Il segreto di José

Il segreto di José Ha 35 anni, ma la sua classe non tramonta Il segreto di José Altafini segna e sbalordisce - "Nessun mistero: gioco poco, mi alleno molto, sto attento al peso forma" Il suo impiego con l'Inter è scontato - "La Juve deve 'aggredire' i nerazzurri" - Vycpalek fa il punto Aveva iniziato il 1973 segnando un gol importante a San Siro, contro l'Inter, ha concluso l'annata realizzando una doppietta, altrettanto importante, a Marassi. José Altafini continua a sbalordire anche i suoi più accaniti sostenitori: e ogni volta si cerca di scoprire il segreto della sua longevità. Trentacinque anni e non li dimostra; resiste alla legge inesorabile del tempo e ci ricorda un altro terribile « vecchietto », quel Ferenc Puskas che a quarant'anni e con pancetta terrorizzava ancora ! portieri avversari. Dicono sia la classe che non tramonta: può darsi, ma la classe, da sola, non basta. • Mi alleno con impegno, in settimana guido sempre il gruppo e mi mantengo bene — spiega José —. Non ci sono segreti. Un calciatore, Invecchiando, perde lo voglia di allenarsi e vuole soltanto giocare, lo gioco poco e mi alleno molto. Conduco una sana vita privata con un'attenzione particolare al peso-forma. Qualche volta, sentendomi un po' emarginato, mi lascio vincere dall'amarezza. E' umano per una riserva, però quando mi chiamano sono pronto. L'ho dimostrato. Contro il Cesena ho giocato male perché la formula a tre punte non ha funzionato ma a Cagliari e a Genova sono andato bene'. — Siamo nel 1974. Un anno in più per lei: che effetto le fa? « Nessuno. Il mìo anno, calcistico, finisce a luglio ». — Cosa accadrà a luglio? Continuerà a giocare o inizierà l'attività di general manager? • Il medico dice che posso tranquillamente giocare per altri tre anni. Segni di declino fisico non ne ho ancora avvertiti. A volte mi lascio prendere la mano dall'entusiasmo e penso di continuare. E in linea dì massima continuerò, ma dipende da alcuni fattori: in quali condizioni fisiche sarò tra sette mesi, se avrò ancora voglia e dove giocherò. Un conto è fare la riserva nella Juventus, un altro discorso è farla nel Bari, senza nulla togliere alla società pugliese ». — Restiamo nel presente: lei, normalmente, esplode in primavera. Però, anche se siamo in pieno inverno, sta andando forte. Come lo spiega? « A Genova ho trovato un campo adatto. Non ho ancora ben capito se mi trovo meglio sui terreni pesanti o su quelli duri. L'ideale è // terreno dove non affondo troppo e chi mi permette di scattare. Per il resto, ho raggiunto una condizione abbastanza soddisfacente, ma non so spiegarmene il motivo. Debbo ancora scoprirlo per cercare di mantenerla il più a lungo possibile ». — In estate lei disse che la stagione-boom di Altafini non era quella passata, ma quella attuale. E' stato di parola. « Fisicamente sto meglio dell'anno scorso. Tutto qui ». — Conta d'iniziare il 1974 con un gol all'Inter come nel 1973? « Spero che la Befana mi porti questo gol. Altafini non è come Paganini: si ripete ». Co 11 f t •« piede — L'Inter, però, gira a pieno ritmo... « Non è certamente l'Inter che abbiamo battuto due volte nell'ultimo campionato, ma non possiamo iare concessioni. Giochiamo in casa e dobbiamo vincere o, per lo meno, non perdere ». — Come va affrontata la squadra di Herrera? « Tutte le volte che abbiamo aggredito l'avversario "iamo stati premiati, però con quest'Inter ci vorrà molta saggezza, perché è forte in contropiede e non dovremo offrirle spazio per II gioco di rimessa ». — Mazzola la considera sfida decisiva. Lei che ne pensa? « Non co/ò determinante nella lotta per lo scudetto, ma è molto importante per la Lazio. La squadra di Maestrelli potrebbe trarne vantaggio ». — Fino a che punto teme la Lazio? « MI fa paura. Oltre a giocar bene, è più equilibrata e sa quello che vuole. E' convinta di lare il risultato e ci riesce. La vittoria " in extremis " sul Milan ne è un esempio. I rossoneri meritavano qualcosa di più, ma hanno trovato una Lazio che. fino all'ultimo, ha cercato il successo ». — Il Milan è fuori gioco? « Può ancora risalire ». L'impiego di Altafini contro l'Inter è scontato. Con José In forma-gol, Vycpalek non intende accelerare i tempi per il recupero di Anastasi anche se il centravanti titolare dice di star meglio e di essere pronto a riprendere gli allenamenti. Anastasi rimarrà a riposo anche oggi (forse effettuerà ancora un esame radiografico) e inizierà l'attività domani. Con l'Inter giocherà la formazione vittoriosa a Genova. Successo « Il successo con la Sampdoria è sfato molto importante — dice Vycpalek dopo l'allenamento al quale non ha preso parte il solo Causio, in permesso — perché ci ha consentito di recuperare i punti persi a Cagliari, perché ha restituito morale alla squadra e ci permette dì affrontare l'Inter con un punto di vantaggio. A Marassi, inoltre, si è avuta la conferma che a Cagliari la Juventus non era in stato di crisi ma aveva perso soprattutto per sfortuna ». — Anche a Marassi, però, si è giocato In salita: perché? 'Spinosi credeva che Chiarenza tosse in fuori gioco, si è fermato ed abbiamo subito il gol. La squadra, però, non si è disunita e il magnifico Altafini, con i suoi colpi di testa, ha garantito la rimonta e il successo. Se avesse segnato il terzo gol avrebbe coronato una prestazione eccezionale. Non ci sono stati scompensi: quelli emersi con il Cesena derivavano dalle tre punte i cui movimenti non funzionavano alla perfezione come nello scorso campionato. £' una formula che richiede tempo per essere applicata al meglio. La trasferta di Genova è pure servita a collaudare Furino ». Ritmo — L'Inter è in netta ripresa: si può fermare? « / nerazzurri sono in un un buon momento, ma anche no! !: siamo. Ce r:Lscis.:.rto a vincere, il vantaggio salirebbe a tre lunghezze, tuttavia anche un pareggio sarebbe accettabile perché lascerebbe le cose come stanno. L'Inter è lanciata, ha gente che corre ma rispetto alla passata stagione non è cambiata molto. Senza Fedele e Scala, che sanno trasformarsi in estreme, effettua un gioco tradizionale. Dell'Inter temo il ritmo e Boninsegna. Il cannoniere è in forma ma c'è Morini che va bene. Oltre a Boninsegna va forte Mazzola. Per Sandrino potrebbe esserci Furino ma non ho ancora deciso: dovrò studiare a fondo le marcature di centrocampo ». — La Lazio ha preso il volo? « Sono due mesi che indico nella Lazio un'avversaria temibilissima nella lotta per il titolo, i biancazzurri dovranno giocare due volte a Milano e saranno anche impegnati a Napoli. Possono fermarsi. Il Milan, invece, può risorgere. Non è spacciato ». Bruno Bernardi José Altafini, "terribile vecchio" della Juventus, è stato l'eroe di Marassi (Nazzaro)