Investire in bobine di Enzo Biagi

Investire in bobine DICIAMOCI TUTTO Investire in bobine e chissà cos'è da un senti¬ li manifesto parlava chiaro: Telefonale al Governo. C'era anche il numero, in grande, per comodità. Una bella idea, bisogna ammetterlo, costata. Partiva mento umano. Ti trattano male, sono cattivi, e tu dillo alla mamma. Lo confesso: a me dava una certa sicurezza sapere che, nei momenti tristi, potevo rivolgermi a Rumor. Lo fanno anche i costruttori di autostrade del Veneto. Ho voluto provare. Stamattina, ho deciso, chiamo proprio Rumor. Ero alla stazione. Mi sono avvicinato ad un'edicola e ho chiesto dei gettoni. « Esauriti », mi ha risposto il giornalaio. « Perché? » « Sostituiscono le monete ». « Si sa com'è andato oggi il gettone a New York? » « Tiene, pare. Se vuole, posso darle delle caramelle. Una menta vale dieci lire ». « Capisco. Invece che passare in banca, è meglio rivolgersi alla Motta. Peccato, però ». « Non si affligga. Anche se uno riesce ad entrare in cabina, poi cade la linea. Scusi, ma è così urgente quello che ha da dire? » « No. L'ho già fatto per posta. Ma la lettera, che ho spedito tre anni fa, penso non sia ancora arrivata. Volevo informare il presidente del Consiglio, fargli sapere che i prezzi aumentano ». « Mica tanto. Un po' all'ingrosso. Non ha visto i dati dell'Istat? Uno e qualcosa per cento ». « Mi considero di quei falliti che non sono mai riusciti ad andare oltre il dettaglio. Adesso non si trova neppure la roba. Guardi il sale ». « Scarseggia, ma di francobolli ce n'è fin che se ne vuole. Non va tutto a rotoli ». « No. Ripensandoci, è meglio essere prudenti. Con le microspie, non si sa mai. Ci deve essere, a quanto sembra, un intenso commercio di nastri. Ne hanno tutti. Il dottor Greco registra il dottor Spagnuolo che fa registrare il dottor Mangano, che ha le conversazioni di Chiatante, che scambia le bobine con Frank Coppola. Forse ci sono anche dei collezionisti. Col traffico delle voci c'è chi si è fatta una posizione ». « Secondo lei, di chi è la colpa di tutti questi guai? » « Di nessuno. Perché ogni governo scarica sempre le critiche su quelli che lo hanno preceduto. Anche se i personaggi sono sempre gli stessi. E' un po' come il gioco dell'oca: cambiano soltanto casella. Guardi Ferrari Aggradi: è stato alla Pubblica Istruzione, alle Finanze, alle Partecipazioni Statali, ai Rapporti col Parlamento; adesso sta sistemando l'Agricoltura e le foreste ». « Anche Gava è un nome noto ». « Sì; è molto popolare. E' stato al Lavoro, al Tesoro, all'Industria e Commercio, alla Riforma burocratica, alla Grazia e alla Giustizia ». « Forse non c'è nessuno che lo possa sostituire ». « 11 figlio ». « Senta: la gente dice che tutto crolla, va tutto per aria, non regge più nulla ». «Mike Bongiorno. Pensi: vent'anni ». « Quasi come Andreotti ». « Che però è meglio: non ha neppure la valletta ». Saluto e me ne vado. Se qualcuno di voi riesce a telefonare al Governo, per piacere, dica anche a nome mio che c'è chi si lamenta. A Gibellina, dopo il terremoto, avevano promesso tremila case. Ne hanno costruite, fino a questo momento, trecento. Ci dev'essere stata una svista. soldi a Sandro Penna, cerio un poeta, i suoi epigrammi sono delicati. Ma le mance si fanno di nascosto. Dicono che non ha mai lavorato; secondo alcuni è un merito. Può darsi: ma che senso ha questo tipo di protesta individuale? ». « Viaggio poco, non vado neppure più al Senato. Già, a che cosa servirei? Non ho nemmeno un incarico. E poi, i nostri treni hanno l'ultimo gradino che è più piccolo, per aria, irraggiungibile. Ho chiesto a un ingegnere una spiegazione, mi ha detto che non sono ancora riusciti a disegnare una sagoma appropriata. Mah: e gli inglesi, gli svizzeri, allora? C'è chi dice che i comunisti andranno al governo: cosa ne pensi? No, io non ci credo. « Come riempio le ore, che cosa faccio? Leggo un po', no, quelli nello scaffale fanno soltanto da tappezzeria, guardo la televisione, soffro purtroppo d'insonnia. Ma ho fatto le analisi, e i medici mi hanno trovato in ordine. E poi, che farci? Quel nostro amico ha la gamba quasi paralizzata, è andato all'estero da dei famosi specialisti, per un consulto. Lo hanno guardato stupiti, scuotendo la testa. Lui pensava che avessero la ricetta per guarirlo, invece si meravigliavano che non fosse rimasta colpita anche l'altra. Che senso ha la vita? Non lo so, ho compiuto i settantasette, e un poco mi dispiace, sì, un poco mi dispiace dovere morire ». Enzo Biagi

Luoghi citati: Gibellina, New York, Veneto