Tre inchieste ordinate dal governo dalla magistratura e dall' "Itavia" di Arturo Rampini

Tre inchieste ordinate dal governo dalla magistratura e dall' "Itavia" Nessuno si spiega come sia potuta capitare la sciagura Tre inchieste ordinate dal governo dalla magistratura e dall' "Itavia" Il ministro dei Trasporti Preti: "Tecnici di mia fiducia sono già a Torino per svolgere una prima indagine; nella stessa giornata di mercoledì nominerò una commissione per stabilire le cause del disastro" - Le caratteristiche del Fokker e le precedenti disgrazie aeree Ci telefonano da Roma: Due commissioni d'inchiesta, oltre alla magistratura, si occuperanno del disastro aereo avvenuto a Torino. La prima è stata nominata dall'Itavia. Ne fanno parte il comandante Marcello Mainetti in qualità di consulente, il comandante Francesco Matnenti come direttore operativo della società, Enzo Fregonese direttore tecnico, il comandante Mario Lucloli capo settore Fokker, il comandante Giuseppe Gentile in rappresentanza dell'Anpac (Associazione nazionale piloti aviolinee civili). La seconda commissione verrà nominata domattina dal ministro dei Trasporti e dell'Aviazione civile, Preti. Accanto a questi esperti opererà un tecnico del gruppo investigativo dell'Anpac che possiede una specifica esperienza sul Fokker 28. Da qualche tempo l'Anpac è solita far analizzare dai propri tecnici gli incidenti aerei che avvengono sul territorio nazionale, in modo da raccogliere con la massima libertà e autonomia tutti quei particolari che consentono di risalire alle vere cause del sinistro. L'investigatore dell'Anpac aveva raggiunto Torino nel pomeriggio prima che arrivasse la commissione dell'Itavia. Alla notizia della sciagura di Torino il ministro dei Trasporti, on. Preti, ha dichiarato: « A meno di due anni dalla tragedia dell'aeroporto di Palermo nella quale trovarono la morte più di cento persone, un nuovo evento drammatico colpisce l'aviazione italiana. Siamo profondamente addolorati per la grave sciagura e partecipiamo con commozione al dolore del familiari delle vittime ». « Non è possibile dare in questo momento — ha aggiunto il ministro — una spiegazione sicura delle cause del disastro aereo. Non è sempre facile determinare quale peso possono avere avuto errori umani nella determinazione di eventi calamitosi. Il ministero dei Trasporti, che ha già mandato sul posto persone di fiducia, nominerà domattina una commissione d'inchiesta allo scopo di accertare come sono andate realmente le cose ». La società ha precisato che il « Fokker 28 », precipitato a Caselle era stato costruito alla fine del 1969 ed era dotato delle strumentazioni automatiche più moderne. I suoi due motori Eolls Royce erogavano una spinta massima di 9850 chili, sufficiente ad imprimere al velivolo una velocità di 850 km orari. La velocità d'atterraggio era particolarmente bassa, e ciò rende ancora più incomprensibile la dinamica dell'incidente. Il volo era stato formato a Bologna, con destinazione Torino e quindi Ginevra. All'aeroporto bolognese erano affluiti passeggeri da Cagliari, da Roma e da altre città dell'Italia meridionale. Gli unici tre passeggeri provenienti dalla capitale erano l'aw. Carmelo Lo Voi, 44 anni, la moglie Vittoria, 36, e il figlio Salvatore, 9: un'intera famiglia perita nel disastro. Noto specialista In cause matrimoniali, l'aw. Lo Voi era nato a Palermo, ma risiedeva da molti anni a Roma. Aveva progettato di soggiornare a Chamo. nlx fino al 6 gennaio prossimo e di rientrare il giorno dopo. Al ritomo avrebbe dovuto occuparsi, fra l'altro, di una causa matrimoniale riguardante il famoso flautista Severino Gazzelloni. Le ultime sciagure che hanno funestato l'aviazione commerciale italiana risalgono al 1972. Il 16 aprile un turboelica « F 27 » del- l'Ati precipitò sui monti del Fusinate durante una bufera: morirono 15 passeggeri e 3 membri dell'equipaggio. Poche settimane dopo ci fu la oatastrofe di Montagna Longa, presso Palermo. Un « DC 8 » dell'Alitata che si apprestava ad atterrare si schiantò sulla cresta di Punta Rais!. Le vittime furono 115. Quello di ieri è il secondo incidente con conseguenze funeste nel quale sia stiito coinvolto un aereo atteso a Caselle o partito da questo campo. Il primo avvenne il 28 marzo 1964, quando un « Viscount » dell 'Alitali;', della linea Torino-Napoli andò a finire contro le pendici del Vesuvio mentre si accingeva ad atterrare a Capodichino. I morti furono 45. Ci telefonano da Bologna: Secondo quanto risulta all'aeroporto di Borgo Panlgale di Bologna, il « Fokker 28 » precipitato era partito dalla capitale emiliana con un notevole ritardo: alle 13,04, anziché alle 12,25. Trentanove minuti dovuti alle più minuziose operazioni di controllo sui bagagli, al cambio dell'equipaggio ed alle operazioni di dogana. L'aereo infatti veniva da Cagliari con a bordo 33 passeggeri ed era atterrato a Bologna alle 11,51. Era pilotato dal comandante Piccinini che aveva a disposi¬ zione un equipaggio di tre uomini. A Bologna, il comando del Fokker è stato assunto dal comandante Romeo; tre altri uomini completavano l'equipaggio. Sono stati fatti scendere i passeggeri provenienti da Cagliari e diretti a Ginevra per le operazioni doganali (a Cagliari infatti non c'è un ufficio di dogana), e sono saliti altri cinque passeggeri che hanno portato cosi il numero totale a 38. Con l'equipaggio erano cosi a bordo 42 persone. I passeggeri saliti a Bologna sono Giancarlo Vecchi, Romualdo Colosimo, Gusslo e Ronconi del quali non si sanno 1 nomi e una donna: Maria Luisa Serafin. Non è stato accertato nemmeno se i cinque fossero bolognesi. Il Fokker aveva compiuto questa mattina un altro volo partendo da Bergamo, con scalo a Bologna e ripartendo quindi per Cagliari. Il volo era stato fatto con il numero 785. L'atterraggio a Bologna era avvenuto alle 8,25. Il velivolo era pilotato dall'equipaggio del comandante Piccinini. E' partito per Cagliari alle 9,15 da dove doveva tornare alle 11,51. Servizi di: Gianni Bisio, Massimo Boccaletti, Marco Marcilo, Ezio Mascarino, Carlo Novara, Arturo Rampini, Renato Romanelli, Mario Varca