Un pomeriggio barocco

Un pomeriggio barocco Un pomeriggio barocco Concerto del trio Briiggen - Leonhardt e Bylsma Un'altra fragrante infornata di musica barocca, arricchita da una puntata in campo rinascimentale, ieri pomeriggio al Conservatorio per l'Unione Musicale. Apriva il programma la « Sonata in la minore » per fllauto dolce e continuo dì Haendel, nella quale vivono alla luce del sole tutti i caratteri stilistici dell'autore, dalla dolcezza del « larghetto » alla speditezza del primo « allegro », dalla contenuta solennità dell'» adagio » ai toni scanzonati dell'« allegro » conclusivo. Subito dopo un altro gigante, il nostro Frescobaldi, con due galanti « Canzoni » per flauto dolce, clavicembalo e violoncello, insaporite da gustosità danzanti e una scelta oculata di pagine tastieristiche, affidate al clavicembalo, che ha brillato nelle brevi « Cinque gagliarde », nel « Capriccio sopra la sol fa mi re ut », smagliante nell'incalzare delle « variazioni », nella virtuosistica « Toccata ottava », spirante robusta salute fin dalle prime note in stile libero, da « recitativo ». A conclusione della prima parte la « Suite in sol minore » per flauto dolce di Dieupart, le cui parti considerevoli possono essere considerate la garbata « Allemande » e la briosa « Gigue », in un contesto generale di leggera superficialità. Stringata la seconda parte del concerto, con due « Sonate », rispettivamente del Sammartini e del rituale Bach. La prima, per violoncello e continuo, ha chiare trasparenze accademiche, ma concede al cantante strumento ampie soddisfazioni tecniche (i due « allegri ») ed espressive (il « largo »). La seconda, per flauto traverso, fa parte delle indiscutibili sublimità, quelle dove, per intenderci, c'è proprio tutto, dallo scorrevole all'agile, dal melodioso al trascinante, per non parlare di come ciò viene dichiarato. Per il trio Bruggen (ai due flauti), Leonhardt (clavicembalo) e Bylsma (violoncello) basterà usare due aggettivi ti e il pubblico ha pienamente condiviso: splendidi ed impeccabili. r> v>

Persone citate: Bach, Bruggen, Frescobaldi, Haendel, Leonhardt