Le ragazze a sorpresa di Giorgio Viglino

Le ragazze a sorpresa Ottimistiche prospettive per lo sci femminile Le ragazze a sorpresa Claudia Giordani e Cristina Arrigoni possono puntare ad una medaglia nei prossimi mondiali - Un anno fa la squadra azzurra era parata da quota zero (o sotto zero), ora è in grande progresso - Le giovanissime "crescono" in Coppa Europa Lo sci femminile italiano è la più bella sorpresa dell'anno. Nessuno se io aspettava cosi forte, già dotato dì una campionessa indiscussa, e di parecchie aspiranti, tali più o meno lontane dalla meta, a un solo anno dall'inizio della ricostruzione. A differenza del settore maschile, che vegetava su posizioni mediocri da sempre ed aveva a Grenoble toccato il tondo di una parabola molto dolce, lo sci femminile era progressivamente colato dal tempi del trioni! in serie dello squadrone di Lacedelli ai risultati eccellenti di Pia Riva, a quelli buoni di Giustina Demetz, a quelli discreti di Clotilde Fasolis. Il guaio vero non era però tanto il diminuito rendimento dell'atleta di punta, quanto il progressivo scomparire di una base di squadra. La situazione successiva alle Olimpiadi di Tokio non era da anno zero, ma da sotto zero dovendosi ricostruire atlcte ed ambiente di squadra. L'anno scorso si è presa la squadra dei rincalzi impostata da Arrigoni alla fine del precedente quadriennio olimpico, e la si divise in due gruppi: quattro ragazze timide e un po' spaesate furono lanciate in Coppa del mondo, le altre vennero allineate In Coppa Europa. Dal « poker » a line anno uscirono luori I piazzamenti clamorosi di Claudia Giordani, e quelli brillanti di Cristina Tissot, fecero progressi In punteggi anche Hofer e Siorpaes, mentre dalla Coppa Europa emersero la Silvestri, discesista naturale. Wilma Gatta, slalomista eccellente, Vibertl e Zemmer. Con questa squadra ormai cresciuta, con queste otto ragazze comprese fra I sedici anni della Siorpaes e i diciannove della Zemmer, Arrigoni — in collaborazione col nuovo allenatore Luciano Lazzaro — ha Iniziato la nuova avventura, coadiuvato come sempre da Bruno Angelini che organizza tutto il settore. Ed è stata subito una bella avventura. Il fenomeno, è chiaro, ha nome Claudia Giordani. La ragazza è semplice, ha un'intelligenza brillante con una dolcezza innata che si ribalta In gara nella più strenua determinazione di vincere. Tecnicamente Claudia è II prototipo delle nuove leve dello sci iemmlnile — non per nulla è la capofila riconosciuta Ira austriache, trancesì, svizzere, tedesche — che si sta evolvendo verso una perfezione stilistica sempre maggiore. Claudia scia con la naturalezza di Gustavo Thoeni e la potenza di Piero Gros, e con i propri diletti eliminabili che dovrebbero quindi costituire un'ulteriore riserva di progresso. Ha perso metà degli allenamenti a causa di vn ginocchio mal curato o non curato del tutto, non ha mai avuto fortuna, eppure su quattro gare a cui ha preso parte ha vinto una volta, è arrivata quarta e poi quinta, ha visto svanire II successo a dieci porte dalla fine della seconda manche quando era in testa. Quattro gare, tra specialità diverse, a conferma che in una ideale combinata nessuna rivale, nemmeno la terribile ProellMoser sarebbe riuscita a precederla. Cristina Tisot si è sposata nell'estate proprio con Franco Arrigoni e dal matrimonio ha tratto la spinta per un nuovo miglioramento. Ha fatto tre gare di Coppa Europa ed è al comando della graduatoria, mentre nella Coppa maggiore è rimasta per un soffio ancora priva di punti. Anche lei ha risultati in tutte le specialità, a dimostrazione che basta saper sciare bene per poter emergere dappertutto. In lei il margine di errori da correggere è probabil mente ancor maggiore che non nella Giordani e quindi II rendimento potenziale è quasi alla pari fatto salvo il carattere ancora un poco da scoprire. « Dalle altre non pretendete nulla » dice schietto Arrigoni, ma intanto per la prima volta le ragazze azzurre non chiudono la classifica In una discesa libera ma sono tutte e sette — manca¬ va la Gatta infortunala — comprese nella prima metà della graduatoria. Senza pretese Maddalena Silvestri, solida livignasca dì lormato austriaco, si piazza seconda In una no-stop che fa gara a sé per le condizioni della neve. La Gatta In slalom ha delle chances anche contro la Claudia, e qualcosa di più e di meglio lo si Intravede In tutte, spronate dalle giovanissime che con Chicco Cotelli e Sperotti stanno disputando una Coppa Europa In netto crescendo. A questo punto, con due combinatiste come la Giordani e la Arrigoni, non puntare a una medaglia al mondiali sarebbe veramente inutile modestia. Claudia è in questo momento la sciatrice più compelta e può temere soltanto Danielle Debernard per un successo assoluto, non certo la Nadig o la Proell-Mosér inesistenti in slalom, le altre francesi, Rouvier esclusa, che non hanno ancora trovato il passo per la discesa libera, la Clifford troppo discontinua e la Crawford troppo forma della squadra canadese, le diverse austriache, la stessa Mittermaier che è sempre stata la più regolare sull'arco delle tre prove. Il discorso cede dì qualche punto soltanto nei confronti dì Cristina, che non avrà più numeri impossibili grazie alla partecipazione limitata per ogni nazione e potrà finalmente correre alla pari con le rivali. Qualche sogno per la Silvestri, speranze più concrete per le singole gare delle due ragazze-guida, completano il panorama iridato, mentre in Coppa si ritorna a gareggiare con l'obbiettivo dì salire nelle graduatorie Fis e piazzare magari la Giordani più vicina possibile ad Annemarie, inattaccabile o quasi. SI parla dì meda¬ glie a un anno soltanto da quel sotto zero che qualcuno ha già dimenticato, con troppa facilità o faciloneria. Giorgio Viglino

Luoghi citati: Annemarie, Europa, Tokio