I Comuni e il sindacato nel Consiglio scolastico

I Comuni e il sindacato nel Consiglio scolastico Come sarà organizzata la scuola I Comuni e il sindacato nel Consiglio scolastico II territorio nazionale sarà diviso in distretti che dovranno comprendere tutti i tipi di insegnamento (Nostro servizio particolare) Roma, 17 gennaio. Con i decreti delegati che attuano lo stato giuridico e che dovranno essere varati entro maggio nasce il distretto scolastico. Che cosa sono i distretti? Il territorio di ogni regione sarà suddiviso in tante zone che abbracciano una popolazione non superiore a 120 mila abitanti; ogni zona avrà tutti i tipi di scuola (dalla materna agli istituti superiori) per dare a tutti i giovani la possibilità di ampia scelta. La delimitazione dell'area del distretto tiene conto delle caratteristiche sociali, economiche e culturali, nonché delle infrastrutture esistenti nella zona; quindi ci devono essere biblioteche, impianti sportivi, mense, aree di gioco, ambulatori medici. Politici ed esperti sostengono che i distretti cambieranno il volto della scuola italiana, se godranno della necessaria autonomia e se verrà regolata democraticamente la loro vita. «Il distretto scolastico, dice l'articolo 1 del decreto delegato, realizza la partecipazione democratica della comunità locale alla vita e alla gestione della scuola, delle attività integrative scolastiche, delle istituzioni di educazione permanente e di istruzione ricorrente funzionanti nel suo territorio; esso contribuisce al processo di democratizzazione di tutte le istituzioni educative favorendo, fra l'altro, la collaborazione nelle attività di ogni centro scolastico di allievi e utenti provenienti da famiglie ed ambienti di diverso livello socio-economico e culturale. Al distretto scolastico sono altresì affidati compiti di promozione, di intervento e di coordinamento, oltre che di consulenza e di proposta, in materia di programmazione di assistenza scolastica, di sperimentazione e di aggiornamento del personale della scuola». Gli organi del distretto sono: il Consiglio scolastico distrettuale, il presidente e il direttore dei servizi di segreteria. Nei distretti con popolazione non superiore a cinquantamila abitanti il consiglio è così composto: due rappresentanti elettivi dei presidi e quattro dei docenti in servizio nelle scuole statali; un rappresentante dei presidi e uno dei docenti delle scuole legalmente riconosciute e parificate; tre membri designati dai sindacati più rappresentativi; due esperti di problemi educativi designati dall'università più vicina; un rappresentante della Camera provinciale del commercio, industria, artigianato e agricoltura; un rappresentante del Consiglio comunale di ogni Comune che fa parte del distretto. Nei distretti con più di 50 mila abitanti i primi quattro rappresentanti saranno elevati di una unità. I membri elettivi (i primi tre) saranno eletti con votazione a scrutinio segreto. Il Consiglio del distretto ha questi compiti: formula i piani per l'eventuale ridistribuzione e per lo sviluppo delle scuole; cura il coordinamento dei servizi scolastici, culturali e sportivi; coordina le attività e i servizi di assistenza, di orientamento scolastico e professionale, di assistenza medico-psico-pedagogica; promuove la sperimentazione didattica; organizza e coordina, nel quadro della realizzazione del diritto allo studio, le attività e i servizi di educazione permanente, con particolare riguardo alle attività culturali destinate agli adulti. Le deliberazioni e, in genete, tutti gli atti del consiglio devono essere pubblicati nell'albo del distretto restando affissi per almeno 25 giorni. Felice Froio Il presidente Rumor invitato in Polonia Roma, 17 gennaio. Il presidente del Consiglio, Rumor, ha ricevuto questo pomeriggio a Palazzo Chigi il ministro del Commercio con l'estero della Repubblica popolare di Polonia, Tadeuz Olechowski, in visita ufficiale in Italia. Nel corso dell'incontro, svoltosi in un'atmosfera di viva cordialità, il ministro ha recato a Rumor l'invito del presidente del Consiglio polacco a compiere una visita ufficiale in Polonia. Rumor ha accettato l'invito, riservandosi di concordare la data della visita in un secondo tempo, tramite i normali canali diplomatici. Al colloquio erano presenti l'ambasciatore di Polonia a Roma, Sidor, e il consigliere diplomatico del presidente del Consiglio, ministro Petri- Bnani- (Ag. Italia)

Persone citate: Felice Froio, Olechowski, Rumor

Luoghi citati: Italia, Polonia, Roma