Fiumicino: i terroristi (saliti ci Madrid) avevano acquistato i biglietti a Tripoli di Marco Tosatti

Fiumicino: i terroristi (saliti ci Madrid) avevano acquistato i biglietti a Tripoli Un rapporto al Parlamento del ministro dell'Interno Taviani Fiumicino: i terroristi (saliti ci Madrid) avevano acquistato i biglietti a Tripoli Gli attentatori erano cinque - Sembra che nell'aeroporto della capitale spagnola non sia stato fatto alcun controllo antidirottamento Secondo il documento non era (e non è tuttora) possibile prevenire e contrastare azioni di guerriglia senza fare vittime innocenti (Nostro servizio particolare) Roma, 19 gennaio. Quasi sicuramente i cinque terroristi arabi responsabili della strage all'aeroporto di Fiumicino hanno acquistato i loro biglietti di viaggio Madrid-Roma a Tripoli. Questa è la conclusione cui giunge il rapporto presentato al Parlamento dal ministro dell'Interno Taviani e relativo al tragico attentato del dicembre scorso. Il documento, preparato dall'ispettore generale capo di p. s. dottor Li Donni, dal generale Campanelli, comandante della VI Brigata carabinieri, e dal generale Scibetta, comandante della zona della Guardia di Finanza di Roma, fissa in cinque, e non più di cinque, il numero dei terroristi che hanno partecipato all'azione: «Certamente sono giunti nell'interno della sala transiti da uno dei 47 aerei arrivati nella mattinata sulle linee nazionali o internazionali, con provenienza comunque da scali esteri». In merito al luogo di partenza del commando, la rela¬ ziriPadaspledoraaln.cimmcoroprti nealstrol'itopapedeluvoMquufdebe zione è precisa: «Sul volo Iberia 352 da Madrid, e sul volo Pan American 254, anch'esso da Madrid, viaggiavano rispettivamente tre e due arabi, le cui "carte di sbarco" (un documento completo di generalità, che si deve consegnare al momento dell'atterraggio, n.d.r.) non sono state rintracciate». Questo dettaglio assume particolare importanza se messo in relazione con il racconto degli ostaggi, che videro i terroristi dar fuoco ai propri passaporti e documenti di volo prima di arrendersi nel Kuwait. Non sembra che all'aeroporto di Madrid vi sia stato alcun controllo «antidirottamento» al momento dell'imbarco, e questo ha favorito i terroristi. Le precauzioni prese dai palestinesi non sono state però sufficienti. Un'indagine dell'Interpol ha portato alla luce un dato molto significativo: i biglietti per il tragitto Madrid-Roma sono stati acquistati a Tripoli, presso gli uffici della Libian Airlines e dell'Alitalia, che sono entrambe in «pool» con la Pan Ame- rican e con l'Iberia: possono cioè vendere biglietti per conto anche di queste ultime compagnie. Uno dei terroristi, a bordo dell'aereo dell'Iberia, è stato riconosciuto più tardi in una delle foto della strage da un assistente di volo della compagnia spagnola, Rodriguez Castillo. Egli si ricorda che il fedayn ha rifiutato la carta di sbarco, dicendo che si doveva fermare in aeroporto solo il tempo necessario a salire su un aereo per Beyrut. Nella sala transiti del Leonardo da Vinci sono state rinvenute cinque valigette e due borse a mano, contenenti oggetti personali, biglietti aerei non utilizzati per tutti i percorsi previsti e riviste in arabo, che sono servite a nascondere le armi. «La fulminea tempestività dell'azione terroristica — afferma il documento — lascia presumere una ben maturata conoscenza ambientale, frutto di precedenti sopralluoghi». Gli agenti presi in ostaggio hanno dichiarato di aver avuto la sensazione che i fedayn non fossero visi del tutto nuovi. Alcuni dei biglietti trovati nelle valigie dimostrano che qualche membro del commando è transitato per Fiumicino nei giorni precedenti la strage. Non era possibile, e non lo è tuttora, secondo il rapporto del ministero dell'Interno, prevenire e contrastare, senza spargimento di sangue, «improvvise e spregiudicate azioni di guerriglia come quella verificatasi a Fiumicino». Gli agenti appostati sul terrazzo dell'aerostazione hanno sparato, ed i loro colpi hanno raggiunto i jet della Lufthansa. «E' stato solamente il pericolo di provocare altre innocenti vittime e di far scoppia¬ re i serbatoi dell'aereo che ha indotto la maggior parte dei militari a non fare uso delle armi». Marco Tosatti

Persone citate: Campanelli, Leonardo Da Vinci, Rodriguez Castillo, Scibetta, Taviani