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L'indagine dell'Isco è "meno ottimista,, Per la crisi petrolifera L'indagine dell'Isco è "meno ottimista,, (Nostro servizio particolare} Roma, 14 gennaio. Fino al prossimo marzo 11 nostro apparato produttivo dovrebbe mantenersi sul livelli dello scorso novembre, presentando cioè una sostenuta domanda contrapposta ad un'attività più riflessiva. I prezzi di vendita Invece subiranno nuovi diffusi rincari. Queste le previsioni per l'immediato futuro contenute nell'Indagine Iseo (l'Istituto nazionale per lo studio della congiuntura) relativa al novembre 1973. Il rapporto Iseo sottolinea che, dopo l'ottimismo del mesi precedenti, In novembre il mondo imprenditoriale ha risentito del nuovi elementi di incertezza introdotti nel quadro economico dalla crisi petrolifera. Tutto questo si pub rilevare dall'esame del singoli fenomeni aziendali. In particolare, il livello degli ordini e della domanda è risultato nel mese In questione «alto» nel 34 per cento delle aziende, ;< normale » nel 51 per cento, « basso » nel 15 per cento, rispecchiando un andamento simile a quello di ottobre. Più sostenuta la domanda interna che ha presentato livelli « alti non normai » per '84 per cento delle aziende, con un saldo positivo di + 18. La domanda dall'estero invece è stata « alta » o normale » per il 70 per cento delle aziende e «bas:,a » per il rimanente 30 per cento, abbassando cosi 11 saldo a — 4, mentre in ottobre era stato di più otto. Le previsioni di aumento del prezzi di vendita, la cui area si era ridotta nell'agosto al 41 per cento delle aziende per risalile al 46 e al 53 per cento In settembre e In ottobre, sono pas¬ sate al 66 per cento, raggiungendo la stessa incidenza di maggio. Di conseguenza, le previsioni degli operatori circa l'evoluzione a breve dell'intero sistema economico hanno subito un diffuso appesantimento. Gli ottimisti, dal 24 per cento che erano in ottobre, sono scesl in novembre al 10 per cento, mentre 1 pessimisti sono passati dalli al 39 per cento; le attese di stabilità hanno Inciso per il 51 per cento. e. p.