Tennis in altura, americani k.o.

Tennis in altura, americani k.o. A Bogotà " exploit „ dei colombiani nella Davis Tennis in altura, americani k.o. A 2560 metri di altitudine gli americani si sono trovati in difficoltà contro i modesti Molina e Velasco - Troppe rinunce avevano comunque indebolito la formazione statunitense - Avvantaggiata anche l'Italia dopo la clamorosa eliminazione Usa La Colombia che ha sconfitto gli Stati Uniti nella semifinale della zona americana della Coppa Davis 1974 non è la Corea di calcistica memoria, anche se l'eliminazione del llnallstl di questo anno ha provocato un clamore quasi pari. Ivan Molina e Jairo Velasco, I due principali artefici del successo colombiano, non figurano ai primi posti delle graduatorie mondiali del 1973; l'annuario « World of tennis '73 » della BP li Ignora come altre pubblicazioni, ma non per questo sono degli sconosciuti In campo Internazionale. Entrambi ventlsettenni, sono due giocatori dalle caratteristiche differenti ma entrambi dotati di buoni numeri. Molina è il campione nazionale avendo battuto Velasco in cinque set nella finale del campionati colombiani; è un mancino che pratica un buon gioco di attacco e quest'anno al torneo dì Toronto è giunto alle semifinali prendendosi il lusso di eliminare l'americano Ashe e l'australiano Laver: agli internazionali di Roma ha battuto facilmente Borea nel primo turno prima dì essere eliminato da Parun: a Wimbledon due anni la era stato eliminato da Pletrangell in quattro set e quest'anno ha rischiato di far fuori Nastase, essendosi trovato In vantaggio per 4-2 ed un set pari prima di arrendersi. Jairo Velasco al contrarlo di Molina non è un globe-trotter della racchetta: è maestro di tennis in Spagna, ben retribuito, e la sua attività è di conseguenza limitata. Come gioco si basa sulla regolarità da fondo campo e nella passata stagione I suoi risultati sono stati quasi sempre negativi, come a Roma dove è stato eliminato al primo turno dall'australiano Case con un duplice 6-0. Contro due giocatori non Irresistibili ma di discreta levatura, gli Stati Uniti, che pur dovevano considerare /'handicap di giocare a 2650 metri di altitudine, hanno schierato una formazione di for. tuna, rinunciando al due slngo\ larlsti schierati nella finalissima con l'Australia, Stan Smith e Tom Gorman, a Jìmmy Connors (che nelle classifiche statunitensi è appaiato al primo posto con Smith), ad Arthur Ashe, a Marty Riessen ed a Cllff Richey. Ma negli Stati Uniti qualsiasi federazione sportiva non ha mal poteri coercitivi nel confronti del tesserati. Così all'appello di Dennls Ralston per la trasferta in Colombia ha risposto solo Eric Van Dillen Ira I titolari della squadra statunitense, più Harold Solomon e Charles Pasarell che è tornato in nazio¬ nale dopo quattro anni di assenza. Van Dillen da « spalla » di Smith nel doppio si è trovato nello scomodo ruolo del leader, costretto a giocare sia in singolare con Solomon che con Pasarell in doppio quando gli stessi giovanissimi Stockton e Gottfried avrebbero ollerto un rendimento superiore ed un maggiore affiatamento, anche se II doppio è stato l'unico punto degli statunitensi. I singolari si sono rivelati un autentico disastro per gli statunitensi, sempre in debito di ossigeno specie alla distanza, non essendo bastata una settimana di accllmatamento a quota 2650. In Italia una sconfitta del genere avrebbe provocato dimissioni a catena e polemiche a mai finire, negli Stati Uniti la notizia resterà Impressa al più nella mente degli sfortunati protagonisti così come avvenne nel 1965 quando gli americani — che pur schieravano la loro migliore formazione del momento — furono sconfitti e Riessen, che faceva parte della squadra In un suo libro sul tennis dedicò un capitolo alla eliminazione, Intitolato » Il disasto ecuadoriano ». Nel prossimo turno, la Colombia affronterà il Sud Africa, che dopo aver battuto per 5-0 Brasile ed Ecuado ha superato i due impegni successivi per II forfait di Argentina e Cile. La finale della zona americana Interesserà particolarmente la zona europea A, dove figura l'Italia che in semifinale dovrebbe affrontare In trasferta la vincente di Svezia-Olanda (Borg o Okker?) ed In caso di vittoria la Romania di Nastase o la Nuova Zelanda (questa volta l'Incontro sì giocherà In ogni caso In Italia). E 'pertanto facile pronosticare che una volta eliminati gli Stati Uniti, la vincente della zona europea A avrà buone chances di superare la semifinale Interzone e di qualificarsi per la finalissima con l'Australia che non dovrebbe avere dìHicoltà ad aggiudicarsi la zona asiatica e successivamente la semifinale contro la vincente della zona europea B ( Cecoslovacchia?). Per Panatta e Bertolucci, che sabato partono alla volta di Filadelfia per prendere parte al primo torneo del Wct (rispettivamente contro Pat Cramer e Paul Gerken nel primo turno), le possibilità azzurre in Davis dovrebbero ora essere uno stimolo In più, a prescindere dai premi di rendimento approvati Ieri dal consiglio direttivo della Federtennls. Rino Cacioppo