Quasi certo un confronto tra Vinci e l'insegnante

Quasi certo un confronto tra Vinci e l'insegnante Le accuse per le tre bimbe uccise Quasi certo un confronto tra Vinci e l'insegnante (Nostro servizio particolare) Trapani, 22 gennaio. (a. r.) Michele Vinci non fa passo indietro. Oggi nel carcere di Trapani ha confermato la accuse a Franco Nania, durante otto ore di martellante interrogatorio al quale è stato sottoposto dal procuratore della Repubblica di Marsala dott. Paino e dal giudice istruttore dott. Troise, presenti il suo difensore e l'avvocato di Nania. L'interrogatorio forse avrà un seguito, che però non è stato ancora deciso, con un confronto tra il Vinci e il prof. Nania. Dopo una lunga pausa è ripresa così l'inchiesta supplementare sul sequestro e l'uccisione delle tre bambine di Marsala, Antonella Valenti (nipote di Vinci) e le sorelline Ninfa e Virginia Marchese. Chiamato a discolparsi dal presidente della corte di assise di Trapani, Michele Vinci indicò il prof. Nania, scapolo, 44 anni, fratello di Benvenuto Nania, titolare dell'industria cartotecnica dove egli lavorava come fattorino, quale mandante del triplice rapimento. Vinci oggi ha ribadito di non aver torto un capello alle bambine, ma di essersi limitato a obbedire all'ordine impartitogli dal Nania di portar via Antonella Valenti e di lasciarla in campagna, nel fondo di Giuseppe Guarrato. Oggi, in sostanza, Vinci avrebbe mantenuto la linea di accusa: abbandonate le bambine nel luogo convenuto, sarebbe fuggito spaventato e, tornatovi dopo alcuni giorni, non le avrebbe più trovate. Franco Nania — sempre secondo il racconto di Vinci — l'avrebbe costretto a rapire Antonella (ma visto che la nipotina non era mai sola, Vinci disse ai giudici che dovette portar via anche le sorelline Marchese) con minacce di morte verso i suoi familiari. Quando dopo l'arresto fu interrogato. Franco Nania, che insegnava applicazioni tecniche nella scuola media dell'isola di Pantelleria, si disse innocente e del tutto estraneo alla vicenda delle tre bambine di Marsala. Accusò Michele Vinci di essere pazzo e visionario. Appello dei difensori

Luoghi citati: Marsala, Pantelleria, Trapani