Schiacciati dalle prove gli arrestati per il sequestro del giovane Getty
Schiacciati dalle prove gli arrestati per il sequestro del giovane Getty Si sta avviando verso la conclusione il "giallo,, di Roma Schiacciati dalle prove gli arrestati per il sequestro del giovane Getty Uno dei presunti rapitori aveva in casa alcune banconote servite per il riscatto - E' Giuseppe Lamanna militante del msi; fu segretario di una sezione del quartiere Primavalle - Le indagini estese ai movimenti di estrema destra (Nostro servizio particolare) Roma, 17 gennaio. Sessanta banconote tra quelle sequestrate a casa di Giuseppe Lamanna, arrestato ieri insieme con i presunti rapitori di Paul Getty III, ma per il reato di spaccio di stupefacenti, sono risultate quelle del riscatto che l'emissario di Getty I, Chesa, portò ai banditi in attesa sull'autostrada allo svincolo di lagonegro. Questa la sensazionale scoperta che conferma tutte le ipotesi della polizia romana e l'identificazione della banda. Si tratta di biglietti da 50 mila lire. Al centro meccanografico elettronico di Castro Pretorio gli esperti stanno esaminando le banconote trovate a Roma, in casa di Lamanna: 26 biglietti da 100 mila; 160 da 50 mila e 700 da diecimila. Erano stati nascosti in pacchetti da un milione l'uno parte in uno scantinato e parte nella casa dove abitava Lamanna. Anche le somme sequestrate in Calabria saranno portate a Roma. E' stato smentito che le banconote del riscatto fossero state trattate dal signor Chesa con una speciale vernice, rilevabile con i raggi infrarossi. La somma, che fu messa a disposizione dalla Banca Commerciale Italiana fu soltanto microfilmata. E' stata raggiunta la prova decisiva che i magistrati e l'ufficio della « Mobile » romana aspettavano fiduciosi. La banda mafiosa è quella giusta. Esiste un collegamento tra il gruppo arrestato per il rapimento e quello assicurato alla giustizia per droga. Lamanna aveva a casa i soldi del riscatto versato ai rapitori di Paul quindi è implicato. Antonio Femia, arrestato ad Alessandria, è stato portato a Roma per nuove contestazioni. Sono previsti altri mandati di cattura che scatteranno domani. Tutte le questure interessate all'operazione si tengono in contatto tra loro. Domani tutti gli arrestati a Roma partiranno per Lagonero; quelli presi per la droga dovranno rispondere di responsabilità nel sequestro di Paul Getty III. E' la stretta finale. Ma le indagini continueranno a lungo per chiudere definitivamente tutta la vicenda. Bisognerà stabilire se parte degli implicati sono i componenti di una grossa gang internazionale di spacciatori di droga e se i soldi chiesti per liberare Getty sarebbero ser¬ viti per finanziare un colossale traffico. Si fanno già le ipotesi di contatti mafiosi tra personaggi noti e meno noti degli ambienti siciliani, marsgliesi e americani. Per ricapitolare, ieri a Roma era stato arrestato Domenico Barbino (per il rapimento), Giuseppe Lamanna (per droga), Sante Barbino, fratello di Domenico, e Giovanni Tuccio (per possesso di armi da guerra). Gli ordini di cattura, per questi fatti distinti ■furono fatti scattare contemporaneamente perché si sospettava un collegamento tra ste persone, legate fra loro anche per motivi di parentela. Per tutta la giornata sono proseguiti gli esami delle banconote. E' un lavoro che deve essere scrupolosamente controllato anche perché i microfilm presentano in alcuni casi delle difficoltà di lettura dei numeri. Finora sono stati esaminati solo biglietti da cinquantamila lire. Si può dire che esiste la certezza che tutto il bottino sequestrato a casa Lamanna sia quello versato per il riscatto. Un funzionario della questura di Roma è partito per l'Austria per incontrarsi con il giovane erede del re del petrolio. Sarebbe intenzione della magistratura di effettuare un confronto tra Paul Getty e gli arrestati. Dall'Austria la madre di Paul ha fatto sapere che il ragazzo è pronto a tornare in Italia. Il ragazzo che partì da Roma pochi giorni dopo il suo rilascio, sta soggiornando a Igls, presso Innsbruck, in una casa presa in affitto insieme alla madre e alla sorellina. Questa sera si sono appresi nuovi particolari sulla figura di Giuseppe Lamanna, abitante a Primavalle, nella cui casa sono stati trovati i sol¬ di che risultano parte del riscatto pagato. Esiste un voluminoso fascicolo all'ufficio politico della questura intestato a questo nome. Lamanna è un militante del msi e fu segretario prima di una sezione giovanile missina a Torrevecchia (quartiere Primavalle) e poi di una sezione della « Giovane Italia » della stessa zona. Questo prima che i gruppi giovanili di estrema destra confluissero nel « Fronte della gioventù ». Erano noti ella questura i suoi contatti con pregiudicati ed esponenti della mafia calabrese, f. c.
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