La Stampa - Consultazione Archivio

La sterlina perde terreno La sterlina perde terreno Economia inglese in gravi difficoltà (Nostro servizio particolare) Londra, 16 gennaio. Se il premier Heath si rivolgerà direttamente alla nazione invitandola a rinnovargli, attraverso elezioni generali, il mandato ricevuto nel giugno del 1970, la battaglia elettorale sarà sicuramente basata su temi essenzialmente economici. E' il pessimo stato dell'economia a consigliare il ricorso ad elezioni anticipate. Il tasso di sviluppo del prodotto nazionale lordo, che ancora alcuni mesi addietro sembrava destinato a crescere ad un saggio annuo superiore al 4 per cento in termini reali (contro una media del 2-3 per cento ottenuta durante gli Anni 60), mostra di segnare il passo. Persino la produzione ha poche possibilità di realizzare guadagni dopo il drastico taglio nella settimana lavorativa — ridotta a sole tre giornate dal 31 dicembre — adottato dal governo. Un sondaggio del «Business Decision Ltd» — un gruppo specializzato in indagini statistiche — condotto su un «campione» di 122 società manifatturiere inglesi, scozzesi e gallesi, fornisce un quadro congiunturale demoralizzante. Due terzi delle aziende interpellate hanno dichiarato di temere forti decurtazioni negli utili, quando non avanzano, addirittura, timori di fallimento. L'atmosfera è ancora peggiorata alla notizia delle prospettive a medio termine avanzate dal governatore della Banca d'Inghilterra, Gordon Richardson. Intervenen do ad un dibattito del Finaldal Times su problemi bancari a livello mondiale, ha invi-j tato i responsabili della politica economica britannica a imporre una «decisa riduzione» nei consumi. Una contrazione nei consu¬ mi privati è una possibilità che difficilmente i lavoratori potranno accettare. In realtà l'attuale presa di posizione dei sindacati è rivolta proprio a scongiurare una svolta in questo senso. Nessuna meravoglia, pertanto, che la situazione si presenti preoccupante. Stamane la valuta britannica ha subito nuove flessioni. Pare che in aiuto della sterlina siano intervenute diverse banche tedesche e svizzere, g. s.