A passeggio

A passeggio Saper spendere A passeggio L'esperienza del tecnico ci guida nella scelta delle scarpe più adatte ad affrontare agevolmente lunghe camminate Nelle domeniche senz'auto si riscopre il piacere di cose dimenticate: compreso quello delle passeggiate In città. Quando la stagione sarà più favorevole (e la benzina sarà più cara e razionata) molti altri dovranno usare le gambe invece della macchina. « Ma è proprio In questa occasione — scrive Gianfranco Pittare! — che II problema dell'acquisto delle calzature deve essere risolto con maggior attenzione e che II parere del podologo e quindi la mia esperienza personale possono essere più utili ». Dal momento che tutto II peso del nostro corpo gravita sui ventlsei minuscoli elementi del delicato scheletro che compone il piede, è indispensabile che la calzatura sia perfetta e che le nostre estremità non ne siano strette come in una morsa. Possiamo evitare i dolori ai piedi Sostiene il tecnico: - Nello studio del modelli, I creatori di moda in materia di calzature non devono trascurare l'utilità Igienica e protettiva del piede, perché è Indiscutibile che molte malformazioni dolorose al piedi, alle gambe, al polpacci ed anche alla colonna vertebrale sono provocate non di rado da calzature Inadatte. ' Perciò, ricordando che la nostra deambulazione avviene, a differenza del tempi passati, In maggioranza in senso longitudinale e manca completamente in senso laterale (anche a causa dell'uniformità dell'asfalto sul quale camminiamo), ecco le tecniche fondamentali che si devono tener presentì al momento dell'acquisto di un palo di scarpe: l'estremità deve essere larga e alta In modo da lasciar lìbere le dita "a ventaglio": la calzatura deve essere allacciata, per evitare deviazioni o torsioni laterali; la volta plantare (dove il piede non poggia per terra), deve essere rigida ed un po' convessa per evitare la fatica dell'avampiede; I tacchi, infine, devono essere larghi e bassi per poter appoggiare bene il piede durante la marcia (per le donne — a parte ogni considerazione di moda — non dovrebbero superare I 4-5 centimetri di altezza) ». In questo modo secondo l'esperto sì evitano « danni alla colonna vertebrale ed alla regione lombare dovuti ad una innaturale posizione del corpo ». Non è un mistero per gli ortopedici che le famose « zeppe » » hanno provocato più incidenti alle caviglie ed ai piedi di qualsiasi altro tipo di scarpe ». Quel due-tre centimetri sotto la parte anteriore del piede privano il corpo del suo equilibrio, facilitano le storte e le cadute. Insieme con i tacchi a spillo, le • zeppe » sono state una vera calamità tra le tante bizzarrie che la moda, di volta In volta, cerca di far accettare dal pubblico femminile. ■ In quanto alla suola — afferma ancora il podologo — deve essere piuttosto spessa, non troppo flessìbile, per consentire al ìnuscoll del piede dì tonificarsi ». E per I bambini? « Attenti alle scarpe "pseudocorrettive " che si trovano In commercio; esse sacrificano il piede del bimbo In una morsa a causa di una caviglia eccessivamente rigida che non rafforza, ma atrofizza II tono muscolare ». Se riusciremo a tenere a mente questi consigli scegliendo un paio di scarpe nuove per noi o per i nostri figli, anche una spesa elevata sarà stata fatta bene. Resistenza e durata inferiori al costo? Scrive la signora Willy M. di Torino: « Per ammortizzare il costo di un paio di scarpe, occorrerebbe che durassero Intatte almeno due anni, dal momento che non riesco a spendere meno di 12-15 mila lire per me e circa 10 mila per mia figlia di otto anni. Eppure si sciupano rapidamente. Mi pare anzi che resistano meno alla pioggia e alle Intemperie rispetto alle calzature che acquistavamo qualche anno fa ». La resistenza e durata delle scarpe preoccupa anche la signora Anna Maria Mezzani di Verona: « ie mie bimbe le riducono sempre in condizioni disastrose, lo cerco di curarle nel migliore dei modi, ma il risultato è poco apprezzabile. MI è stato detto che se usassi gli appositi tendiscarpe, specialmente quando la pelle è bagnata di pioggia o umida di sudore Invece della solita vecchia carta di giornale, le scarpe non perderebbero la loro forma troppo in fretta. CIÒ si risolverebbe in un risparmio evitandomi l'acquisto di un palo di scarpe nuove ogni sei mesi. Ho cercato nei negozi I tendiscarpe adatti, ma mi è stato detto che per bambini non esistono. E' vero? Oppure voi avete uno di quegli indirizzi miracolosi che la vostra utilissima rubrica riesce sempre a trovare? VI auguro ancora tanto successo e lunga vita a "Saper spendere" ». ** Anzitutto, grazie. Non è questione di vanità, l'apprezzamento dei lettori è la migliore ricompensa per la nostra fatica. Speriamo di continuare ad accontentarli e che ci dimostrino sempre li oro Interesse con le lettere che piovono a centinaia ogni giorno (e chissà quante vanno perdute) sui nostri tavoli. Ed ecco la risposta sul problema ■ scarpe ». Che costino care non ci sono dubbi. • // pellame per calzature ha subito un rincaro nell'ultimo anno oscillante tra II 30 e il 40 per cento, senza contare che è aumentato anche II costo della lavorazione e della manodopera specializzata — spiegano gli esperti —. E' anche In crisi l'esportazione a causa della scarsa competitività del nostri prezzi sui mercati stranieri e le Industrie calzaturiere non si trovano in floride condizioni ». Cosi il consumatore, in lotta eterna con il borsellino, è costretto a pagare in media 15 mila lire per un paio di scarpe di buona qualità, per non parlare delle cifre-record raggiunte dalle calzature fatte a mano, tra le 25 e le 35 mila lire. Una follia. Invece della carta un utile tendiscarpe Come difenderci? Hanno ragione le lettrici: cercare di far durare al massimo le scarpe nuove curandone la pelle con lucidi di qualità senza trascurare quegli accorgimenti casalinghi che mantengono le calzature in forma. « Meglio Il tendiscarpe della comune carta di giornale spiegazzata — suggeriscono gli esperti — per conservare intatta la linea delle scarpe. Si evitano I bitorzoli o le slabbrature della pelle e si consente alla pelle bagnata di asciugare — lontano da fonti di calore — senza accartocciarsi ». La spesa necessaria è modesta, circa 600-1000 lire in media secondo il tipo. I modelli che noi abbiamo visto In un negozio torinese sono In plastica, dotati di molla. Se la signora non trova In commercio il tipo adatto per le scarpe delle sue bambine si rivolga direttamente ad una piccola ditta produttrice esistente in quel di Este (le invieremo privatamente l'Indirizzo) che è specializzata nella fabbricazione di forme per scarpe. Speriamo che possa essere accontentatti. Il risultato? Se la pelle non è troppo scadente, le scarpe dureranno senza dubbio di più. Piccola posta * Ancora una ricetta con le pere suggerita da Sorzio. La consigliamo come dessert raffinato alla signora Vittorina che ce ne ha fatto richiesta. Pere alla montanara: (dosi per sei persone) 250 gr di mascarpone, 250 gr di panna montata con 50 gr di zucchero al velo, un bicchierino di kirsch o rhum, sei pere di media dimensione, un litro di acqua e 250 gr di zucchero. Sbucciare le pere lasciando II picciuolo; dividerle a metà e con uno scavino asportarne II torsolo. Deporre le mezze pere in un tegame abbastanza largo e ricoprire con acqua, zucchero e il succo di un limone con qualche scorzetta a pezzi. Far cuocere adagio, in recipiente coperto. Toglierle dal fuoco al dente e lasciarle raffreddare nello sciroppo. Appena fredde, toglierle dal tegame e farle asciugare. Nel frattempo montare la panna ed amalgamarla al mascarpone, unendo anche II liquore. Sul piatto di servizio stendere uno strato di crema e dlsporvl le mezze pere ricoprendole con la crema rimasta. Lasciare In frigorifero per circa due ore. Simonetta

Persone citate: Anna Maria Mezzani, Willy M.

Luoghi citati: Este, Torino, Verona