La Wandissima contro Nerone

La Wandissima contro Nerone La Osiris parla del suo ritorno in scena per lo Stabile La Wandissima contro Nerone Wanda Osiris è a Torino. Deve preparare il suo ritorno alle scene, conoscere il regista e direttore dello Stabile Aldo Trionfo, leggere il copione della commedia Nerone è morto? di Miklos Hubay in cartellone dal prossimo mese di marzo. Come nasce questa «rimpatriata», a nove anni di distanza dall'ultima recita? Trionfo le ha inventato la parte sulla scorta di poche frasi del testo dove s'immaginano le fantasticherie e gl'incubi del giovane Nerone, aspirante tiranno. Egli si sente profondamente divo, si considera un genio magari. Ed ecco l'incredibile collegamento: «Nerone è la Wanda Osiris dei dittatori». L'uno incede nella storia, l'altra sulla passerella. Per Trionfo «la signora è l'unico personaggio del teatro italiano che ne sia anche l'emblema». Giusto dunque che desse vita ai pensieri di un imperatore che aveva in senso totale il gusto di un mattatore, dall'incendio di Roma all'arzigogolato suicidio. Alla Wandissima si chiede semplicemente di essere se stessa. «Ma io non dimentico mai di essere Wanda Osiris» replica Wanda Osiris con la voce flautata di un tempo. Per lei il bilancio di casa è sempre stato un mistero, il suo personaggio no invece. Potrà farle paura (lei dice fifa) il ritorno alla ribalta, ma una cosa è certa. «Sempre, sempre io mi comporto come Wanda Osiris. Anche con il mio gatto». Nella commedia canterà, naturalmente. Le sue canzoni. Gli ammiratori la riascolteranno in Sentimental e Ti parlerò d'amor, la rivedranno accennare movenze di «femmine morbide» e ricordi di «notti d'oriente». Non mancheranno i costumi color pastello, gli stuoli di boys, le entrate clamorose. Dopo tutto, la paura passerà. «Nella vita è sempre meglio buttarsi» sentenzia la diva, che si appresta a dare la replica a un Nerone di 25 anni, il lanciatissimo Franco Branciaroli. p. per.

Luoghi citati: Roma, Torino