Bettega al telefono

Bettega al telefono Bettega al telefono Questa volta, per evitare l'esaurimento nervoso del centralinista ed il collasso probabile del giornale, avevamo dato ai lettori una linea diretta. Il numero era 657607, ma dalle 17,30 alle 18,30 molti abbonati non hanno potuto chiamare per teletono I loro amici: dopo quattro dire l'apparecchio dava già il segnale di occupato. Difficile fare un calcolo delle persone che hanno composto il numero: la settimana scorsa, con Sala e Capello ospiti, erano stati in settecento, ieri, forse, ancora di più. Gente che in genere non ha grandi cose da chiedere, ma che si limita a fare complimenti e a sollecitare foto con autografo: l'Importante per i tifosi, vale la pena di sottolinearlo, è poter parlare con il campione, sentire la sua voce, provare le sue emozioni. Roberto Bettega è stato ospite Impeccabile: gentile, spiritoso, sensibile, l'ala bianconera ha capito immediatamente quanto 1 suoi sostenitori si aspettavano da lui. Ha risposto con cortesìa e calore, dando del tu a tutti, come se si trattasse di vecchi amici: e con cortesìa e calore hanno parlato I suoi ammiratori, ritornandogli II tu, come se si trattasse non di un eroe degli stadi ma del vicino di casa. Bettega, in un'ora circa di • battaglia », un trillo dopo l'altro, ha risposto a trentasei persone, quasi tutti giovani, quasi tutti ' innamorati » di lui e della Juventus: « Al tuo gol ho provato una grande gioia — ha detto Concetta Glllberti — ancora adesso mi viene da piangere. TI auguro di segnare tutte le domeniche e ti mando un bacio >. // gol segnato all'Inter f« Magnifico » — è stato definito dalla grande maggioranza) e le speranze nello scudetto sono stati I temi comuni alla più parte delle teletonate. Tuttavia, caso curioso ma non troppo, numerosi Interlocutori hanno preferito dimenticare l'Inter e tornare invece con II pensiero al derby con il Torino: « Non ti senti il flato sul collo? » ha chiesto Giovanni Montavano, tredici anni, con amichevole provocazione. E Bruna Voretto: « Il regalo più grosso che puoi farmi è segnare la prossima volta due gol a quei cattivaccl del Torino ». E Maria Chiara Bonatti, dodici anni, che ha telefonato da Revlgliasco: « I granata sono terribili, ma forse la tua presenza nel derby poteva essere determinante ». // dott. Pino Marocchino, di Albano Vercellese e bianconero da sempre, ha suggerito scherzando la sua medicina: « Dovreste mettere sempre gli occhiali rossi — ha detto — così almeno vi abituate al colore e il Torino non vi farà più paura ». Non è mancato, come al solito, il sostenitore del Napoli, tiloso della Juventus a mezzo servizio. Francesco D'Antonio l'ha detto chiaramente: « Sono bianconero fino a quando non incontrate il Napoli, ma vi faccio gli auguri lo stesso sperando che lo scudetto diventi una questione privata fra le " mie " due squadre ». Alcuni ammiratori hanno chiesto a Bettega la maglietta da gioco, moltissimi una foto con autografo. L'attaccante bianconero, sempre sorrìdente e gentile, ha Invitato tutti a scrivergli, lasciando l'Indirizzo. SI è scusato con Egidio Pellegrln, dì Settimo, che lamentava cortesemente di non aver ricevuto risposta ad una sua lettera ». « Forse non ho avuto tempo — ha detto Roberto — o forse non mi trovavo nella miglior condizione d'animo per farlo. Ma prometto che se mi scrive ora, sarò lieto di rispondere ». Egidio Pellegrln ha aggiunto di aver portato Ieri, per la prima volta, la giovane figlia Maria Teresa allo stadio mentre Elisabetta Monterlsi ha scherzosamente e simpaticamente messo in piazza il ' vizio » bianconero del marito: ■ Sono emozionata e contenta — ha detto la signora — per la Juventus ed anche per me perché mio marito mi aveva promesso che, se la sua squadra del cuore non avesse vinto, non sarebbe ritornato a casa ». Carlo Coscia Cordiale e spiritoso ha sostenuto per un'ora il dialogo con i tifosi Molte domande sul " pericolo " del Torino - Un marito che non torna a casa se la Juventus non vince

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