Lo sci in vetta, sale la Ferrari

Lo sci in vetta, sale la Ferrari Weekend italiano nelle grandi gare dello sport internazionale Lo sci in vetta, sale la Ferrari Ad Avoriaz gli azzurri si sono ripetuti con risultati eccezionali Pierino Gros è il nuovo superman? - La crescita fantastica di Erwin Stricker che diventa un serio candidato alla vittoria in Coppa del Mondo - Le ambizioni frustrate di Franz Klammer Lo sci Italiano continua a recitare la sua parte di mattatore proseguendo a ritmo crescente nella progressione costante Iniziata in Val d'Isère, verso il traguardo dei mondiali di St. Moritz. Ogni tappa aggiunge qualcosa in più al bilancio già totalmente positivo della squadra azzurra e rimane ben poco per completare il quadro di St. Moritz, col rischio anzi di andar fuori dalla cornice, ed avere più uomini che posti in squadra. Jean Vuarnet, che della splendida Avoriaz è stato l'ideatore e rimane tuttora l'animatore, ha concluso le dure giornate condotte nella duplice veste di organizzatore e dirigente di squadra davanti a bottiglie magnum di champagne e a stuzzicanti « moules aux amandes >. Si è parlato di sci per tutto II tempo, quasi un vaccino per disintossicarsi, argomento principe la squadra Italiana, alla quale Vuarnet rimane legato. « Quando sono arrivato in Italia, guardavo ai risultati dei francesi e mi consolavo un poco. Adesso che guido la nostra federazione, guardo agli azzurri e mi consolo. DI più però perché sento che c'è ancora qualcosa di mio -. La diagnosi è esatta e di Vuarnet rimane molto, se non altro rimane Cotelli, l'uomo giusto scelto per ricoprite prima il ruolo di vice, e poi gradualmente quello di numero uno. Sono cresciuti I campioni e forse si è già avviato un certo awicendamento. Proprio domenica, a sera Inoltrata, parlando di uomini è affiorato li tema più difficile: chi è più forte tra Gustavo Thoeni e Pierino Gros? E' da qualche settimana, forse addirittura da dicembre, che si ha l'impressione di aver trovato in Gros l'uomo imbattibile. Plano piano Gustavo Thoeni è andato in forma e anche se forse non è ancora giunto all'apice, chiaramente è adesso in condizioni nettamente migliori rispetto ai corrispondenti periodi degli anni passati. Eppure Pierino continua a vincere, anzi più che vincere semplicemente, stronca ogni awersario, facendo registrare regolarmente II tempo migliore in ogni manche, non lasciandosi avvicinare da nessuno e infliggendo alla fine distacchi che ci riportano indietro nella storia dello sci che è ora regolato dai centesimi di secondo. Dopo la gara di Avoriaz si ha netta la sensazione che il Gros attuale sia più forte del miglior Thoeni, una sensazione non la certezza, soprattutto perché Gustavo sollecitato come non mai potrebbe trovare il modo di superare se stesso. il problema è ora far capire che se per caso la sensazione divenisse realtà verificata non sarebbe certo l'Indice di una crisi da parte di Gustavo. Gros è II Merckx della situazione e Thoeni potrebbe essere II Gimondi di turno, più bravo e più forte di tutti gli altri, ma irrimediabilmente chiuso dal mostro che lo precede. C'è poi un terzo • winner > nella squadra azzurra, l'uomo più bislacco divenuto all'improvviso un regolarista. Stricker è un cavallo sicuro e non più II • cavallo pazzo • che si segnalava soltanto per le sue estrosità, ed ha sui compagni il vantaggio di una certa mancanza di specializzazione che ne fa uno specialista in ogni settore. Ora Gustavo lo sente molto vicino, e chissà che continuando nel suo progresso con¬ tinuo Stricker non finisca per salire fino alle spalle di Gros, e là dove Pierino non c'è per sua scelta, in discesa libera, tentare la scalata verso Collombin. Altro mattone alla costruzione azzurra, posato ad Avoriaz nel settore della discesa. Persi i tre migliori per strada, anzi per uno sbaglio di strada o di pista, c'è stata una difesa aggressiva da parte di Stricker e Anzi gli unici rimasti in gara della squadra A che ora si presenta in discesa con un numero ridotto di partecipanti. Tanto aggressiva da portare Stricker al quarto posto e Anzi al nono. Dando per assodato che Plank, Besson e Varallo siano più avanti in una graduatoria potenziale dei liberisti — e lo sono In quella statistica del ri- sultati ottenuti — si giunge alla conclusione che arrivando al traguardo con un rendimento medio I tre avrebbero potuto mettere assieme una delle più sostanziose affermazioni di squadra, logica In fondo, dal momento che si gareggiava su una pista stupenda, tecnicamente la migliore fra quelle prescelte per le gare di Coppa. Il mancato risultato di Plank e compagni ha fatto temere per ventiquattr'ore la sconfitta in Coppa. Klammer che è un ottimo liberista, ed un gigantista più che discreto, aveva a disposizione l'ultimo raddoppio per prendere un vantaggio forse incolmabile. Ventiquattr'ore e poi subito il sereno poiché Klammer si è messo da solo fuori gioco nella gara del giorno successivo. In ogni caso ci avrebbero pensato gli altri azzurri a tenerlo lontano visto che in nove su dieci partiti, erano finiti davanti a lui nella graduatoria della prima manche. Il raddoppio lo ha fatto invece Stricker e consistente, tanto che ora nel gioco dei pronostici la Coppa sembra una volta di più azzurra: 50% di Pierino, 30% di Stricker, 20% di Gustavo. Giorgio Viglino Ochoa vince a Sella Nevea Il campione olimpionico Ochoa ha vinto la sua prima gara dopo quasi due anni ieri a Sella Nevea. SI è imposto nello slalom di Coppa Europa davanti al connazionale Garda, allo svedese Stenmark e all'azzurro Carlo Demetz (miglior tempo nella 2' manche). "Mondiali" dei giornalisti Il giornalisti sciatori stanno disputando 1 loro campionati « mondiali » a Courchcvel. Lo slalom gigante femminile è stato vinto dall'italiana Cristiana di San Marzano del giornale « Annabella ». Nella prova maschile si è imposto il francese Philippe Rochat davanti al torinese Giorgio Destefanis di « Stampa Sera ».

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