Domani in sciopero i 200 mila di tutti gli stabilimenti Fiat

Domani in sciopero i 200 mila di tutti gli stabilimenti Fiat Domani in sciopero i 200 mila di tutti gli stabilimenti Fiat La vertenza riguarda anche un migliaio di operai della Lancia I sindacalisti della Cgil, Cisl, Uil stanno preparando lo sciopero di domani alla Fiat Om - Autobianchi. Gli attivisti ieri hanno distribuito decine di migliaia di volantini per illustrare i motivi che hanno indotto i sindacati a interrompere le trattative (il 15 gennaio scorso) ed a proclamare la giornata di sciopero dei 200 mila dipendenti del Gruppo. Anche il Sida (Sindacato italiano dell'auto) ha deciso di partecipare allo sciopero di domani con una motivazione che diverge però da quella della Federazione lavoratori metalmeccanici. Nel suo comunicato il Sida afferma che l'astensione dal lavoro avrà lo scopo di sollecitare un intervento del ministero del Lavoro per la mediazione di un accordo. La richiesta di un intervento ministeriale è stata presentata ufficialmente ieri da una delegazione del Sida, guidata dal segretario Luciano Clementi, nel corso di un incontro che i sindacalisti hanno avuto a Roma con il sottosegretario, Danilo De Cocci. Allo sciopero Fiat domani aderiranno anche i dipendenti della Lancia che non sono sospesi in seguito alla riduzione dell'orario: si tratta di circa mille lavoratori. Per i 6 mila operai ad orario ridotto, invece, oggi e domani non sono giornate lavorative. I seimila sono tuttavia stati invitati dai sindacalisti a presentarsi ugualmente oggi davanti ai cancelli delle fabbriche Lancia, per una manifestazione tendente a sollecitare la garanzia del salario completo. Alla Fiat, dopo lo sciopero di domani, sarà intensificata la lotta allo straordinario. Per la giornata di sabato i sindacalisti prevedono, infatti, un picchettaggio davanti ai cancelli degli stabilimenti dell'azienda dove si svolge lavoro straordinario. I metalmeccanici Fiat aderenti al Movimento cristiano lavoratori hanno assunto una posizione critica nei confronti dello sciopero di domani. A loro giudizio «l'arma dello sciopero è resa inefficiente dalla diminuzione delle esigenze produttive» e prima di indire l'agitazione sarebbe stato indispensabile un intervento delle Confederazioni sindacali e del ministero del Lavoro. L'Associazione nazionale impiegati sindacati autonomi (aderente alla Cisal) definisce «sacrifici non necessari e particolarmente pesanti nel momento attuale» i ricorsi allo sciopero e protesta perché queste decisioni vengono prese senza «preventivo mandato espresso per referendum». Infine, informa che gli impiegati della Cisal domani si asterranno dal lavoro per esprime¬ re il loro dissenso contro le «discriminazioni» nei confronti dei sindacati di mino- ranza- s. d. v.

Persone citate: Danilo De Cocci, Luciano Clementi

Luoghi citati: Roma