Una misteriosa incursione nelle baracche del delitto di Oriana Fallaci

Una misteriosa incursione nelle baracche del delitto Indagini sull'assassinio di Pasolini Una misteriosa incursione nelle baracche del delitto Gli ignoti "visitatori" volevano raccogliere prove o cancellarle? - Forse oggi sarà ccnvocata la giornalista Oriana Fallaci che ha rivelato le dichiarazioni di un testimone (Nostro servizio particolare) Roma, 9 novembre. La visita di ignoti in cinque delle sette baracche circostanti il Campetto sportivo dell'Idroscalo di Ostia, che costituiscono il misero scenario della zona in cui Pier Paolo Pasolini ha trovato la morte, rappresentano l'ultima pennellata di mistero in una vicenda che continua a suscitare un numero sempre maggiore di interrogativi senza risposta. Gli ignoti visitatori sono penetrati nelle baracche, scassinando le serrature, nella notte fra venerdì e sabato. La loro irruzione aveva evidentemente lo scopo di raccogliere prove o di cancellarne. Ad accorgersi dell'intrusione sono stati i proprietari di qualche baracca, sabato mattina, quando si sono recati sul luogo per continuare i lavori di riassetto. Né la polizia né i carabinieri avevano predisposto un benché minimo servizio di vigilanza. Eppure, se le rivelazioni del settimanale L'Europeo avessero qualche fondamento, le baracche e altri elementi dello scenario del delitto acquisterebbero un'importanza tutt'altro che trascurabile per le indagini. la giornalista Oriana Fallaci che ha rivelato le dichiarazioni di un testimone della fine di Pasolini, non è stata ancora convocata dagli inquirenti. Qualche giornale ha, tuttavia, annunciato per domani la sua convocazione. Ce lo ha confermato stasera l'avvocato Nino Marazzita, che si è costituito parte civile per la famiglia Pasolini. «Per ora l'unico risultato raggiunto in tal senso è stato quello di far acquisire agli atti del processo la copia del settimanale — ci ha detto — ma il giudice non ha ancora convocato la giornalista. Ed è chiaro che col passar del tempo certe prove possono scomparire o essere inquinate». E forse questo è proprio quanto è accaduto nella notte fra venerdì e sabato nelle cinque baracche dell'idroscalo, visitate con ogni probabilità da chi cercava prove senza avere l'autorità per farlo. La data per la ricostruzione dei fatti, con la partecipazione del Pelosi, non è ancora stata stabilita. Si è detto che per avere le stesse condizioni di luce della notte fra l'I e il 2 novembre bisognerà attendere almeno una ventina di giorni. Ma è fuori dubbio che col passar del tempo le reazioni di chi oggi si dichiara l'unico assassino diventeranno sempre più controllate e quindi sempre meno accettabili. Ugualmente strana, secondo il legale di parte civile, la lentezza con cui sono stati fatti i rilievi sull'automobile di Pasolini. «Se non avessi insistito perché l'Alfa 2000 venisse coperta con un telone, prelevata con l'autogrù e portata presso la sede della polizia scientifica per i rilievi del caso — aggiunge l'avv. Marazzita — l'auto sarebbe forse ancora oggi nel garage dei carabinieri di Ostia». , , b. gh. La polizia sul luogo dove è avvenuto il delitto (foto Ap)

Persone citate: Marazzita, Nino Marazzita, Oriana Fallaci, Pasolini, Pier Paolo Pasolini

Luoghi citati: Roma