Fangio elogia i piloti Ferrari

Fangio elogia i piloti Ferrari Regazzoni il più veloce Fangio elogia i piloti Ferrari Dopo le prove nella "Temporada" di Buenos Aires - Merzario (e la Iso) nei guai (Dal nostro corrispondente) Buenos Aires, 12 pennato. La Ferrari è scesa quest'anno in Sudamerlca per la • Temporada > con l'intenzione non soltanto di conquistare In Argentina e In Brasile dei preziosi punti per il campionato mondiale di formula uno, ma di vincere le corse di Buenos Aires e di Interlagos. Questa Intenzione diventa reale possibilità, alla vista delle prove di venerdì nell'autodromo della capitale Argentina, il miglior tempo (1'50"96 alla media di km 193.633) è stato ottenuto da Glanclaudlo Regazzoni, ma anche l'austriaco Niki Lauda ha dimostrato, con II suo quarto tempo, che il rendimento delle Ferrari è conforme alle aspettative, che sono di riscossa. VI è aria di molta soddisfazione nell'affiatato «clan» ferrarlsta, uno dei meglio organizzati. Lo stesso ex-campione del mondo Juan Manuel Fanglo, che in un angolo del suo cuore è ancora « ferrarlsta », si è congratulato con i piloti Regazzoni e Lauda, nonché con il capo-spedizione Montezemolo per le performances della Ferrari nella giornata iniziale. Fangio ha avuto particolari parole di elogio per Lauda, al quale pronistica un brillante futuro. Per quanto riguarda Regazzoni, non c'era bisogno di scoprirlo. Clay l'anno scorso — durante II suo Interregno alla Brm — era stato uno dei più ammirati animatori del G.P. d'Argentina, ottenendo il tempo più basso nelle prove e guidando la corsa nella prima parte del suo svolgimento, dopo una partenza bruciante. Questo potrebbe ripetersi domani a Buenos Aires, con la speranza che le macchine — questa volta del resto meglio collaudate — possano tenere sino in fondo. Anche il nuovo tracciato del circuito scelto per questa gara si adatta meglio al rendimento del¬ le Ferrari, i cui motori 12 cilindri possono qui svolgere tutta la loro potenza, favoriti dal maggior numero di rettilinei. I migliori tempi ufficiali delle prove di venerdì — forniti con grandissimo ritardo a causa del mancato funzionamento dei computerà — sono stati I seguenti: 1) Regazzoni (Ferrari 312 B) 1'50"96 alla media di km. 193.633; 2) Revson (Uop Shadow) 1 '51 "30: 3) Reuteman (Brabham Bt 44) 1'51"55; 4) Lauda (Ferrari 312 B) 1'51"82; 5) Ailwood (McLaren M-23) 1 "51 '86; 6) Flttlpaldi (Me Laren) 1'52"18; 7) Pace (Surtees Ts 16) 1'52"20: 8) Peterson (Lotus) 1'52"28; 9) Hulme (McLaren M23) 1'52"38: 10) Hunt (March 731) 1'52"70; 11) Scheckter (Tyrrell Ford) 1'52"87; 12) lekx (Lotus) 1'53"64. Seguono, nell'ordine, Beltoise (Brm P 160), Ganley (March 741), Surtees (Surtees Ts 16), Depailler (Tyrrell Ford), Watson (Brabham Bt-42), Pescarolo (Brm P-160), Robarts (Brabham Bt-44), Jarier (Shadow), Hill (Lola T-370), Mìgault (Brm P-160), Edwards (Lola T-370), Stuck (March 741) e Von Opel (Ensign N. 174). L'unico non classificato nella prima giornata di prove è stato l'Italiano Arturo Merzario, Il quale poco prima di scendere In pista, nella prima serie di prove, è andato dritto In una chicane — che precede la cosiddetta curva bio. La Iso Rivolta del comasco non è potuta scendere In pista no ha potuto scendere in pista nella seconda parte delle prove, durante le quali tutti I piloti hanno migliorato i tempi che avevano registrato nella prima parte. Molta contrarietà nel clan di Frank Williams, dove oggi si stava lavorando febbrilmente per mettere a punto nuovamente la macchina del pilota comasco, unico Italiano in questo G. P. d'Argentina. La Iso comunque sembra abbia difetti di tenuta. c. o.

Luoghi citati: Argentina, Brasile, Buenos Aires