Ieri assemblee nei maggiori stabilimenti

Ieri assemblee nei maggiori stabilimenti Ieri assemblee nei maggiori stabilimenti Fiat: si preparano scioperi Ai lavoratori hanno parlato Benvenuto, Camiti e Trentin - I tre segretari dei metalmeccanici hanno prospettato la possibilità di uno sciopero generale contro l'atteggiamento del governo Migliaia di lavoratori hanno partecipato alle assemblee che i dirigenti di Cgil, Cisl, TJil hanno tenuto ieri nei principali stabilimenti torinesi della Fiat, dopo l'interruzione delle trattative, avvenuta l'altra sera per iniziativa dei sindacati. Le riunioni di fabbrica proseguiranno oggi e domani. L'azione « a tappeto » è considerata preparatoria dell'assemblea nazionale dei delegati Fiat, che si svolgerà a Torino martedì prossimo, con l'intervento di migliaia di sindacalisti di base. L'assemblea di martedì dovrebbe stabilire le forme di lotta per la Fiat e definire i collegamenti con le vertenze aperte negli altri gruppi privati e pubblici, dalla Olivetti alla Zanussi, dall'Alfa Romeo all'ltalsider. Alla Carrozzeria di Mirafiori, nel pomeriggio, dopo la relazione del segretario coordinatore della Cgil, Zavagnin, terminata alle 16,30, gruppi di operai non hanno ripreso il lavoro attuando uno sciopero improvviso. Circa 450 manifestanti, suddivisi in due cortei, hanno percorso le linee di montaggio delle « 126 », « 127», « 124 » e « 132 », per cui la direzione aziendale, nel tardo pomeriggio, ha mandato a casa 4 mila operai che erano rimasti senza lavoro. Nelle assemblee di ieri hanno parlato i tre segretari generali (Benvenuto della Uil, Trentin della Cgil e Camiti della Cisl), i tre segretari nazionali che da settimane partecipano alle trattative (Mattina della Uil, Pastorino della Cgil e Tridente della Cisl), i coordinatori nazionali (Zavagnin della Cgil, Zilli della Cisl e Laveto della Uil) oltre a parecchi dirigenti provinciali dei metalmeccanici. Giorgio Benvenuto, alle Ferriere, ha affermato che « la trattativa è stata interrotta perché la Fiat ha continuato a ripetere le cose che aveva detto un mese fa, riducendo addirittura alcune delle proposte iniziali ». Riferendosi al « fumo ed alle polveri » che rendevano pesante l'atmosfera del reparto dove parlava, il segretario della Uil ha detto: « Ciò spiega perché puntiamo molto sulla nuova organizzazione del lavoro ». E' stato fortemente polemico verso il governo: « La Fiat — ha detto — strumentalizza la crisi, puntando sull'inerzia del governo. Ci vuole una mobilitazione allargata della classe lavoratrice. Sempre al mattino, Pierre Camiti ha parlato in uno dei grandi refettori di Rivalta. Dopo aver ricordato che la trattativa è stata interrotta «perché era diventata una pura accademia », e perché «è stata decisa, con intenti terroristici, la riduzione dell'orario di lavoro alla Lancia », il segretario dei metalmeccanici della Cisl ha proseguito: «La crisi petrolifcia non è stata inventata dai padroni. Però si può uscire in modo diverso da quello voluto dai padroni. La predica dei sacrifici che dovrebbe sostenere la classe operaia è una predica insensata. Ridurre la domanda globale significa ridurre il tenore di vita e la capacità d'acquisto. E' una linea sbagliata, che non accettiamo perché cumulerebbe all'inflazione una grave crisi recessiva che relegherebbe il nostro apparato industriale ai margini ». Anche Camiti ha proposto « un forte, unitario movimento di massa, con la ripresa della lotta generale ». Ha concluso: « Sulle basi proposte dalla Fiat non concluderemo mai l'accordo ». Bruno Trentin ha parlato alla Spa di Stura. Egli ha dichiarato che « proseguire 11 negoziato diventava una presa in giro, con la conseguenza di seminare l'illusione che fosse possibile arrivare, in breve, a un accordo quando le posizioni dell'azienda rimanevano inaccettabili ». Parlando dei rapporti con il governo, ha detto: « Se negli Incontri delle prossime settimane non dovessimo avere risultati credo che dovremo promuovere una risposta generale di tutte le categorie, uno sciopero generale, per imporre 11 controllo dei prezzi che rivendichiamo ». Per la vertenza Fiat ha aggiunto: « Allo stesso modo eravamo coscienti che alla Fiat, in assenza di risposte concrete, sarebbe stato necessario promuovere azioni collegate alle altre vertenze ». Sulla rottura delle trattative, il Sida (Sindacato italiano dell'auto) ha preso posizione con una dichiarazione del segretario Clementi, a giudizio del quale «le parti sembrano alla ricerca di una "stagione degli scioperi" che la vertenza non ha ancora conosciuto, ambedue nella speranza di dimostrare la propria forza». «Il Sida — conclude il testo — ha insistito fin dall'inizio su un incontro a tre con il governo. La situazione della vertenza e le riduzioni di lavoro confermano che questa è la via di uscita, se la si imbocca prima di aver fatto danni». A loro volta « i membri di commissione interna e attivisti sindacali della Fiat ade¬ renti al Movimento Cristiano Lavoratori » hanno chiesto che « prima della messa in atto di giornate di sciopero venga espletato, da parte delle confederazioni e dello stesso ministero del Lavoro, un preciso e responsabile tentativo di mediazione della vertenza stessa». Sull'interruzione delle trattative, la Direzione Informazioni Fiat ha emesso una nota nella quale si ricorda che « fin dal primo giorno di trattative la delegazione della azienda ha risposto alle ri chieste contenute nella piattaforma sindacale accettando, in primo luogo, il principio della globalità delle discussioni e proponendo una serie di iniziative di carattere industriale, nonché miglioramenti salariali per il recupero della perdita di potere d'acquisto delle retribuzioni ». La nota prosegue sintetizzando le proposte riguardanti gli investimenti nel Mezzogiorno e l'organizzazione del lavoro e così conclude: « Nel quadro della globalità, la Fiat è disposta ad assumere questi impegni, che già vanno al di là delle reali, obiettive possibilità, convinta che un corretto rapporto con le forze sindacali consentirà di ritrovare condizioni di equilibrio nel conto economico. Con questo spirito, la Fiat auspica che possa essere ripreso al più presto il dialogo con la Firn in sede sindacale ». Sergio Devecchi

Persone citate: Bruno Trentin, Giorgio Benvenuto, Pastorino, Sergio Devecchi, Trentin, Tridente, Zavagnin, Zilli

Luoghi citati: Ferriere, Rivalta, Torino