NELLE GALLERIE TORINESI di Augusto Minucci

NELLE GALLERIE TORINESI NELLE GALLERIE TORINESI I paesaggi romantici del creatore di lettere I dipinti di Aldo Novarese, uno fra gli otto ideatori di caratteri di stampa nel mondo - Marine di Bargetto - Scenografie della natura di Ezio Ferro Chi scorre i titoli di un giornale o di una rivista, non pensa che vocali e consonanti, le quali nel loro limpido, armonioso susseguirsi formano le parole, sono state studiate una per una da un artista, che le ha realizzate con mesi di lavoro. Pochi sono coloro che sanno apprezzare l'eleganza di un - corsivo », la nobiltà di un •< bodoniano », la severa compostezza di un « bastone ». E ancora meno, quelli che conoscono le difficoltà di creare un nuovo « tipo »: di armonizzare una « esse » con una « g », le maiuscole con le minuscole, le ascendenti con le discendenti. I creatori di caratteri da stampa sono appena otto in tutto il mondo e, fra questi, uno dei più famosi è il torinese Aldo Novarese direttore artistico della Nebiolo. Novarese, nella sua ormai ultraventennale attività, ha creato decine e decine di « tipi », ottenuto riconoscimenti nazionali e internazionali e scritto libri come « Aifa-Beta » che sono considerati un altissimo contributo allo studio dei caratteri da stampa. E' però rimasto un artista timido, restio a presentare al pubblico le sue opere, specie quelle pittoriche, che realizza per ritrovare se stesso quando le «A» e le «B» si rifiutano di prendere corpo sul foglio bianco. Rappresenta perciò una eccezione la mostra che ha allestito a • Il cortilaccio » (Via Monte di Pietà, 20) dove, unitamente all'opera grafica, ha esposto anche una nutrita serie di dipinti. Sono In gran parte paesaggi con le trame degli alberi spogli che si stagliano nitide contro il cielo, a sottolineare ora un momento drammatico, ora lirico. Una realtà, soffusa di romanticismo, dove la fantasia si fonde con l'elemento reale in un difficile quanto sensibile equilibrio su cui signoreggia la rara eleganza del segno. ★ ★ Un moto avvolgente, calcolato con pazienza, ma libero da uno scl.ema prefisso, si nota nei dipinti che il torinese Pietro Bargetto espone alla galleria • Dei Mille » nella via omonima al n. 22. Sono paesaggi di montagna, marine, vedute di paese che sembrano svilupparsi all'interno di una sfera come se fossero evocati attraverso il magico globo della fantasia. Immagini di un vago sapore liberty, scandite da colori compatti e definite da nitidi contorni quasi fossero progetti per vetrate. In questo schematismo, che non manca certo di eleganza, si nota, a volte, la fatica della ricerca e una certa indulgenza nei facili accordi tonali. Tuttavia Bargetto riesce spesso ad andare oltre II decorativo per restituirci delle immagini che come « Fine estate » e ■ Alta Langa » (un pugno di case, una corona di alberi e i prati attorno chiusi nell'anfiteatro delle colline) hanno un sentore di favola. Dopo avere dipinto per molti anni esclusivamente per se stesso, il torinese Ezio Ferro ha deciso di presentare le sue opere in una personale alla « Conchiglia » (Via Garibaldi, 35). Uomo di teatro (è stato per molti anni regista del gruppo « I Diogeni ») e amante del vero, non poteva rimanere insensibile al fascino delle grandi scenografie della natura: le onde che si schiantano sulla scogliera, Il sole che si sfrangia in un pulviscolo di luce fra gli alti fusti della foresta, la distesa della palude che si perde sul filo dell'orizzonte. Spettacolo che ha saputo spesso avvolgere in una atmosfera di solenne silenzio riuscendo ad andare oltre la rappresentazione per coglierne l'intimo messaggio. Ciò appare con più evidenza in una delle ultime opere, dove su un prato scosceso, realizzato con una materia drammatica, si stagliano tre girasoli che non sono più tre fiori, ma tre personaggi in balia di un destino disperato. Fra le altre mostre segnaliamo alla « Cassiopea » (Via Cavour 8) la collettiva dei soci dove espongono fra gli altri Pietro Boyer, Clotilde Ceriana Mayneri, Elsa De Agostini, Maria Prelle, Pina Martellini, Fausta Rivera e Mimi Schieroni, e la personale di Franco Bruno alla - King's » in via Maria Vittoria, 35. Augusto Minucci