Borgofranco contro l'Anas

Borgofranco contro l'Anas Contestata la nuova strada Mongrando-Settimo Vittone Borgofranco contro l'Anas (r. a.) Sulla carta è conosciuta come statale 419 Mongrando-Settimo Vittone. Era stata promossa dai biellesi che desideravano un collegamento rapido con la Valle d'Aosta utile alle industrie tessili « per legare con l'Europa del Nord» e agli sciatori che in inverno avrebbero ridotto la marcia d'avvicinamento ai campi di sci. La strada misura in tutto circa 16 chilometri. Parte da Mongrando, percorre la valle del torrente Viona, attraversa in galleria La Serra, scende quindi a mezza costa lungo la stessa collina per congiungersi con la statale 26 della Valle d'Aosta nei pressi di Settimo Vittone. Per i biellesi significa ridurre di almeno una quindicina di chilometri il collegamento con Aosta rispetto al più breve degli itinerari oggi esistenti. In pratica, però, la 419 è ferma da alcuni anni al terzo dei quattro lotti in cui è stata divisa e a sentire quello che dicono amministratori e popolazione a Borgo/ranco d'Ivrea dovrà seguire un nuovo percorso se vorrà trovare uno sbocco e servire a qualcosa. « Se i lavori dovessero continuare nell'attuale direzione chiameremo i cittadini alla mobilitazione » è stato scritio su un manifesto affisso dall'amministrazione comunale. L'ostilità alla strada è di duplice natura: morale e pratica. « Siamo stufi di vedere destinare miliardi alle strade, anche le più inutili, mentre mancano scuole, asili, fognature, ospedali » dice il sindaco di Borgofranco, Dario Omenetto, ventiduenne, uno dei più giovani « primi cittadini » piemontesi eletti dopo il 15 giugno, alla guida di una giunta di sinistra (pci-psi). Se questa contestazione è frutto del nuovo corso amministrativo, radici ben più profonde ha quella legata al pe¬ ricolo che la strada distrugga i « balmetti ». I balmetti fanno parte della storia di Borgofranco. Sono grotte formate da grossi massi accatastati in seguito ad una gigantesca frana del 1600. Le caverne comunicano con l'esterno, l'aria circola dentro al massiccio roccioso e anche per effetto delle acque sotterranee si ha una temperatura costante tutto l'anno attorno agli 8 gradi. In tutto i balmetti sono 150 e vengono usati per la conservazione del vino; su di essi esiste un vincolo paesaggistico della Sovraintendenza ed un vincolo idro-geologico.

Persone citate: Dario Omenetto

Luoghi citati: Aosta, Europa Del Nord, Ivrea, Mongrando, Settimo Vittone, Valle D'aosta