Otto Comuni con l'acqua alla gola per i "tagli" fatti ai loro bilanci

Otto Comuni con l'acqua alla gola per i "tagli" fatti ai loro bilanci Otto Comuni con l'acqua alla gola per i "tagli" fatti ai loro bilanci Sono: Collegno, Grugliasco, Ivrea, Nichelino, Pinerolo, Rivoli, Venaria, Settimo Il sindaco di Rivoli: "La commissione romana ci impedisce di amministrare" Cappio al collo della Commissione centrale per la finanza locale a otto Comuni torinesi. I loro bilanci del '73 (in disavanzo) sono stati « tagliati » d'autorità, malgrado l'approvazione del Comitato regionale decentrato di controllo. Sono: Collegno, Grugliasco, Ivrea, Nichelino, Pinerolo, Rivoli, Venaria, Settimo, che in questi ultimi anni hanno do. vuto affrontare un esplosivo aumento demografico. La protesta è stata unanime e immediata. La Lega per le autonomie e 1 poteri locali definisce il provvedimento « un incosciente attacco alle autonomie locali ». Lunedi ci sarà un incontro con il sindaco di Torino e i parlamentari piemontesi. Sono previsti ricorsi alla Corte Costituzionale, al tribunale amministrativo regionale, verranno investiti del problema anche la Provincia, la Regione, sindacalisti. Ieri la giunta comunale di Rivoli ha illustrato la « grave situa, zlone ». Il bilancio è stato approvato dal Consiglio 11 9 marzo '73, poi a seguito di alcune correzioni apportate dal Coreco, reso pubblico il 28 giugno. Re¬ gistra un disavanzo di 721 milioni 426 mila lire. La Commissione centrale per la finanza locale ha ridotto il passivo a 304 milioni con un u tàglio » quindi di 417 milioni. Afferma il sindaco prof. Donatilo: << Non possiamo amministrare il Comune, mentre la domanda di servizi sociali da parte del cittadini si fa sempre più pressante. La riduzione colpisce proprio il settore dove lo Stato è stato più carente. I Comuni hanno dovuto sostituirgli con inter. venti di carattere sociale. Il "taglio" al bilancio ci fa supporre che a livello centrale ci sia la volontà di colpire determinate amministrazioni ». La stessa ipotesi è stata avanzata dal prof. Chiesa del sindacato scuola: « Il problema è politico perché si mettono in crisi Comuni amministrati in prevalenza dalle sinistre ». Il dott. Passoni ha insistito: « Come far ri. mangiare a Roma questa decisione? E' in discussione una scelta di politica economica. Introdurre questo tipo di austerità vuol dire bloccare iniziative di carattere sociale che si vorrebbe in¬ vece cercare di incentivare ». L'assessore al bilancio, La Ganga, ha dichiarato: « E' tempo che si chiarisca se i Comuni sono ancora servi di due padroni: la Regione e la Commissione centrale per la finanza locale ». I tagli riguardano spese per l'Istruzione, la refezione, il trasporto, le colonie climatiche, il salario al personale. « Clamoroso l'esempio — dice il sindaco — dell'asilo nido e della farmacìa comunale. Sono state accettate le spese di gestione, non quelle per il personale. Come dire: asilo e farmacia vanno bene, ma bisogna chiuderli ». II prof. Donadio e La Ganga sono preoccupati: « Dopo il parere favorevole del Coreco, di quei 417 milioni ne abbiamo già spesi oltre 300. Gli Istituti di credito hanno avuto fiducia nelle deltberazioni. Come faremo ad affrontare i successivi bilanci? A chi crederanno gli Istituti dì credito? E' ammissibile che la decisione del "taglio" sia presa il 20 dicembre, a fine gestione, quando l'IO per cento delle spese iscritte a bilancio sono già state sostenute? ».

Persone citate: Donadio, La Ganga, Passoni