Addio, barunissa

Addio, barunissa LA CRONACA DELLA TELEVISIONE Addio, barunissa IERI: fine luttuosa dello sceneggiato e belle donne al telequiz OGGI: film con Lana Turner e incontro con Indirà Gandhi L'amaro caso della baronessa di Carini si è concluso, amaramente si capisce, ieri sera, dopo aver vivamente interessato per quattro domeniche parecchi milioni di telespettatori. Tra questi, numerosi saranno /orse quelli che all'epilogo tragico, in cui restano uccisi Donna Laura d'Agro e Luca Corbara, ne avrebbero preferito un altro, magari ugualmente luttuoso. Il « romanzo popolare » ha mostrato di aver le carte in regola per fermare l'attenzione d'una platea domenicale: c'era in ogni puntata suspense e mistero, nonché un buon regista come Daniele D'Ama capace di valorizzare a dovere gli elementi romanzeschi che infoltivano il copione di Lucio Mandarà e attori egregi, scelti con cura e diretti con abilità, cosi da conferire attendibilità e spessore ai vari personaggi. Tra Questi bravi interpreti citiamo quelli di più vistosa presenza: Ugo Pagliai, Adolfo Celi, Guido Leontini, Paolo Stoppa. Tra le donne, la svedese Janet Agren e la bavarese Gisela Hahn (non a caso tra loro somiglianti), e infine Enrica Bonaccorti. * *. Se non fosse spuntato Gianni Morandi a far l'« ospite d'onore » la puntata di ieri di Un colpo di fortuna si poteva intitolare « Tutte donne meno Pippo» (Bando, s'intende). Femminili le tre brave concorrenti, fra le quali la campionessa in carica (la perugina Maria Pia Lombardi) è rimasta in sella vincendo 2.200.000 lire spaccando quindici; ad esse vanno aggiunte Paola Tedesco, iersera un po' meno « bella statua » del solito e con un abito che le lasciava scoperta la spalla sinistra mentre a Lady Fortuna, ossia Edwige Fenech, era viceversa concesso di mostrare totalmente quella destra: poco, certamente, per chi dell'epidermide di quest'attrice è abituato, dal cinema, a vedere assai di più. Altrettanto poco generosa la sua presenza come « raddoppiatrice: la ruota dei milioni, da lei fatta scattare, si è fermata sull'I. Ultime donzelle del cast: la cantante Paola Orlandi e Elisabetta Viviani, che ha condiviso con Morandi l'ospitalità onorifica della trasmissione, senza peraltro suscitare euforia in chi la guardava. Per tre settimane consecutive L'ospite delle 2 è stato un personaggio dello spettacolo. Due domeniche fa Luciano Rispoli, eccellente conduttore della trasmissione accolse in studio Renato Carosone; domenica scorsa toccò a Mario Del Monaco e alla sua consorte (ex cantante e manager dell'illustre tenore); ieri è stata la volta di Giuseppe Rotunno: un nome che a molti non avrà detto molto e che pure è quello d'uno dei maggiori « direttori della fotografia » che vanti oggi il cinema. Si ha, dal grosso pubblico, un'idea un po' vaga di quello che è l'apporto di colui che comunemente si chiama « l'operatore » nella realizzazione di un film: attraverso la trasmissione di ieri, i profani e anche gli « addetti ai lavori » hanno potuto constatare guanto sia essenziale la sua collaborazione. Il film di stasera. Lo specchio della vita (1959) è il rifacimento, diretto da Douglas Sirk, d'un precedente film d'ugual titolo e argomento, inscenato da John M. Stahl nel 1934. In questa seconda versione Lana Turner ha lo stesso ruolo di Claudette Colbert nella prima: quello d'una donna rimasta vedova che, pur senza appoggi, riesce ad affer¬ marsi. Parallela alla sua, la storia d'una negra alla quale, in una società razzista che esclude i « diversi », tocca invece la mortificazione di essere emarginata. Segnaliamo alle 12,55, nella rubrica libraria di Guglielmo Zucconi, un incontro con Arrigo Levi direttore de La Stampa e di Tuttolibri. Alla sera sul Secondo: Un'ora con Indirà Gandhi. a. vald.

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