La Stampa - Consultazione Archivio

" Riconversione e altri mercati,, Barca al convegno tessile " Riconversione e altri mercati,, Schio, 30 novembre, (r. bsll.) Creare un « Ente tessile » che riunisca le industrie a partecipazione statale, sulla linea della riconversione e della programmazione. Questa la proposta emersa dal convegno organizzato dalla direzione del pei a Schio, in provincia di Vicenza, sul tema « Nuovo sviluppo e occupazione ». In due giorni di dibattito, al quale hanno preso parte rappresentanti delle forze politiche e amministratori pubblici, sono stati approfonditi i problemi aperti nel settore dalla crisi, che è strutturale e congiunturale insieme. La categoria (un milione e 200 mila addetti, occupati in aziende di fibre chimiche e meccano-tessili, lanifici, cotonifici e stabilimenti di confezioni) è tra le più colpite. E' in pericolo soprattutto l'occupazione femminile: sono 30 mila le lavoratrici finora licenziate. Il convegno è stato concluso dall'intervento dell'on.le Paolo Barca, responsabile della sezione economica del pei. Barca ha detto, tra l'altro, che nel settore tessile « bisogna passare da una difesa statica dei posti di lavoro ad una difesa "manovrata"». Ha respinto le «previsioni catastrofiche ed avventate » della Tcscon ( la finanziaria dell'Eni), e le «illusioni di chi pensa di poter conservare le cose come stanno, sfuggendo al problema di organizzare nuovi sbocchi di domanda, interna ed estera, e di attuare in questa prospettiva un processo di conversione ». I sindacati di categoria — a questo proposito — riconoscono che, per alcune produzioni (ad esempio certe filature che non reggono più la concorrenza con i Paesi emergenti), si avvìi un processo di ristrutturazione. « Si tratta però di "punti-crisi" limitati », hanno ribadito in più occasioni. « Riteniamo che la base dell'industria tessile sia da mantenere, perché ha una sua validità. E' uguale a quella della Germania, una nazione ad economia olii matura della nostra ».