Un'iniziativa che produca non solo carte ma alloggi

Un'iniziativa che produca non solo carte ma alloggi Un'iniziativa che produca non solo carte ma alloggi Manca al fabbisogno quasi mezzo milione di vani - Oggi un convegno per studiare provvedimenti, presente il ministro dei Lavori pubblici i provincia di Torino, si danno per Il problema della casa a Torino ha dimensioni preoccupanti. C'è bisogno di 30 mila vani in città e, complessivamente, di 465 mila nell'Intera arca metropolitana. Molte delle abitazioni esistenti sono da risanare; altre, corrose dal tempo, se addirittura non recano ancora segni del bombardamenti dell'ultima guerra, sono da abbattere c ricostruire. Oltre il 65 per cento delle circa 250 mila famiglie torinesi vive in case prese in affitto. La percentuale è soltanto lievemente Inferiore nei comuni della cintura. I canoni sono ovunque elevati. Il blocco del fitti è stato in molti casi aggirato. La stragrande maggioranza di operai e piccoli impiegati affrontano mensilmente spese non proporzionate alle rispettive entrate. Abitano sovente alveari, casermoni cresciuti senza tener conto di aggiornati criteri di spazio, luce e verde. Migliaia di immigrati sono costretti ad adattarsi. Per loro soffitte cadenti, tetti insicuri, stanze senza luce, servizi spesso inesistenti. La ripresa della produzione edilizia è ancora lontana. Questo aggrava la situazione. Nel '72 a Torino sono state costruite 4 mila 96 abitazioni, il numero più basso dal '58 a oggi, pari — per fare un esempio — al 52,62 per cento in meno rispetto al '71. Le stanze sono state 14 mila 51 (11 51,19 per cento in meno, sempre rispetto al '71). Le abitazioni iniziate nel '72 sono state 4 mila 750 (il 26 per cento in meno rispetto al '71); stanze progettate: 17 mila 928 contro le 27 mila 285 del '71. Anche nei comuni dell'area metropolitana la situazione si presenta in termini negativi. Nella prima cintura sono state costruite 10 mila 373 stanze (18 mila 177 nel '71), e ne sono state progettate 12 mila 916 (nel '71: 14 mila 797). Nella seconda cintura nel '72 sono state costruite 6 mila 667 stanze, 11 mila 205 quelle progettate. In città come in provincia la produzione è stata nettamente inferiore al fabbisogno di abitazioni. Le stesse conclusioni si devono trarre anche per il '73: sebbene manchino ancora 1 dati ufficiali sulle costruzioni; si sa che il problema della casa è rimasto Irrisolto Ha segnato, anzi, una grave crisi verso la fine dell'estate con le clamorose proteste degli abitanti di Porta Palatina e con l'occupazione di alcuni appartamenti che erano in fase di completamento per conto dell'Iacp In corso Grosseto. Da più parti si è detto ripetutamente che 11 fabbisogno insoddisfatto di case dipende dalla disorganizzazione territoriale della città e dell'area metropolitana. Una disorganizzazione che ha messo in crisi il funzionamento del meccanismo degli insediamenti. Commenta il presidente dell'Istituto autonomo case popolari avvocato Mario Dezani: «Già nel '54 sorse il grave problema della necessità dt costruire un numero incalcolabile di vani perché le riparazioni avvenute nel decennio dopo la guerra avevano "medicato" un parco alloggi ormai vecchio e deteriorato, e da quel momento una pletora di leggi, leggine e provvedimenti vari invasero l'Italia con l'ambizione di voler risanare taumaturgicamente il male che incancreniva il Paese. E' sempre stata un'Illusione. Nonostante i provvedimenti a favore dell'edilizia popolare, del credito, delle imprese eccetera l'edilizia pubblica ha sempre provveduto soltanto a un 5 o b per cento del fabbisogno». Che cosa c'è da fare? A questo interrogativo si cercherà oggi una risposta nel corso del convegno promosso dall'assessorato provinciale allo sviluppo economico, sociale, lavori e trasporti. Il tema: «La riforma della casa come stru mento dt rilancio del settore edilizio». Una nota al programma precisa: «Nel quadro delle iniziative assunte a sostegno del mondo del lavoro, la provincia di Torino intende articolare alcune manifesta zloni tendenti a promuovere un'a zlone di sensibilizzazione di tutti gli operatori sociali ed economici interessati al settore dell'edilizia. Ciò allo scopo dt favorire continuità al processi di ripresa economica dt cut, nel territorio della t e i l certi precisi indizi». Il convegno si svolgerà a Palazzo Madama con l'Intervento del ministro dei Lavori Pubblici on. Salvatore Lauricella. Alle 10 il presidente della provincia Borgo gno aprirà 1 lavori. Seguiranno l'introduzione dell'assessore provinciale Eugenio Bozzello, la rei ai zlone del dott. Marsocci del mini- uhm iiiiiiiiiiiu iimiiimiiiimiiin stero del Lavori Pubblici, l'intervento del sottosegretario Arnaud, le comunicazioni dell'on. Todros della commissione parlamentare Lavori Pubblici, dell'aw. Dezani e del prof. Lombardi, giurista. Le conclusioni saranno tratte dal ministro Lauricella. I risultati del convegno saranno positivi? E' sperabile. Anche perché finalmente si possa smentire la battuta secondo cui la riforma della casa «non ha prodotto case, ma solo carte». E' augurabile anche che finalmente sia trovata l'esatta dimensione del problema di Torino e del suo hinterland, che — secondo Dezani — «pagano oggi lo scotto di un disordinato e caotico sviluppo industriale che troppo spesso ha ceduto al famoso boom deglt Anni SO, perdendo così di vista quelle "misure ottimali" di un sano e democratico sviluppo sodale». L'assessore Valente ha dato notizia di tre riunioni straordinarie proposte dal sindaco al Consiglio Comunale tiventi per tema l'edilizia popolare, i servizi sociali integrati c l'area metropolitana e di una proposta di delibera per ottenere 5 milioni ria stanziare al finanziamento delle attività dei Comitati. L'assessoi e Malan ha letto la delibera, app.o..>'.a nella precedente riunione del Consiglio, con la quale vengono assegnate 11 sedi ad altrettanti Comitati di quartiere, con l'impegno di proseguire nella ricerca per tutti gli altri in scuole o in edifici di privati. Giovedì i Comitati di quartiere hanno ottenuto un confronto con il psi, rappresentato da Monzano, Capussotto e Perinetti e dagli assessori Malon e Carli. I socialisti hanno riconfermato la loro piena adesione al movimento dei quartieri garantendo di appoggiarne la politica in tema di decentramento amministrativo. Su questo argomento è in programma per oggi alle 15 nel cinema-teatro Lanteri in corso G. Cesare 80, un dibattito presieduto dall'onorevole Arnaud, sottosegretario al Lavori Pubblici. Sono previsti interventi del sindaco Picco e dell'assessore Valente. Sempre alle 15, convegno alla Galleria d'Arte Moderna (corso G. Ferraris 30) sul problema della collina torinese, organizzato dalla associazione Pro Natura. Abitazioni e stanze utili costruite in Torino Stame Abitazioni 1958 '59 '60 '61 '62 '63 '64 '65 '66 '67 '68 '69 '70 '71 72

Luoghi citati: Intervento, Italia, Torino