I quartieri indicano i terreni da adibire a servizi pubblici

I quartieri indicano i terreni da adibire a servizi pubblici I quartieri indicano i terreni da adibire a servizi pubblici In 15 carte planimetriche' elaborate in due mesi di lavoro: "Non bisogna legarsi a uno schema fisso, ma variare le destinazioni secondo le necessità" La « mappa » delle aree da salvare è stata presentata ieri sera dal Coordinamento dei Comitati di quartiere alla Commissione consiliare per il decentramento. SI compone di 15 carte planimetriche dettagliate (scala 1:5000) ed una riassuntiva, più un documento per spiegare i simboli ed 1 colori usati; la stesura ha richiesto oltre 2 mesi di lavoro, cui hanno partecipato gran parte del cittadini. Si vorrebbe cosi creare « un demanio più vasto possibile di aree ed edifici vincolati, disponibili ad accogliere le destinazioni che saranno definite in una "variante organica" del Piano regolatore generale della città». « Variante organica — precisa il Coordinamento — significa uno studio che definisca i rapporti tra edilizia, attività produttive e servizi. Questo deve avvenire attraverso due vie: 1) impegno politico del Comune per ì diversi settori interessati (edilizia popolare, scuole, trasporti, assistenza, infrastrutture per le industrie); 2) partecipazione alle decisioni dei Comitati di quartieri e dei Comuni della cintura ». In sostanza tale « variante » non deve ridursi «alla revisione della cartografia e delle norme del Plano regolatore», ma deve essere una continua pianificazione che si realizza « attraverso strumenti urbanistici, piani di settore e programmi di spesa verificati con scelte politiche». Ne discende perciò che le de¬ stinazioni d'uso possono anche variare. Il Coordinamento raccomanda all'amministrazione di non assumere come traguardo « i livelli minimi previsti dalla legge nella indicazione delle aree per i servizi pubblici » (9 metri quadrati per 11 centro storico, 18 per gli altri settori della città e 24 per la collina); 11 censimento è stato esteso il più possibile, Includendo anche altre zone acquisibili, sia pure con difficoltà o comunque in un lungo lasso di tempo. Occorre che la variante venga attuata senza altre perdite di tempo, ad un ulteriore « slittamento » dei termini potrebbe corrispondere 11 rilascio di altre licenze edilizie Da quando 11 « piano Picco », contestato dal quartieri, è stato reso pubblico, ne sono già state rilasciate 65 (11 delle quali su aree destinate alle scuole dell'obbligo). Il « blocco » ai permessi di edificare si è ottenuto in questi ultimi mesi con le varianti 19 e 19 bis che scadranno non appena verrà accettata anche se in parte, la nuova « variante organica ».