E' deceduto Strumilin economista sovietico

E' deceduto Strumilin economista sovietico E' deceduto Strumilin economista sovietico Aveva 97 anni - "Il nostro compito non è tanto di studiare l'economia, quanto di trasformarla" (Dal nostro corrispondente) Mosca, 26 gennaio. Con un minuscolo necrologio nell'ultima pagina della Pravda, sotto le previsioni del tempo, l'Accademia delle Scienze dellUrss ha annunciato «con profondo dolore» che, «nel novantasettesimo anno di vita» s'è spento Stanislav Gustavovic Strumilin. Ma la morte del grande vecchio dell'economia sovietica, venerato da tutti (la moglie gli si rivolgeva con il «voi»), non può passare cosi inosservata. E, per domani, ci si aspetta il necrologio rituale per i «defunti di Stato», firmato da Breznev, Kossighin, Podgorny e da tutti i santoni dell'economia. In oltre mezzo secolo di attività scientifica, onorata in egual misura da Stalin e dai suoi successori, Strumilin aveva scritto più di duecento articoli e saggi, dopo il primo, famoso «Problemi del controllo dell'industria in Russia» del 1925. Strumilin, diventato il simbolo della vecchia guardia conservatrice (anche se altri, più giovani, erano più reazionari di lui), definiva, più con bonomia di vecchio saggio che con asprezza polemica, «teste calde» gli economisti riformatori. Sicché, nel grande dibattito della seconda metà degli Anni Sessanta, egli aveva assunto un ruolo frenante, preoccupato che le nuove teorie e formule contaminassero il vecchio credo ideologico. In un'intervista a La Stampa, poco meno di cinque anni fa, aveva detto: «Nella questione della formazione dei prezzi, e del ruolo del mercato a tal fine, io m'attengo al vecchio credo. Cioè, mi attengo alle posizioni dei marxisti. Io ri- tengo che il socialismo di mercato, come alcuni lo chiamano, non sia il nostro cammino. Naturalmente, del mercato bisogna tenere conto, ma non nel seguirne il dettato. Bisogne dirigere il piano nella direzione voluta». I giovani dalle «teste calde» lo consideravano perciò un isolato e ricordavano polemicamente che egli aveva fatta sua un'affermazione di Stalin: «Non ci sono fortezze che i bolscevichi non possono espugnare. Il nostro compito non è di studiare l'economia, ma di cambiarla. La questione del ritmo di sviluppo è soggetta alle decisioni degli esseri umani». p. g. Stanislav Strumilin

Persone citate: Breznev, Kossighin, Stalin, Stanislav Gustavovic Strumilin

Luoghi citati: Mosca, Russia