Nullo II processo al prof. Beccari accusato di falsificare i "test,, sui nuovi medicinali

Nullo II processo al prof. Beccari accusato di falsificare i "test,, sui nuovi medicinali Tutta da rifare l'istruttoria perché non fu spedito l'avviso di reato Nullo II processo al prof. Beccari accusato di falsificare i "test,, sui nuovi medicinali In una lettera a una casa farmaceutica scrisse: "Ho dissimulato l'esito di un esame: spero che il ministero della Sanità non se ne accorga" - Il farmacologo, 69 anni, fama internazionale, deve rispondere anche di peculato per 98 milioni - L'Università s'è costituita parte civile Tutta da rifare l'Istruttoria a carico del prof. Emilio Beccar!, 69 anni, via Lumai-mora 78, il direttore dell'Istituto di Farmacologia e Terapia sperimentale della nostra Università, imputato di peculato per 98 milioni e di falso. II noto farmacologo è comparso ieri mattina davanti alla terza sezione del Tribunale (pres. Iannlbelli, giudici Macario e MItola, cane. Gasateli!), ma 1 suol difensori, avv. Zaccone e prof. Pisapia di Milano, sono riusciti a far « saltare » 11 processo sollevtndo un'eccezione che 11 Tribunale, ha accolto dopo 4 ore di camera di consiglio. Alla richiesta di rinvio del processo si sono opposti sia 11 pubblico ministero dott. Zagrebeslky, sia l'aw. Gabrl, che ha ricevuto dall'Università l'incarico di costituirsi parte civile. La nullità dell'istruttoria riguarda l'avviso di procedimento (oggi sostituito dalla comunicazione giudiziaria) che il p.m. tardò ad inviare all'indiziato prof. Beccari. L'aw. Zaccone ha sostenuto che 1 diritti della difesa e soprattutto quelli dell'imputato sono stati violati, perché la Procura compi degli atti istruttori senza prima aver dato gli opportuni avvisi alle parti. Il dott. Zagrebeslky, infatti, ordinò alla polizia tributaria di compiere una perquisizione e successivamente dispose dei sequestri, quando il prof. Beccari non aveva ancora ricevuto l'avviso di procedimento. « Ne consegue — ha concluso la difesa — la nullità assoluta di tutti gli atti, compreso l'ordine di comparizione, l'interrogatorio successivo, la richiesta di formalizzare l'istruttoria, l'ordinanza di rinvio a giudizio. Il processo deve essere rinviato a nuovo ruolo e gli atti trasmessi al pubblico ministero ». Secondo il rappresentante dell'accusa, il « ritardo » nell'inviare all'imputato l'avviso di procedimento, ebbe una sua logica motivazione. « Ho dovuto compiere degli atti pre-istruttori — ha detto in sostanza Zagrebesllky — prima di poter giungere all'individuazione dell'imputato. E cioè, richiedere al ministero della Sanità le relazioni farmacologiche, e ordinare sequestri in tutti gli istituti. A questo punto ho avuto le prove che alcune somme non erano state versate all'Università, ma dovevo ancora stabilire la "destinazione" dì questi soldi. Una volta accertato che il prof. Beccari aveva trattenuto per sé i soldi che spettavano all'Ateneo, la sua figura di imputato è stata individuata ». C'è un'altra ragione, non giuridica, ma umana, che indusse il p.m. a non inviare gli avvisi. « Quando ebbi una "rosa" di 60 nomi — ha detto Zagrebeslky — il mio ufficio pensò di trasmettere agli interessati altrettanti avvisi. Poi decise di ritardare il più possibile l'invio, allo scopo di evitare una inutile e poco piacevole pubblicità agli indiziati. Tanto è vero che, poco tempo dopo, le accuse contro la maggior parte di loro venivano archiviate». Il p.m. ha concluso che l'eccezione sollevata dalla difesa era puramente « formale » e che pertanto doveva essere respinta. Si è associato l'aw. Gabri il quale ha fatto però presente al Tribunale l'opportunità di esaminare a fondo la questione, per evitare che la nullità, superata con troppa disinvoltura in primo grado, bloccasse poi il processo in Appello o in Cassazione. I giudici, come si è detto, hanno rinviato il processo a nuovo ruolo e trasmesso gli atti al pubblico ministero perché ricominci daccapo l'istruttoria. Il prof. Emilio Beccari, farmacologo e perito di fama internazionale (famosi 1 suol interventi al processo per 11 « bitter » awelenato) doveva rispondere di essersi trattenuto, In epoche diverse, anziché versare nelle casse universitarie, le somme pagategli da case farmaceutiche per l'elaborazione di relazioni sperimentali farmacologiche e tossicologiche, necessarie per la registrazione di nuove specialità medicinali da parte del ministero della Sanità. Inoltre, era accusato di falso per aver redatto le relazioni dichiarando che gli esami erano stati eseguiti nell'istituto universitario da lui diretto, mentre in realtà, gran parte delle sperimentazioni «erano state compiute da altri o dalle stesse case farmaceutiche». Per fare ciò, 11 prof. Beccari « utilizzava, come frutto di sperimentazioni dichiarate proprie, dati sperimentali fornitigli da case farmaceutiche o ricavati da pubblicazioni ». Una terza accusa, sempre di falso, riguarda la sperimentazione di un farmaco di cui egli avrebbe fornito « ì dati relativi alla tossicità, in modo tale da nasconderne la gravità » e « attestando che il prodotto avrebbe potuto essere sopportato senza alcun inconveniente dalla specie umana ». In proposito c'è agli atti una lettera « scottante », indirizzata da Beccari al dirigente di una casa farmaceutica, in cui spiega che, compiuto un esame sulla « tossicità fetale » di un certo prodotto si è notata « una significativa inversione dei rapporti dei sessi ». « Ma per non richiamare l'attenzione dei funzionari amministrativi ministeriali — scrive il prof. Beccari — ho usato un test statistico che non lo mette in evidenza. Naturalmente di questo non bisogna parlarne con nessuno e speriamo che non se ne accorgano». Dichiarazioni di estrema gravità che hanno indotto, nell'estate scorsa, il giudice Pettenati a emettere mandato di cattura contro il farmacologo. Dopo 6 mesi di carcere, il prof. Beccari ha ottenuto, a metà dicembre, la libertà prowisoria. Eili Bi il è l l dl bi Emilio Beccari: il suo nome è legato al processo del «bitter»

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