e numero di targa differenti. L'acquirente finse di accordarsi con il Prono e avverti i carabinieri di Palazzo Ducale, i quali scopersero che la targa era stata « ricostituita » e che il numero del telaio era contraffatto. Dal Prono si riuscì a risalire, con la collaborazione della polizia e i carabinieri di Torino, al Groppo, che è stato arrestato, mentre Borello è riuscito a far perdere le sue tracce. Un rigoroso controllo dei registri automobilistici di Torino ha consentito di accertare le iscrizioni alterate, che sarebbero state attribuite ai due funzionari denunciati. Il Giordano e il Simeone hanno ricevuto, nei giorni scorsi, la comunicazione giudiziaria. Sono in corso altre indagini, perché gli inquirenti sospettano che siano implicate altre persone oltre agli arrestati e i denunciati: sembra che si tratti di una organizzazione in grande stile. Le auto rubate, vetture di grossa cilindrata o «fuori serie», venivano modificate nella carrozzeria, e le targhe « composte» con elementi di altre, saldati insieme. Quello che rendeva difficile scoprire le falsificazioni era l'apparente regolarità dei libretti di circolazione che accompagnavano le vetture durante le trattative di vendita: sembra, dai primi risultati dell'indagine, che il traffico delle auto rivendute all'estero procurasse all'organizzazione introiti per centinaia di milioni. p. 1. Giuseppe Groppo

Persone citate: Benedetto Giordano, Borello, Della Casa, Enzo Prono, Giuseppe Groppo, Mario Simeone, Paolo Borello