La Ferrari sta tornando a far paura in Formula 1 di Michele Fenu

La Ferrari sta tornando a far paura in Formula 1 La Ferrari sta tornando a far paura in Formula 1 Regazzoni è in testa al "mondiale" - I meriti di Lauda - Il cammino della rivincita La Ferrari ha cominciato bene il suo cammino della speranza. Il Gran Premio d'Argentina e quello del Brasile hanno portato a Mannello e al suol irriducibili tifosi una sicurezza che vale più di una vittoria (che può essere un episodio contingente): si può avere fiducia in questa 312-B3 rinnovata e nei suoi uomini, possiamo finalmente contare su una macchina valida ed altamente competitiva. Ed altri progressi sono imminenti: è pronta una nuova versione del motore 12 cilindri boxer e si lavora Intorno ad un altro tipo di sospensione. A Buenos Aires Lauda ottenne il secondo posto alle spalle di Hulme e Regazzoni II terzo; a San Paolo l'austriaco si è dovuto ritirare, ma lo svizzero è stato preceduto solo da Emerson Flttlpaldl, scatenato sulla « sua > pista e davanti al « suo » pubblico. I quattro punti presi in Argentina e I sei del Brasile hanno permesso a Regazzoni di portarsi in vetta al campionato mondiale di Formula 1. Una posizione precaria, se vogliamo, visto che siamo appena all'Inizio del torneo e che Fittlpaldl e Hulme sono a quota nove, tuttavia di prestigio. Era da molto tempo che un pilota di Maranello non guidava questa contesa di assi. Il primo posto nel • mondiale > premia la generosità e l'intelligenza di Regazzoni, che ha saputo sfruttare con II consueto talento la sua Ferrari. A Buenos Aires Clay è stato attardato nelle fasi iniziali da una collisione di altri piloti e poi, malgrado un testacoda, ha saputo compiere una rimonta formidabile; a San Paolo è partito in quarta fila (i problemi avuti nelle prove gli avevano Impedito di ottenere un miglior tempo di qualificazione), ma è riuscito ad accodarsi al gruppetto dei primi e, quindi, a Flttlpaldi. Probabilmente, se Clay avesse potuto allinearsi In prima o seconda fila e se la sua monoposto avesse potuto essere perfettamente adettata alle difficili ondulazioni del circuito di Interlagos, Flttlpaldi avrebbe dovuto faticare maggiormente per vincere e non consideriamo l'anticipata conclusione del Gran Premio causa la pioggia. Questi fatti e l'aver Regazzoni compiuto II giro più veloce sia In Argentina che in Brasile costituiscono la miglior riprova della ritrovata competitività della Ferrari. E qui occorre rivolgere un vivo apprezzamento a Nicki Lauda. L'austriaco ha dimostrato in questi mesi di essere un uomo tranquillo, riservato, quasi schivo di facili pubblicità e, in compenso, di possedere una naturale sensibilità meccanica. E', per intenderci, un pilota alla Stewart o alla Flttlpaldi, non alla Ickx: non disdegna le lunghe ore di allenamenti e mette a punto con rara perizia quel delicati congegni che si chiamano monoposto di F. 1. In più. Lauda sa premere sull'acceleratore: lo confermano il secondo posto di Buenos Aires e il terzo miglior tempo ottenuto nelle prove del Gran Premio del Brasile. A San Paolo meglio di lui hanno fatto solamente Flttlpaldi e Reutemann, cloò I due sudamericani, per I quali la difficile pista di Interlagos non ha davvero segreti. Basta vedere quello che accade negli altri teams dove non c'è un abile collaudatore per capire l'Importanza di Lauda; la Lotus ansima e la Tyrrell è addirittura sparita di scena. A tutto ciò si aggiunga la serenità che accomuna il • clan > di Maranello, l'Impegno di ogni elemento, in officina o in pista, il ritrovato equilibrio di una squadra e di una organizzazione che avevano bisogno di un colpo di timone sul plano umano e su quello tecnico. Enzo Ferrari ha saputo imprimerlo ai momento giusto ed ha avuto la fortuna di trovare in Luca Montezemolo un intelligente e finissimo aiuto. Ora, le altre squadre di Formula 1 ricominciano a guardare con timore alla Ferrari. Essa — e non sarà un fuoco di paglia — torna a brillare sulla scena di una manifestazione che non è soltanto tecnico-sportiva, ma anche specchio di Interessi commerciali e pubblicitari, che finiscono per estendersl all'industria automobilistica e ai paesi che ogni team rappresenta. La Ferrari tiene alto, come sempre, il prestigio del nostro lavoro nel mondo. Peccato che non tutti se ne rendano conto e che la Casa modenese proprio ora si trovi In una delicata situazione commerciale, soprattutto determinata dai limiti di velocità imposti In Italia. A parte ogni altra considerazione, sarebbe amatissimo se Maranello non potesse continuare serenamente nei suoi Impegni sportivi. Né, finora, hanno ideato un Gran Premio di trattori o di autobus. Michele Fenu Regazzoni al volante della Ferrari 312/B3 (Telefoto)