Due doganieri svizzeri uccisi da banditi a raffiche di mitra

Due doganieri svizzeri uccisi da banditi a raffiche di mitra Sanguinosa irruzione in un ufficio sul confine austriaco Due doganieri svizzeri uccisi da banditi a raffiche di mitra Gravemente ferito un passante austriaco - Tre o quattro gli aggressori, forse gli stessi che il giorno prima avevano rapinato una banca locale - Qualcuno dice che sono italiani, pare che siano fuggiti in Germania 4 Esclusa l'ipotesi che si tratti di un caso di terrorismo politico (Dal nostro corrispondente) Berna, 5 gennaio. Una banda di malviventi si è resa colpevole, verso l'alba di oggi, di una feroce aggressione contro l'ufficio doganale di Oberriet, al confine svizzero-austriaco, causando con alcune raffiche di mitra, la morte di due guardie di finanza elvetiche, mentre un passante, colpito alla testa da una pallottola, è in fin di vita. Per il momento manca qualsiasi traccia degli autori del grave atto di banditismo, ma la polizia svizzera, che oltre a mobilitare centinaia di agenti ha sollecitato l'aiuto dell'Interpol, spera di catturare nelle prossime ore i delinquenti, che sono tre o quattro. Per non ostacolare l'andamento delle difficili ricerche, gli inquirenti si rifiutano di rivelare particolari sull'identità dei membri della banda. In circoli bene informati di Zurigo si afferma che i banditi sono di nazionalità italiana. Però la polizia si è astenuta dal confermare tali voci, che in ogni caso appaiono premature dal momento che nessun testimone ha assistito alla drammatica sparatoria al posto di frontiera di Oberriet. In un primo momento si era diffusa, probabilmente in seguito ad un malinteso, la voce che l'assalto contro l'ufficio doganale di Oberriet, che si trova nel territorio del Cantone di San Gallo, a poche decine di metri dal confine con l'Austria, fossero terroristi palestinesi, incaricati di introdurre un'ingente quantità di armi in Svizzera. E' stata immediatamente allarmata la polizia federale di Berna, ma in serata il capo della po1 lizia di San Gallo ha smentito categoricamente l'ipotesi di un crimine a sfondo politico. In base agli elementi affiorati nelle ultime ore, pare piuttosto che gli uccisori delle due guardie di finanza elvetiche siano gli stessi individui che nel tardo pomeriggio di ieri avevano compiuto una audace rapina nella cittadina di Buchs, pure nel Cantone di San Gallo, svaligiando la cassaforte della locale Banca di Risparmio. Il loro bottino ammonta a circa 200 mila franchi svizzeri. Mentre centinaia di agenti, con i cani poliziotti, continuano a dare una spietata caccia ai banditi concentrando le loro ricerche sulla regione del lago di Costanza, la squadra mobile di San Gallo ha cercato di ricostruire le fasi dell'aggressione contro il posto di frontiera di Oberriet. Un fitto mistero circonda tuttora il retroscena del tragico episodio: infatti nulla spiega i motivi della ferocia dei banditi, che invece nella rapina del giorno precedente si erano mostrati molto cauti, evitando di fare uso di armi da fuoco. Dopo avere attraversato a piedi una foresta, i gangsters si sono presentati verso le quattro del mattino al valico di Oberriet. penetrando senza indugi nell'ufficio dove era di turno il doganiere Jakob Zogg, di trentotto anni e padre di due bambini in tenera età. Per motivi che si ignora, uno dei banditi ha sparato una raffica di mitra contro lo Zogg, che è deceduto all'istante. Un altro doganiere, Niklaus Mueller, pure di 38 anni, è accorso nell'ufficio per soccorrere il suo collega, ma al termine di una violenta sparatoria è stato a sua volta freddato. A questo punto i malviventi si sono messi a rovistare negli armadi dell'ufficio di frontiera. Modestissimo il loro bottino. Un quarto d'ora più tardi essi hanno aperto il fuoco contro un giovane frontaliero austriaco che si apprestava ad attraversare il confine elvetico: colpito da tre proiettili, egli è in fin di vita. Non è possibile interrogarlo. Dopo essersi impossessati di una vettura appartenente alla dogana, i banditi sono fuggiti in direzione di San Gallo. Oggi pomeriggio la vettura rubata è stata ritrovata nel lago di Costanza, al largo della località di Thorn. Poche ore più tardi un'imbarcazione a motore è scomparsa dal porticciolo della stessa località: si teme che i banditi se ne siano impossessati per raggiungere la sponda tedesca del lago. Luigi Fascetti Oberriet. L'ufficio doganale dove sono stati uccisi i due agenti della Finanza (Tel. Upi)

Persone citate: Gallo, Jakob Zogg, Luigi Fascetti Oberriet, Niklaus Mueller, Thorn, Zogg

Luoghi citati: Austria, Berna, Germania, Svizzera, Zurigo