Sogni del ciabattino

Sogni del ciabattino LA CRONACA DELLA TELEVISIONE Sogni del ciabattino IERI: un film televisivo di Nelo Risi: "Le città del mondo" OGGI: torna Gary Cooper ("L'idolo delle folle" di Wood) Presentato due mesi fa al Premio Italia nell'edizione tenutasi quest'anno a Firenze, il film di Nelo Risi Le città del mondo è apparso ieri sera sul Nazionale nella rubrica «Film per la Tv». Si tratta di una produzione realizzata per il teleschermo compartecipe la Rai: il soggetto è « liberamente ispirato » a un romanzo incompiuto di Elio Vittorini. Una sceneggiatura curata dallo scrittore siciliano immaturamente scomparso con la collaborazione di Fabio Carpi e Nelo Risi, è servita a quest'ultimo per comporre un racconto cinematografico intenso e suggestivo, dove un mondo arcaico come quello rurale siciliano fa da sfondo ai sogni del ciabattino Matteo, al quale, se non manca una sbrigliata fantasia, difetta alquan- to il senso pratico e che si illude di trovare con facilità una sistemazione al figlioletto primogenito che l'accompagna nel suo peregrinare. . Il film è fatto di particolari sottili, di notazioni gustose: Matteo, l'itinerante ciabattino, e Nardo, il bambino, meno idealista e sognatore del padre, sono apparsi personaggi vivi, umani, ben delineati dagli interpreti Francisco Rabal e Roberto Tartavini, ai quali è da aggiungersi, nella figura d'una stimolante vedova, un'ottima Valeria Fabrizi. In alternativa al film di Nelo Risi il Secondo ha presentato il quarto episodio dell'« incontro-scontro tra due vicini » in onda col titolo Quello della porta accanto. Ogni episodio racconta una disavventura di Gian, metodico ragioniere la cui tranquillità di ben ammogliato professionista è di continuo disturbata dall'invadenza di Rie, artista di teatro scapolo e un po' svitato, abitante sullo stesso pianerottolo. Castellano e Pipolo, autori dei vari atti unici domenicali, traggono sicuri effetti comici, e qui e là anche farseschi, dal contrasto che istintivamente si accende tra il « rag. » e lo squinternato coinquilino. Rie e Gian, che nella finzione sono ribattezzati Duccio e Ottavio, appaiono sempre bene afflatati. Nella figuretta della consorte di Ottavio, un'attrice di talento. Paola Mannoni, si adatta al ruolo ancorché abituata in teatro a ben altri personaggi. Frivola e vivace Marionetta Laszlo. Nel tardo pomeriggio Un colpo di fortuna ha visto il cambio del campione: il ligure Barabino (vincitore di complessive lire 5.306.250, sicché può ritenersi caduto in piedi) è stato battuto dal professore sardo Vindice Ciuffo. * * Anche se scomparso da quindici anni, Gary Cooper è tuttora un attore di buona chiamata per il pubblico. Saranno quindi molti, stasera sul Nazionale, i te¬ lespettatori del film di Sam Wood, L'idolo delle folle, piuttosto vecchio (1942) e quindi in grado di presentare un Gary abbastanza giovane, ossia poco più, che quarantenne. L'« idolo » per cui le folle vanno in delirio è Henry Louis Gehrig detto « Lou », un campione americano di baseball, famosissimo negli Anni 30. Una carriera strepitosa la sua, durante la quale giocò come primo base-man 2130 incontri. Sposato a una sua tifosissima ammiratrice, « Lou » ebbe in lei una compagna fedele e preziosa specie nel periodo del suo declino dovuto a un male incurabile. Altri interpreti Teresa Wright e Walter Brennan affiancati da autentici campioni di baseball come George Herman e Joe Di Maggio. a. vaid.

Luoghi citati: Firenze, Italia